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Argot Prati: mixology e buona cucina a Roma

argot prati

Un accogliente salotto in cui respirare aria di casa assaporando tutto il gusto di una cucina dal tocco raffinato e una proposta di mixology divertente ed emozionante. Questo è Argot Prati che ha da poco aperto le sue porte nel triangolo dello shopping capitolino.

Il 2021 ha lasciato da pochi giorni spazio al 2022 salutandoci però con una sfilza di nuove aperture tra le vie di Roma. Una tra le più attese, rimandata a lungo a causa della pandemia, è Argot Prati. Per i ragazzi (ma anche per quelli un po’ cresciutelli) il nome sembrerà familiare. Sì perché questa nuova insegna di via Alessandro Farnese, in pieno quartiere dello shopping, a due passi da via Cola di Rienzo, è nata dalla costola di un altro locale iconico molto apprezzato dagli amanti della notte e del bere miscelato: Argot, il secret bar in zona Capo de’ Fiori inaugurato nel 2014.

La regia dietro a questo nuovo progetto è sempre la sessa: Gianluca Melfa e Francesco Bolla hanno infatti voluto intraprendere la avventura, insieme a due nuovi soci Ivano Gambacorta e Sirio Di Francesco, unendo all’alta qualità della proposta beverage, caratteristica di Argot, anche la parte ristorativa. Il fil rouge che accomuna cucina e bancone bar è quella che, da sempre, contraddistingue Argot: ricerca dell’eccellenza anche, e soprattutto, negli abbinamenti più arditi.

argot prati

Spiegano i titolari: “Questo nuovo progetto vede la fusione di tutto quel bagaglio culturale che individualmente ognuno di noi si è portato dietro. Dal mondo dell’alta miscelazione a quello del whisky, fino ad arrivare al mondo della fermentazione e della birra artigianale, il tutto con l’affiancamento di una cucina che ne vada ad esaltarne la loro qualità, anche con formule più veloci e snelle come quella dei “Bites”.

Lasciate a casa ogni preconcetto se decidete di addentrarvi in questi locali perché Argot è sinonimo di esperienza unica e multisensoriale. I cocktail e i piatti che assaggerete qui, non li troverete da nessun’altra parte!

Il locale

Argot Prati ha un’atmosfera unica, familiare e conviviale, e come il suo fratello maggiore di Campo de’ Fiori, è arredato in stile vintage. Qui ogni complemento d’arredo ha una storia a sé a partire dal bancone bar in bella mostra proprio davanti alla porta d’ingresso realizzato con pezzi di legno con inserti insoliti, come un seggiolino di legno, un antico telefono, un dipinto e persino una sega a mano. Alle pareti uno specchio antico con cornice dorata, una spalliera del letto riadattata a fioriera, una bicicletta e una carta geografica, tutti provenienti da rigattieri e mercatini dell’antiquariato. Divani in pelle, poltrone e tavolinetti in legno completano il quadro tra luci soffuse e lampadari preziosi.

Al piano superiore, un accogliente giardino d’inverno arredato in stile minimal ma dal tocco vintage è l’ambiente perfetto per una serata tra amici in tutte le stagioni grazie ai funghi che riscaldano l’ambiente. A completare l’atmosfera, la musica in filodiffusione, una selezione di brani ricercati in grado di soddisfare tutti i gusti.

La cucina

A dirigere la brigata di cucina di Argot Prati, c’è chef Andrea Quaranta, trentino di origine ma con un papà calabrese e una mamma ligure, cresciuto professionalmente al fianco dello chef Andrea Fusco. I suoi menu raccontano la cultura gastronomica italiana, rispolverata però secondo tecniche di cottura moderne e attraverso accostamenti audaci dal tocco orientale.

