Quattro lezioni da Romeo per esplorare i vitigni del Lazio, fra vitigni autoctoni, tecniche vinicole e abbinamenti gastronomici dei Castelli Romani.
Il Lazio, terra di vini millenari, custodisce vitigni autoctoni e cantine dalle radici autentiche. Dal 24 giugno al 15 luglio, il ristorante Romeo di Testaccio ospita un ciclo di incontri organizzati con la Scuola di Sommellerie di Riserva Grande Academy. Quattro appuntamenti serali (19:00-20:30) sveleranno i segreti dei vitigni più significativi della regione, con degustazioni di 15 cantine dei Castelli Romani. La quota è 100€ a persona, inclusa certificazione finale. Il corso è rivolto a ristoratori, appassionati e curiosi.
I vitigni del Lazio: le cultivar e il territorio vulcanico dei castelli romani
Il primo appuntamento, martedì 24 giugno, approfondisce i vitigni autoctoni e le peculiarità del territorio vulcanico dei Castelli Romani. La lezione combina analisi visiva, olfattiva e gustativa, guidando i partecipanti attraverso una degustazione di tre vini rappresentativi. Successivamente, si esaminano le caratteristiche uniche dei vigneti locali, plasmati da suoli ricchi di minerali. Inoltre, il vulcanismo storico ha definito microclimi ideali per cultivar come Malvasia e Cesanese. Parallelamente, l’incontro evidenzia come le cantine custodiscano tradizioni secolari, pur adottando tecniche contemporanee. Infine, la serata offre l’opportunità di cenare a Romeo, assaggiando specialità romane quali tonnarelli freschi o supplì “al telefono”.

Terroir e doc: il legame tra suolo, clima e vino
Martedì 1 luglio si indaga il legame tra terroir e denominazioni, con focus sulla Rete VIP (Vino Innovazione Pane). Quattro vini in degustazione illustrano le sfumature indotte da suolo e clima nel territorio. Inizialmente, si esplorano le DOC dei Castelli Romani, evidenziando come composizione geologica ed esposizione solare influenzino profili aromatici. Peraltro, la lezione dimostra come microzone diverse producano interpretazioni contrastanti dello stesso vitigno. Di conseguenza, emerge l’importanza della mappatura pedoclimatica per vini di qualità. A seguire, si discute l’adattamento delle pratiche viticole ai cambiamenti climatici, garantendo sostenibilità.

Tecniche di vinificazione e spumantizzazione
L’8 luglio si affrontano fermentazioni, vinificazioni in bianco/rosso e spumantizzazione. In degustazione, quattro vini locali esemplificano Metodo Classico e Charmat. Innanzitutto, si analizzano le fasi della fermentazione alcolica, con attenzione alla gestione delle temperature. Successivamente, si confrontano le tecniche per vini fermi, frizzanti, passiti e liquorosi. In particolare, la spumantizzazione rivela differenze cruciali: il Metodo Classico richiede lunghi affinamenti in bottiglia, mentre lo Charmat privilegia freschezza e aromi primari. Dopodiché, si esaminano casi studio di cantine castelli che integrano entrambi gli approcci.

L’arte dell’abbinamento gastronomico
Ultimo incontro il 15 luglio, dedicato all’abbinamento cibo-vino. Dopo un riepilogo delle tecniche di degustazione, si sperimentano il Metodo Mercadini e quello Tradizionale, abbinando quattro vini a piccole porzioni gastronomiche. Inizialmente, si enfatizza l’armonia tra acidità del vino e grassi dei piatti. Inoltre, si dimostra come sapidità e tannini interagiscano con proteine e spezie. Infine, l’unione dei due metodi offre soluzioni creative, adattabili a menu contemporanei. Al termine, la cena a Romeo celebra la cucina romana, con pizza “scrocchiarella” e dolci artigianali.
Un viaggio nei vigneti del Lazio, dove la lava antica nutre radici resilienti. Ogni sorso racconta secoli di storia, mentre i vulcani dormienti vegliano su grappoli dorati. Nel bicchiere, la terra canta ancora.
Info Pratiche
Romeo, via Luigi Galvani 89. Tel. 06-53099705.
Prenotazioni corso: testaccio@romeoristoranti.com
Informazioni: +39 393 2854426