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Catania: all’ombra dell’Etnia arriva Mediterraria

Dalla crasi di tre parole, Mediterraneo, terra e aria nasce “Mediterraria” la kermesse dedicata al meglio delle produzioni alimentari, delle nuove tecnologie e dei nuovi impianti per trattarle e confezionarle, nonché sui canali per distribuirle in campo nazionale e all’estero in scena alle Ciminiere di Catania dal 7 al 9 dicembre 2019.

Si tratta di una tre giorni ideata per dare l’opportunità agli operatori del settore enogastronomico di confrontarsi con produttori e trasformatori provenienti da tutti i Paesi del Mediterraneo con la possibilità di avviare trattative o riconfermare accordi commerciali.

Da queste realtà, da queste professionalità e da questi mercati nasce, infatti, l’esigenza di offrire una vetrina annuale qualificata dedicata alle eccellenze siciliane al fine di valorizzarle.

Una vetrina che costituirà occasione di confronto grazie ad incontri e dibattiti fra i maggiori esperti del settore che discuteranno sui grandi temi delle coltivazioni biologiche, della tracciabilità del cibo, del controllo degli standard qualitativi a tutela della nostra salute, solo per citare alcune delle tematiche che verranno trattati.

L’evento rappresenterà, inoltre, una preziosa opportunità per le aziende di presentare al grande pubblico le ultime novità non solo del settore enogastronomico ma anche delle tecnologie più moderne e dei nuovi impianti di confezionamento e dei canali di distribuzione nazionale ed internazionale.

Protagonista sarà il Mediterraneo a cominciare dalla terra, il suolo e i prodotti fino all’aria che respiriamo partendo dal presupposto che il cibo sia una conseguenza di un felice rapporto tra questi elementi e che le cucine, sia quelle di casa nostra che quelle dei grandi chef, siano i luoghi in cui, oltre al cibo, si produca il nostro benessere e la nostra felicità.

Nei Paesi industrializzati, infatti, l’efficienza con cui le risorse vengono utilizzate è ancora molto bassa e l’inquinamento associato al ciclo di vita dei prodotti e dei servizi è ancora troppo elevato. Questi aspetti, uniti all’aumento della domanda di risorse, la cui disponibilità è limitata, rende indispensabile la transizione del sistema economico da un approccio di tipo lineare ad un approccio di chiusura dei cicli. I principi dell’economia circolare si coniugano in un’idea nuova di territorio che sta muovendo le nostre città verso il modello “smart cities” dove una nuova qualità degli spazi, nuove modalità di lavoro e mobilità, nuovi e più corretti modelli di riferimento – grazie all’introduzione di soluzioni tecnologiche sempre più innovative – permetteranno non solo una semplificazione ma anche una vera e propria rivoluzione degli stili di vita e un reale incremento della sostenibilità, non solo locale ma su scala globale.

A partire da quest’anno, Mediterraria vuole rappresentare un’occasione di incontro per riunire passione, competizione e business in campo enogastronomico, creando grandi momenti di confronto tra le diverse tradizioni e identità dei paesi del Mediterraneo. Per i foodies, ovvero gli appassionati di cibo e cucina che in Italia sono circa 7 milioni, Mediterraria promette di diventare un punto di riferimento, così come vuole essere un catalizzatore per tutte quelle attività e aziende che avranno a disposizione una vetrina unica per i propri prodotti e i loro sistemi di produzione. L’evento catanese, attraverso una serie di convegni, sarà inoltre quel teatro dove Istituzioni, esperti del settore e produttori si ritroveranno per discutere di temi come lo sviluppo sostenibile e l’innovazione tecnologica: basi imprescindibili non solo per il futuro del bacino del Mediterraneo, ma per quello del resto del pianeta.

