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“A pigghiata ru gelato”: un goloso viaggio alla scoperta delle specialità delle gelaterie siciliane

Si fa presto a dire “gelato”. In Sicilia esistono tanti gusti e specialità quante sono le gelaterie (e vi assicuriamo che sono davvero tante). Ecco perché noi siamo andati “a caccia” della “top ten” di quelle imperdibili che, di seguito, vi proponiamo.

L’estate è arrivata e le gelaterie sono pronte a dare il meglio di sé mettendo in bella mostra le loro specialità. In Sicilia, poi, dove “a pigghiata ru gelato è un vero e proprio rito che affonda le proprie radici nell’antichità, ogni gelateria custodisce uno o più segreti preziosi grazie ai quali dà origine a dei veri e propri cavalli di battaglia per assaggiare i quali si può davvero dire che “il gusto valga il viaggio”. Noi ci siamo “sacrificati” per voi e abbiamo individuato (non senza prima averle assaggiate ovviamente) le specialità che hanno rese famose alcune gelaterie siciliane che, durante la vostra estate, dovrete assolutamente degustare.

I gusti fragoline di bosco, limone e mandarino tardivo di Ciaculli del Maestro Cappadonia

Il Maestro Antonio Cappadonia, all’interno dell’omonima gelateria Cappadonia Gelati, nelle due sedi di Piazzetta Bagnasco e Corso Vittorio Emanuele, aperte a luglio 2018,  incanta i palati degli avventori con alcuni gusti classici suoi cavalli di battaglia come fragoline dei Monti Sicani , limone di Cerda e Mandarino Tardivo di Ciaculli a cui unisce nuovi gusti stuzzicanti come caramello al sale marino di Trapani (presidio Slow Food) e yogurt variegato al caramello al sale di Cervia, solo per citarne alcuni.

Il gusto all’anguria della gelateria Al Cassaro

Continuando la nostra passeggiata lungo corso Vittorio Emanuele a Palermo consigliamo di provare anche la gelateria Al Cassaro. Qui oltre ai classici gusti di una volta come cioccolato, fragola, pistacchio, nocciola e caffè, preparati con ingredienti freschi e di qualità, per gli estimatori, consigliamo il gusto anguria preparato senza coloranti come dimostra il suo colore “rosa tenue”.

Il “pezzo duro” alla gelateria “Da Josè”

Nel quartiere Romagnolo, famosa per gli ex Bagni Petrucci e i Bagni Virzì, gli stabilimenti balneari in stile liberty che hanno fatto un’epoca, la gelateria Josè, della famiglia D’Amico, divenne presto famosa per i suoi indimenticabili “pezzi duri”, tranci di gelato che resistevano più a lungo alle alte temperature estive, realizzati nelle due varianti bomba e giardinetto, che ancora oggi è possibile gustare. I gusti spaziano dalla classica cassata all’antica, al caffè; al parfait; alla nocciola; alla fragola, limone e pistacchio; al riso paradiso con chantilly, al cioccolato fino al torrone. Caratteristica è la parte centrale, conosciuta come il tesoretto,  ricca di cioccolato canditi e mandorle. Per gli estimatori, inoltre, è possibile gustare il gelato imbottito nelle versioni cioccolato, fragola, nocciola e caffè, “variegate” con golosi pezzi di pan di Spagna.

La “challotta” (charlotte) della Gelateria Azzurra

Chi ricorda la “charlotte”? Non parliamo del dolce francese costituito da uno “scrigno” di savoiardi che racchiude un cuore di crema bavarese, bensì di quel gelato artigianale, dai gusti preferibilmente fruttati, riposto tra due croccanti cialde che, i venditori ambulanti, con i loro caratteristici carrettini, vendevano alla modica cifra di dieci lire per alleviare la gente dalla calura estiva che colpiva l’Italia poverissima del dopoguerra. Il gelato, riposto nei contenitori a freddo colmi di ghiaccio, era una copia, seppure diversa, della charlotte francese ripiena di crema bavarese i cui lati erano costituiti da “pareti” di savoiardi. La charlotte francese si tramutò, così, in “challotta” siciliana.  Oggi, sebbene siano in poche le gelaterie che la preparano ancora artigianalmente, è possibile gustare la challotta preparata “all’antica” alla gelateria Azzurra a Palermo. Non resta che scegliere i gusti e il gioco è fatto!

I gusti “scorzonera e cannella” e “giardinetto” di Ilardo

Durante una passeggiata sul lungomare del Foro Italico, ci si imbatte, inevitabilmente, nella gelateria più antica di Palermo: lo storico Ilardo. A questo punto fermarsi è “doveroso” e gustare un gelato alla “scorzonera e cannella” è un imperdibile piacere che non si può fare a meno di concedersi se si vuole assaporare davvero la Palermo di una volta. Il nome “scorzonera” deriva da una pianta mediterranea conosciuta da tempi antichissimi, la scorzonera hispanica, la cui radice lunga e nera, commestibile e con proprietà benefiche, veniva usata per curare la peste e i morsi dei serpenti. In origine, il gelato alla scorzonera, ottenuto dall’essenza di questa pianta, fosse un gusto a sé stante che veniva unito a quelli di gelsomino e cannella per creare una meravigliosa armonia di colori, profumi e sapori.

