La Posta Vecchia Hotel rinnova l’offerta culinaria con Da Aurelio, guidato dallo chef Andrea Barcia, unendo eccellenza territoriale e sostenibilità concreta.
The Cesar cede il passo a Da Aurelio, omaggio alla saggezza di Marco Aurelio. La rinnovata identità rafforza l’impegno per ingredienti locali e iniziative etiche. Supportato da “Il Dolce Far Bene” e “Meat-Free Mondays”, Andrea Barcia interpreta il patrimonio gastronomico con visione contemporanea.

L’essenza di Da Aurelio: radicamento e futuro
Il cambiamento incarna la filosofia condivisa con gli hotel Pellicano: maestria tecnica al servizio dei sapori puri, celebrazione del patrimonio enogastronomico italiano attraverso prodotti selezionati. Ogni creazione nasce da una rigorosa adesione alla stagionalità, privilegiando fornitori regionali. L’ispirazione alla figura imperiale riflette un approccio equilibrato, dove l’essenzialità delle materie prime incontra preparazioni raffinate. A maggior ragione, l’impegno si concretizza nelle iniziative “Meat-Free Mondays”, riducendo l’impatto ambientale senza compromettere la qualità. Parallelamente, il menu del pranzo in stile familiare favorisce la convivialità, mentre la cena offre percorsi strutturati. La cantina, peraltro, seleziona etichette bio da partner territoriali, come il Frascati Superiore Riserva “La Torretta” di Gabriele Magno, abbinato ai celebri rigatoni alla carbonara. L’offerta enologica diventa così parte integrante dell’esperienza, completando l’identità del locale.

Chef Andrea Barcia: mappe sensoriali e piatti iconici
Nato in Trentino, Andrea Barcia ha perfezionato il suo linguaggio culinario tra Inghilterra, Australia e Danimarca. L’esperienza determinante nel 2011 presso Il Pellicano ha forgiato una metodologia creativa e rispettosa delle radici. Attualmente, alla guida di Da Aurelio, la sua cifra emerge in preparazioni come l’uovo morbido con asparagi, spugnole e parmigiano, dove la cremosità dialoga con note terrose, esaltato dal Verdicchio Classico “Tre Ripe” di Pievalta. Nei secondi, il trancio di pescato del giorno locale su crema di piselli con agretti e salsa al vino bianco sposa il Pinot Nero Terlano 2024, esaltando la freschezza costiera. Durante il pranzo, spicca la palamita marinata agli agrumi con cetrioli, kefir e finocchietto selvatico, armonizzata dallo Champagne Grand Reserve di Erick Schreiber. I dessert, d’altra parte, includono la delizia al limone accompagnata dal passito Muffo di Sergio Mottura, chiusura agrumata che riassume l’attenzione alla materia prima.

La Posta Vecchia: cronistoria di un mito
Edificata nel 1640 dai Principi Orsini, La Posta Vecchia domina la costa di Palo Laziale con 21 camere e 5 ettari di giardini mediterranei. Acquisita da Jean Paul Getty nel 1960, la residenza fu riempita di arazzi e reperti archeologici sotto la supervisione di Federico Zeri. Successivamente, l’attuale proprietario Roberto Sciò ne ha fatto un rifugio di lusso a 40 minuti da Roma. Oltre al museo privato, la struttura include una piscina interna riscaldata e l’LPV Health & Beauty Club. Gli spazi conservano boiserie seicentesche e panorami marini, mentre il parco secolare incornicia l’adiacente Castello Odescalchi. Inoltre, l’architettura riflette secoli di storia, dalle fondamenta Orsini agli interventi di Getty, creando un dialogo tra passato e presente. L’ospitalità, pertanto, unisce comfort moderno e fascino storico, definendo un’esperienza immersiva unica nel Lazio costiero.

Etica operativa: dal campo alla tavola
“Il Dolce Far Bene” orienta ogni scelta: dalla selezione dei fornitori alla riduzione degli sprechi, con iniziative come i “Meat-Free Mondays”. Il lunedì, la melanzana al forno con burrata, spinaci e aglio nero – abbinata al rosé Tramari – diventa protagonista, esaltando verdure locali. Allo stesso modo, la vignarola primaverile celebra carciofi e piselli con il Frascati Superiore Riserva, piatto simbolo della tradizione laziale. Dopodiché, i dessert utilizzano miele della Tenuta di Palo, garantendo tracciabilità. La cantina, per di più, aderisce alla filosofia etica: il Nobile di Montepulciano Avignonesi 2020, servito col controfiletto, proviene da viticoltura biologica. Persino i cocktail seguono questo circolo virtuoso, utilizzando erbe del giardino dell’hotel. In definitiva, l’esperienza gastronomica diventa viaggio nella cultura locale, rispettoso degli ecosistemi e delle comunità produttrici.

Cenare a Da Aurelio evoca antiche mappe nautiche: il sapore del pescato del giorno si fonde al profumo dei pini nei giardini secolari. Ogni portata racconta secoli di storia, dalle pietre Orsini alle cure di Getty, mentre la cucina di Barcia traccia rotte contemporanee. Un equilibrio perfetto, dove persino l’aroma della mentuccia rivela l’amore per questa terra.
Da Aurelio a La Posta Vecchia Hotel, Via Palo Laziale, Ladispoli. Tel. 06-9949501.
Apertura: tutti i giorni. Sito: pellicanohotels.com | Instagram: @lapostavecchia