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D&C Spa fra tendenze e novità al Roma Bar Show

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D&C Spa, storica azienda del panorama beverage, durante la scorsa edizione del Roma Bar Show ha presentato numerose novità, come raccontato dal direttore commerciale Samuele Fazio Boerci

Il mondo cambia, e cambia anche il modo di bere. La quinta edizione del Roma Bar Show, da anni palcoscenico delle novità del beverage, anche quest’anno ha evidenziato un panorama ricco di proposte e nuove tendenze. E tra gli espositori che stanno intercettando questo flusso c’è D&C Spa, azienda che da oltre settantacinque anni propone un viaggio sensoriale che va dalla raffinatezza degli champagne e dei vini pregiati, al fascino degli spirits internazionali. Ne abbiamo parlato con Samuele Fazio Boerci, direttore commerciale del brand.

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Samuele Fazio Boerci, direttore commerciale D&C Spa

L’azienda ha una storia significativa, arricchita da un’importante evoluzione iniziata nel 2014 con l’ingresso della famiglia Boerci. Come ha influito questa acquisizione sul percorso di crescita e trasformazione dell’azienda?

“Parliamo di un’azienda di famiglia passata in mano a un’altra azienda di famiglia, come loro presenti nel mercato da tantissimi anni. Noi, come Famiglia Boerci, proprietari dell’azienda Eurofood Spa, ci occupavamo di importazione in esclusiva e distribuzione nel territorio italiano, ma di specialità alimentari. D&C Spa invece veniva dal mondo del beverage, famosissima per la distribuzione in Italia di prestigiosi champagne, di coloniali, di prodotti di lusso per quell’epoca, dopo la seconda guerra mondiale. È stata un’opportunità di arricchire il portafoglio prodotti, esplorando nuove merceologie, migliorando la presenza in un altro canale come quello dell’Ho. Re. Ca.”.

“Ma c’è anche un aspetto emotivo, legato al fatto che la D&C Spa è stata un po’ la musa ispiratrice di mio nonno Bruno Boerci, che aveva preso spunto dalla D&C di allora per creare la Eurofood Spa. È un regalo alla sua memoria, l’abbiamo sicuramente reso felice e orgoglioso. Abbiamo così unito i know-how di queste due realtà, la nostra capacità di scouting internazionale e la forza del canale retail, lavorando sull’assortimento dei prodotti e sulla diversificazione. Tutto questo è stato di grande aiuto qualche anno dopo con l’arrivo del Covid, la forza e la resilienza dell’azienda che avevamo creato ci ha permesso di superare quel momento e uscirne più forti”.

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Come si posiziona oggi l’azienda sul mercato italiano?

“Oggi D&C è un punto di riferimento per quanto riguarda il mondo beverage, in particolare vini e champagne, spirits e mixology, ma anche nel food, in particolare snack dolci, salati, e ancora coloniali e dolcificanti. L’ambizione quindi è di crescere, sviluppare e consolidare ognuna di queste tre divisioni merceologiche. Un portafoglio variegato e diversificato, che possa assorbire i naturali momenti di up e down dei singoli prodotti, permettendoci anno dopo anno una crescita costante e una sempre maggiore solidità del gruppo”.

D&C Spa è riuscita a costruire solide partnership con prestigiosi marchi italiani e internazionali. Quali sono i prodotti di punta che presentate in questi giorni in fiera, simbolo di queste collaborazioni strategiche?

“Qui presentiamo diversi spirits, come ad esempio il gin Etsu, partner storico e uno dei nostri cavalli di battaglia, molto in tendenza, come tutto il mondo dei prodotti giapponesi. Abbiamo una nuova referenza, Etsu sakura, che come suggerisce il nome si ispira a questo elemento tipico del Giappone. Un gin aromatizzato ai fiori di ciliegio, oltre al caratteristico yuzu, che è un po’ il fil rouge di tutto il brand. E poi c’è la Pacific Ocean, con una bellissima bottiglia che ha al suo interno una carpa koi in 3D, in vetro soffiato blu, una limited edition perfetta per la prossima stagione natalizia. Angostura, altro partner storico, che continua le celebrazioni del 200° anniversario e lo fa con una nuova referenza dell’iconico Angostura bitter, in uno special pack nero, a cofanetto, con un libro che racconta la storia, i momenti salienti del brand. Questo prodotto ha un’etichetta nera ed elementi dorati, e non è il classico bitter che tutti già conoscono, ma è proprio una nuova ricetta inedita”.

“E poi abbiamo Franklin & Sons, il nostro brand di toniche e soft drink, che presenta tanti nuovi gusti; Cincoro, che è la tequila di Michael Jordan, che ha presentato una limited edition in collaborazione con il Milan. C’è Altamura Vodka, prodotta con il famoso grano di Altamura, e poi Nemiroff, che è la vodka numero uno in Ucraina, un altro brand con 150 anni di storia, molto impegnato socialmente, e ci fa piacere anche partecipare a questo progetto sociale. Una nuova esclusiva di quest’anno è Whitley Neill Gin, una bellissima azienda storica, si tratta di un’antica distilleria ancora attiva, e visitabile, nel centro di Londra, che si chiama City of London Distillery, e producono una varietà di gin aromatizzati, che raccontano dei viaggi del fondatore in giro per il mondo. E ancora Cordusio, un aperitivo a base di frutti rossi, 100% naturale, ispirato alla famosa piazza Cordusio di Milano. Vetz, che è sempre un aperitivo, a bassa gradazione alcolica, piemontese, e infatti il nome riprende il termine colloquiale usato nella regione per chiamarsi tra amici”.

Altamura, Cordusio, Vetz. C’è una volontà di puntare su prodotti sempre più regionali?

“Ci piace quando troviamo realtà italiane con cui poter creare delle collaborazioni, indubbiamente, ma nel nostro DNA c’è sempre stata la voglia di guardare all’estero. Amiamo esplorare, girare il mondo, per riuscire a portare prima degli altri nel nostro Paese quelle che sono le nuove tendenze del mercato”.

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E a proposito di questo, l’azienda è nota per la sua capacità di anticipare i trend di mercato e di lanciare innovazioni che catturano l’interesse dei consumatori. Quali novità presentate in questa edizione rispecchiano questa visione proiettata al futuro?

“In questo momento storico emerge, soprattutto fra i ragazzi, una maggiore attenzione alla salute, e quindi una riduzione del consumo di alcolici, ma senza rinunciare al momento dell’aperitivo. Ci si orienta quindi su altre tipologie di bevute, bassa gradazione alcolica, no alcol, soft drink, e questo è sicuramente un segmento da esplorare e presidiare. Per noi come azienda è importante offrire una selezione valida, ma anche fare cultura, educare i nostri clienti, e di conseguenza i consumatori finali. Con Undone abbiamo instaurato una bella partnership, sono molto contento, realizzano prodotti dealcolati molto validi a livello di gusto, ma che hanno anche una valenza tecnica per la loro lunga conservazione. Si crea così, anche grazie a Franklin & Sons, un ampio ventaglio di proposte per i soft drink, e dall’altro lato, la ricca selezione dei nostri gin ci permette di giocare con le aromatizzazioni e ottenere infinite combinazioni, quindi anche il classico gin tonic può essere una novità, un drink tutto da scoprire”.

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