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Com Saigon: la cucina vietnamita a Firenze

com saigon

Ma quella autentica per davvero, grazie all’iniziativa di tre cuoche vietnamite (residenti nella città di Dante) coadiuvate addirittura dalla chef Madame Suong, una sorta di Massimo Bottura nel suo Paese. Com Saigon, a due passi da piazza Santa Croce, propone i piatti simbolo del Vietnam e la filosofia culinaria dell’equilibrio, basata sulla coesistenza e sull’armonia di ingredienti freddi e caldi. Ci saranno anche degustazioni settimanali di tè tipici

Tre cuoche vietnamite aprono a Firenze il primo ristorante in Toscana di specialità tradizionali del Vietnam. Si chiama Com Saigon ed è in pieno centro, a due passi da piazza Santa Croce, in via dell’Agnolo 93/r: un locale completamente al femminile, che vede in sala anche una responsabile italiana.

Com Saigon porta nella città di Dante la cucina dell’equilibrio vietnamita, che impone anche nel cibo la sapienza dello Yin e dello Yang attraverso la coesistenza e l’armonia tra il freddo e il caldo di ogni ingrediente utilizzato.

E per farlo al meglio, Com Saigon ha stretto una fluida collaborazione con l’Associazione degli chef di Ho Chi Minh city, la vecchia Saigon, che fa capo al Ministero del Turismo del Vietnam e che ha mandato ai fornelli fiorentini una cuoca doc a fare da supervisione alla proposta culinaria: si tratta di Madame Suong, una chef molto conosciuta nel suo Paese, giudice de “Il cucchiaio d’oro”, alter ego di Masterchef nel Vietnam, oltre che famosissima ambasciatrice nel mondo della cucina tradizionale.

Il menu di Com Saigon è incentrato sui piatti simbolo della cultura gastronomica popolare vietnamita.

C’è il Phõ innanzitutto, sorta di ramen con un brodo a base di manzo e oltre 20 verdure e spezie nel quale si mangiano spaghetti di riso, carpaccio di manzo e foglie di soia e di verdura varia. Poi il Banh, che come il Phõ viene dalla parte settentrionale del Vietnam. Parliamo di una sorta di crepe di riso cotta al vapore e composta da leggere sfoglie di pasta di riso che contengono al loro interno funghi e carne. Dalle regioni del delta del fiume Mekong arriva invece il Banh Xeo, sempre una crepe di riso stavolta però impreziosita in preparazione dal latte di cocco e dalla curcuma e con dentro amalgamati pesce, carne e germogli di soia. E ancora il Banh Cuon, leggere sfoglie di pasta di riso cotte al vapore con funghi e carne.

Ci sono anche gli involtini, altro grande cult declinato in diverse versioni (vegetali, di maiale e di pesce) e in diverse cotture (al vapore, alla piastra, anche fritti) o addirittura freddi.

Il ristorante (dallo stile minimal) ha due cucine, una delle quali completamente “open” all’ingresso per mostrare a tutti come vengono preparate le portate. Sempre all’ingresso c’è un bancone dove a pranzo viene preparato anche qualche finger food per chi ha bisogno di mangiare velocemente, magari in pausa dal lavoro. La sala principale, sul retro del locale, ospiterà per tre giorni a settimana, il giovedì, il venerdì e il sabato a partire dalle 17, degustazioni di tè del Vietnam: dall’aromatico tè al ginger al tè al riso rosso tostato, accompagnati dai dolci tradizionali.

Da bere, oltre alla birra vietnamita, una selezione di bottiglie di vino italiane. Prezzi medi: 15 euro a pranzo; 25-30 a cena.

Orari: tutti i giorni a pranzo e a cena. Martedì chiuso. Info e dettagli qui.

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