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De Zhuang: l’autentico hotpot cinese a piazza Vittorio

de zhuang

A Roma, in zona Piazza Vittorio, De Zhuang propone la tradizionale cucina hotpot cinese a base di sapore, spezie e convivialità.

No, non è la fonduta alla valdostana e neanche la fondue bourguignonne. Non ci sono formaggio fuso e olio bollente ma brodo. Stiamo parlando dell’hotpot cinese, un metodo di cottura che ha un elemento comune con le due ricette citate: la condivisione. Di origini antichissime, questa tipologia di cucina è alla base di un format giovane e dinamico che ha aperto a Roma, in zona piazza Vittorio: De Zhuang.

L’hotpot

Convivialità, dunque, è la parola chiave di questo pilastro della tradizione gastronomica della zona del Sichuan che nulla a che fare con i piatti che propongono i ristoranti con le lanterne rosse che, dagli anni ’80, hanno inondato le nostre città. Quella a cui siamo abituati noi occidentali è infatti una cucina di derivazione cantonese ma la Cina è, per superficie, il quarto stato più vasto al Mondo e dunque ha al suo interno almeno otto varietà di cucina tradizionale differente.

L’hotpot con la fonduta ha in comune la metodologia, prevede infatti la cottura dei cibi direttamente in tavola, tra una chiacchiera e l’altra insieme ai commensali, in grosse pentole di brodo bollente.

La nascita di questo metodo di cottura risale a migliaia di anni fa. La sua origine è probabilmente povera in quanto il brodo veniva realizzato con gli scarti delle carni e delle verdure ma anche del pesce. La sua bontà poi ha portato l’hotpot all’interno delle corti degli imperatori cinesi, indicativamente all’epoca della dinastina Qing, fino a raggiungere paesi e culture molto lontani. Dal 2021, grazie a De Zhuang, anche Roma.

La proposta gastronomica

Il brodo

Per prima cosa, parliamo del brodo. Si tratta dell’ingrediente fondamentale dell’hotpot e da De Zhuang ce ne sono di diversi tipi. Se ne possono scegliere 1, 2 o 9 grazie alle griglie separatorie che suddividono la pentola posta nel centro del tavolo a disposizione di tutti i commensali e costantemente riscaldata dal fornello elettrico sottostante regolabile. La scelta del grado di piccantezza dei diversi brodi poi è il vero colpo di genio della giovane patron di De Zhuang, Giorgia Chen.

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Sulla parete della sala principale, infatti, è disegnata una vera e propria ruota della piccantezza: si parte dai 12° fino ad arrivare ai 75°, chiamati anche “bomb spicy”, per un totale di sei livelli di intensità (noi consigliamo il 45°). Ovviamente si può optare per un brodo senza peperoncino (quello con pomodoro e funghi porcini è ideale da bere prima di iniziare il pasto).

Le salse

Capitolo salse. Sì perché l’altra particolarità dell’hotpot è che gli ingredienti cotti all’interno del brodo possono poi esser irrorati di salsa. Un intero bancone di De Zhuang è infatti dedicato ai condimenti. Ce ne sono di tutti i tipi: da quella d’ostrica a quella di sesamo, dalla soia a quella piccante fino ad arrivare a quella (deliziosa e rigorosamente home made) di arachidi. Si possono mischiare a piacimento all’interno delle ciotoline, completando poi l’opera con spezie fresche come erba cipollina e coriandolo.

Carne, uova e pesce

Cosa si cuoce all’interno del brodo? Tutto. La carne (servita in fettine sottili) è sicuramente l’ingrediente più succulento. Da quella di manzo a quella di agnello fino alle interiora come la trippa e la lingua di anatra o le zampe di gallina. E poi il pesce, come i gamberi o il granchio, e le uova. Non mancano poi le verdure come le foglie dei crisantemi, i funghi ping gu, i cavolfiori cinesi e le alghe ma anche il tofu.

Immancabili poi gli spaghetti e i noodles da tuffare nei brodi, resi ancora più saporiti dagli ingredienti cucinati all’interno.

Con l’aiuto delle bacchette è possibile immergere gli ingredienti all’interno del brodo fino a completa cottura (se vi scivolano non temete! Sul tavolo avete a disposizione un mestolo per recuperarli).

In menu si possono trovare poi piatti già cotti come gli ottimi ravioli alla griglia o gli involtini, o ancora i gustosissimi straccetti di maiale fritti e accompagnati da una polvere di paprika.

I dolci e i drink
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Per dessert, gustosi i mochi al cioccolato e al cocco, ma anche la gelatina di frutta cinese servita in tavola all’interno di una coreografica alzatina fumante di ghiaccio secco e servita con frutta fresca, semi e cioccolata.

Da abbinare non mancano il vino e le birre cinesi ma il nostro consiglio è certamente il latte di cocco (non eccessivamente dolce e utile per smorzare il piccante).

Info utili

De Zhuang Hot Pot

Via di San Vito 15/16 Roma

beltroadhotpot@outlook.it

TEL. 06 57297420

Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, tranne il martedì

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