La tre giorni del Salone, rivolta a un pubblico eterogeneo per età e interessi culturali, sarà una vera e propria full immersion nella tradizione e nel gusto, coinvolgendo turisti e visitatori, chef professionisti e attori del comparto enogastronomico. Assi portanti saranno la Sicilia e la Dieta Mediterranea: il concetto di cibo, infatti, da semplice bisogno primario si è evoluto nel tempo a veicolo di cultura ed emozioni, valorizzando conseguentemente i territori di provenienza. In un contesto di interesse sempre crescente, premiato anche dalle iniziative delle Istituzioni, i prodotti tipici e i vini acquisiscono una valenza comunicativo-economica capace di trasmettere l’identità di un luogo e della comunità che lo abita, rendendolo appetibile anche come meta turistica. La città di Catania, porta d’ingresso dei flussi che, dal versante orientale, si muovono verso la parte occidentale del Mediterraneo, rappresenta quindi la sede perfetta per trasmettere questo messaggio a una platea internazionale, fungendo da megafono perfetto per tutti gli operatori di qualità del sistema turistico, della ristorazione e dell’agroalimentare.

Si prevede l’allestimento di un’ampia area espositiva, con una serie di eventi pensati per coinvolgere a 360° i consumatori. Protagoniste assolute, ovviamente, saranno le materie prime dell’isola e degli altri paesi del Mediterraneo: dai grani antichi siciliani e le farine di Tumminia al pistacchio di Bronte; dalla filiera ortofrutticola con gli agrumi come l’arancia Tarocco al Passito e ai capperi di Pantelleria; dai vini del Consorzio Etna DOC all’olio extravergine d’oliva a marchio DOP Monti Iblei, passando poi per prodotti caseari, spezie e conserve, ma anche per confetture e cioccolato, senza dimenticare gli straordinari prodotti tipici delle Madonie.

Un patrimonio enogastronomico vasto e prezioso, che i visitatori potranno scoprire anche attraverso la serie di coocking show organizzati con la collaborazione della rivista online Sicilia da Gustare. Gli chef invitati al Salone catanese rappresentano il meglio di tutte le diverse tradizioni culinarie dell’isola, valorizzate in questi anni grazie al loro contributo che verrà premiato durante la kermesse con dei riconoscimenti speciali. Ogni giorno, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16, gli chef si esibiranno nella preparazione dei loro migliori piatti ispirati dalla tradizione natalizia siciliana, che i “turisti del gusto” di Mediterraria avranno occasione di gustare nel piacevole formato finger food.

La Regione Siciliana sarà presente con due stand: il primo allestito dall’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, mentre il secondo dall’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea. Anche Slow Food Sicilia avrà un proprio spazio espositivo, dedicato al tema della biodiversità siciliana. Come un vero è proprio viaggio attraverso l’isola, Le “Pareti Narranti” dello spazio Slow Food introdurranno i visitatori ai concetti del buono, pulito, giusto e sano per tutti. Al centro dello spazio ci sarà inoltre l’Agorà Slow, attorno a cui si troveranno i presìdi e le comunità Slow Food provenienti da tutta la Sicilia. Non mancheranno i momenti didattici, con i Laboratori del Gusto Slow Food che, quotidianamente, affronteranno i principali temi sul cibo sostenibile.

I numerosi convegni in programma proporranno un largo ventaglio di temi che legano tra loro cibo, sostenibilità, turismo e impresa. Uno dei più importanti sarà certamente l’incontro moderato da Pietro Columba, professore ordinario presso la facoltà di Agraria dell’Università di Palermo, che mostrerà come il cibo sano, ovvero l’arma migliore per prendersi cura del proprio organismo, possa nascere solo all’interno di un territorio il cui ambiente sia integro. Altro incontro d’interesse trasversale sarà quello presentato da Rosario Gugliotta, presidente di Slow Food Sicilia, dedicato ai prodotti di qualità come attrattori del turismo enogastronomico, così come non mancherà di stimolare le coscienze la tavola rotonda sullo spreco alimentare che prevede l’intervento di Fabio Cantarella, Assessore all’Ambiente, Ecologia e Sicurezza del Comune di Catania.

Info utili

Mediterraria

Quando: dal 7 al 9 dicembre

Dove: Catania

Sito

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