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Come cambia la dieta degli italiani

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Più pesce e verdure, meno carne. “Una crescente attenzione a una più corretta alimentazione” come risultato anche dalla crisi. Queste le abitudini alimentari degli italiani rilevate dall’Istat in un’indagine sui consumi del 2016

Cambiano le abitudini alimentari degli italiani, che rivolgono “una crescente attenzione a una più corretta alimentazione”. A certificarlo è l’Istat, con un’indagine sui consumi riferita al 2016 secondo cui la spesa media mensile familiare aumenta dell’1% rispetto all’anno precedente e del 2,2% in relazione al 2013, che segnò il record negativo in questo senso per le famiglie dello stivale (in concomitanza con l’ultimo anno di calo del Pil).

Nello specifico, la dieta si orienta sempre più al consumo di pesce e prodotti ittici (+9,5%) e di frutta (+3,1%) rispetto al 2015, con una diminuzione di quote riservate alle carni (-4,8%). A guardare i dati, tutto sembra convergere verso uno stile di vita più sano, anche se Giorgio Alleva, presidente dell’Istat, osserva che il risultato è anche da addebitare agli «effetti della crisi».

Del totale mensile speso da ogni nucleo familiare, 41,71 euro vengono impegnati per la frutta, 60,62 euro per la verdura, 39,83 euro per alimenti di mare.

Le famiglie di soli stranieri infine destinano alla spesa alimentare 1.000 euro in meno al mese rispetto a quelle di soli italiani, ovvero 1.582,94 euro a fronte di 2.590,59 euro. Solo il 21% del totale mensile è destinato a prodotti alimentari.

I vizi degli italiani

Un’altra analisi, parallela a quella dei consumi, l’Istat l’ha dedicata contestualmente alle cattive abitudini degli italiani, misurate su un campione di circa 19mila famiglie, per un totale di 45mila individui.

Secondo la ricerca, il 35,5% della popolazione a partire dai 18 anni è in sovrappeso, mentre il 10,4% dichiara di essere obeso.

Ben 23 milioni e 85mila persone dichiarano poi di non praticare mai sport nel tempo libero.

Quanto al capitolo fumo, il 19,8% della popolazione maggiore di 13 anni si dichiara fumatore, per un totale di 10 milioni e 400mila persone; di contro il 22,6% afferma di aver fumato in passato e il 56,1% di non aver mai toccato una sigaretta.

Ultima rilevazione, quella sugli alcolici: il 64,7% del campione consuma almeno una bevanda alcolica al mese.

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