Un’Italia multietnica, quindi, quella rappresentata dai piatti di chef Quaranta. Un esempio è “Sgombro sei Fritto”, un antipasto a base di sgombro marinato nel sakè e fritto accompagnato da una spuma di bufala, cicoria e cipolla rossa. O ancora dal “Cappe Sante”, un secondo piatto a base di kimchi di scorzonera, salicornia e rapa rossa. Entrambi i piatti sono contenuti in uno dei menu degustazione “A Occhi Chiusi” (4 portate con altrettanti cocktail il pairing a 60 euro).

Tra i piatti da non perdere anche il “Duck Side of The Moon”, un antipasto a base di coscia d’anatra confit, scarola, gel di carote e creme fraiche (16 euro) e il “Mica Pizza e Fichi” con spugma alla senape, angus affumicato, fichi e gel di mela verde (14). E ancora “Agnello giù il Cappello” ovvero cappellacci di stracotto con zabaione salato, uva fermentata e funghi (17) e “Spaghettone burro e parmigiana” con burro di bufala, melanzana affumicata e salsa di pomodoro bruciato (15). O ancora “Picchiapò”, un vitello in due versioni (cotto a bassa temperatura e in tartare) accompagnato con salsa al pomodoro, scalogo arrosto, basilico, cialda al pomodoro, purea di pastinaca e patate alla curcuma.

Menzione a parte meritano i dolci come il “Ricotta e Visciole” con namelaka di ricotta di pecora, gelatina alle visciole, sablè e gel di lime (8 euro) e “Questa pera ha del Fegato”, un dessert per i palati più audaci che lascerà a bocca aperta gli indomiti sperimentatori perché a base di panna cotta al foie gras, mousse di pere, sorbetto al finocchio e anice e croccante di noci.

I cocktail

Un consiglio: per il cocktail pairing affidatevi alla bravura e alla sapienza dei barman e dei ragazzi di sala (tutti preparatissimi). Sapranno stupirvi con proposte intriganti e inaspettate come il “No Church in the Wild”, da abbinare ai cappellacci di agnello, a base di cynar, Cocchi chinato, Bulleit bourbon e olio al tartufo.

Sì, al tartufo. Perché da Argot Prati, la cucina e il bar vanno a braccetto. La simbiosi tra le due realtà è molto forte e nei drink vengono inseriti spesso ingredienti inusuali utilizzati anche per la preparazione dei piatti. Una vera avanguardia che pochi altri locali, soprattutto a Roma, propongono.

Brunch e aperitivo

Non solo cena e cocktail serali però, Argot Prati è aperto anche a pranzo, solo la domenica, con la formula brunch. Prevede una scelta ampia, tra proposte al buffet all’insegna dei prodotti di qualità e di stagione, con anche portate vegetariane e un corner che trabocca di squisiti dolci fatti in casa. Sul tavolo, ecco allora, a seconda del periodo dell’anno le Torte rustiche spinaci e cavolfiore (veg), il Carpaccio di salmone marinato con zucchine alla scapece.

E poi le  Polpette cacio e ova al sugo (veg), le  Frittelle di bieta con alici marinate, i Fiori di zucca ripieni al forno ricotta  e guanciale, la Lasagna bianca broccoli salsiccia e pecorino,  Pasta e patate, Riso nero salmone avocado (bowl), Riso nero stracciatella (bowl), Cosciotto di maialino al forno, Trancio di salmone scottato, Cavolo rosso marinato, Scarola olive e pinoli e Insalata di finocchi e arance. Il brunch prevede una formula “open” dalle ore 12:00 fino alle ore 16:00 della domenica, al costo di 25 euro bevande escluse.

E per l’aperitivo, tutti i giorni si possono ordinare taglieri di salumi e formaggi, sfiziosità fritte e piccole tapas dei piatti del menu. Dei “bites” sorprendenti da abbinare ai tanti drink in carta oppure a calici di vino.

Info utili

Argot Prati
Via Alessandro Farnese 2, Roma
Tel: 06 323 0829
Mail: argotprati@gmail.com
Orari: aperto tutti i giorni dalle 18:00 alle 2:00, domenica anche a pranzo
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