Nel tempo anche se il gusto “scorzonera” non è stato più prodotto, ha lasciato in eredità il proprio nome alla felice combinazione degli altri due gusti (gelsomino e cannella) a cui era sapientemente associato. Al  gelatiere Cacciatore si deve, poi, l’invenzione del cosiddetto gelato “giardinetto”, in onore dell’arrivo di Garibaldi, dai colori rosso, verde e bianco (fragola, pistacchio e cedro). Una volta qui provate anche il gusto cassata siciliana,  anguria, riso chantilly, gli schiumoni di panna e cioccolato, gli spongati di fragola e limone, serviti (ancora oggi) in coppe di metallo e piattini di ceramica, con cucchiaini scintillanti, un vero e proprio spettacolo per gli occhi e il palato.

La mandorla tostata de “La Vela”

Spostandoci nel quartiere dell’Acquasanta, accanto alla Tonnara Bordonaro, non perdete i gusti della gelateria La Vela, una piccola oasi di bontà in cui è possibile provare tanti tipi di gelato artigianale classici come fragola, cioccolato, nocciola, pistacchio e caffè ma anche invitanti come il cremino, gianduia, bacio e una strepitosa mandorla tostata che, da sola, vale il viaggio.

La granite all’acqua di mare e allo champagne de la Gelateria di Noto a Castel di Tusa

A Castel di Tusa, splendido borgo marinaro in provincia di Messina, oltre che per il mare cristallino e per la visita all’Atelier Sul Mare e alla Fiumara d’Arte, nati dall’estro creativo del mecenate Antonio Presti, c’è un altro motivo per recarvisi. Si tratta della gelateria artigianale del Maestro Pietro Di Noto, pioniere in tante scoperte che riguardano l’affascinante mondo dei gelati, che qui a Tusa ha eletto il proprio “quartier generale”. Una volta qui, oltre ai gelati alle creme e alla frutta preparati tutti con materie prime di qualità eccelsa, sarà per voi un (piacevole) obbligo gustare una (o più) granite tra ben 40 gusti tra cui scegliere. Tra queste da non perdere quella al limone e acqua di mare con retrogusto piacevolemente sapido che ne amplifica il potere dissetante e quella allo champagne che darà un piacevole tocco alcolico anche a preparazioni salate a cui potrete decidere di abbinarla. Il posto vale il viaggio.

Le Granite alla “Graniteria a Cala”

Nicola Agugliaro ne ha fatto un’altra delle sue. L’incontenibile imprenditore palermitano con il pallino del gelato da pochi giorni ha aperto la prima Graniteria palermitana all’interno della quale ( come del resto suggerisce lo stesso nome) non troverete altro che granite. Tra i gusti alla frutta fresca consigliatissimi anguria, cantalupo, limone, gelsi e agrumi di Sicilia, tra quelli alla frutta secca da assaggiare assolutamente mandorla e pistacchio in cui la base acqua riesce a mantenere integre le proprietà gusto-olfattive senza alterarne il sapore. Ovviamente potrete scegliere di accompagnarle con una morbida brioche con il “tuppo” aromatizzata all’arancia per un vero tripudio di gusto.

San Vito lo Capo, è una località balneare del trapanese nota oltre che per lo splendido mare e la setosità della sabbia chiarissima, per la kermesse gastronomica dedicata al cous cous che a fine settembre diviene meta ambita di turisti che accorrono numerosi da ogni parte del mondo per assaggiare questo piatto declinato in infiniti modi. Ma, in realtà, esiste anche un’altra attrazione gastronomica per cui vale la pena recarsi a San Vito tutto l’anno, il “caldofreddo”.

Si tratta di un dessert inventato intorno agli anni ’70 per deliziare i turisti, in cui la differente temperatura dei suoi due ingredienti “base”, il gelato e la cioccolata calda, crea un connubio strepitoso secondo a nessuno. Se poi si considera che tra il freddo del gelato e il caldo della cioccolata si “incontrano” strati di soffice panna e morbidi biscotti savoiardi imbevuti nel rum, si può ben comprendere perché il caldofreddo, oltre ad essere uno tra i dessert simbolo di golosità, sia anche da considerarsi piatto unico, impossibile da mangiare dopo un pasto completo.

Gelati e granite alla frutta de La Delizia a Sferracavallo

Se c’è un caso di “nomen omen” è proprio La Delizia. Che voi ci passiate per fare una ricca colazione prima di andare al mare nel delizioso borgo marinaro palermitano di Sferracavallo o preferiate recarvici dopo un’intensa giornata di sole, siate certi che ne sarà, comunque, valsa la pena. Non solo per l’indiscutibile qualità di gelati e granite, ma anche per il valore aggiunto di un fresco baglio attiguo al piccolo locale dove potrete gustarli comodamente seduti. Da non perdere gelsi, fichi, anguria, cocco, nocciola e pistacchio.

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