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Campania100: i vitigni autoctoni campani alla ribalta

L’associazione Italiana Sommelier lancia un progetto nuovo, finalizzato alla valorizzazione dei vini del territorio: Campania100

Quante volte abbiamo sentito dire che la nostra Regione possiede ricchezze uniche non valorizzate? Tante, troppe! Bene, se anche questa fosse solo una goccia (di vino) in un tino, vale la pena di crederci e di supportare questa importante iniziativa messa in atto dalla delegazione campana dell’Associazione Italiana Sommelier. Si chiama Campania100 e si tratta di un progetto nuovo che porterà cento vini campani in giro per l’Italia e non solo: etichette che hanno segnato la storia, annate imperdibili, storie di territori eccezionali e declinazioni diverse di vitigni unici al mondo.

Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi al Sea Front Pasta Di Martino di Piazza Municipio (ve ne avevamo parlato qui), da Piero Gabriele (Responsabile Comunicazione AIS Campania), da Nicoletta Gargiulo (Presidente AIS Campania) e da Tommaso Luongo (Delegato AIS Napoli).

Un territorio, tante anime. Anzi, Cento Anime diverse e più“, afferma Gabriele. “E’ il destino della Campania che al suo interno raccoglie vitigni famosi, famosissimi, e altri praticamente sconosciuti. Figli di un dio minore che testimoniano la bellezza di un territorio che si snoda dalle pendici di ben due vulcani attivi, fino alle isole, passando per laghi, colline e montagne“.

Si tratta di un format itinerante pensato per essere uno, trino e molteplice“, ha affermato Nicoletta Gargiulo. “Campania100 ha già nel suo programma di viaggio tre appuntamenti molto importanti: il 21 novembre a Verona al Congresso Nazionale dell’ AIS, e poi Roma e Firenze, rispettivamente a febbraio e marzo 2020. Il progetto prevede la rotazione delle aziende campane durante il susseguirsi delle date del tour italiano“.

“Campania100 è un viaggio tra gli oltre cento vitigni autoctoni di una terra mitologica, dalla cultura millenaria.”, ha affermato il delegato Luongo “Un itinerario che parte dalla ricchezza ampelografica e dall’imponente biodiversità dei vari terroir, per arrivare a tracciare un profilo regionale unitario, composto da varietà autoctone e produzioni diverse, ma pur sempre fedeli espressioni delle zone di allevamento“.

La conferenza stampa di presentazione si è svolta al primo piano della struttura, davanti ai fornelli guidati dallo chef Pierpaolo Giorgio, che ha preparato assaggi di pasta, sapientemente equilibrati. Si è partiti da una non facile, ma perfettamente riuscita, colatura di alici, fino ad arrivare alla “devozione”, la classica forchettata di spaghetti con pomodorini della collina di Quisisana, in ricordo dei tempi antichi, quando la pasta veniva essiccata e cucinata per strada. Campania100 non vuole fermarsi all’interno dei nostri confini nazionali, ma si propone di arrivare fino a Londra, per questo è un progetto che ti scuote e ti porta ad affermare con profonda soddisfazione: “Finalmente!”. Perché la nostra regione, pur con tutti i problemi che l’affliggono, continua a stupire e a meravigliare coloro che accorrono da ogni parte del mondo per ammirare i nostri tesori. Campania100 vuole dire al mondo del vino – e non solo – che la Campania c’è ed è viva, con la sua storia, ma anche con la forza dei tanti produttori che continuano ad investire in questa terra. A noi spetterà il compito delicato, difficile, ma nello stesso tempo avvincente, di raccontare tutta questa Bellezza.

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