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Doof: l’altra faccia del food

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Da un’idea del critico mascherato Valerio Massimo Visintin nasce il progetto-evento per raccontare tutto quello che i giornali, il web e la televisione non dicono sul mondo del cibo, della ristorazione, degli chef, della critica e del food blogging. Tra crisi morale e materiale della comunicazione, pubblicità nascoste, lavoro in nero (quando non sottopagato o svalutato) e malavita in espansione, ma pure storie esemplari di produttori e artigiani e l’impegno sociale di molti locali per carcerati ed emarginati. L’iniziativa esordirà a Milano, presso gli spazi di Mare Culturale Urbano, sabato 24 giugno

La crisi morale e materiale della critica gastronomica e delle guide ai ristoranti; l’invasione mondana dei food blogger e le loro pubblicità nascoste; il lavoro in nero, quello sottopagato, quello svalutato (persino nelle cucine dei cosiddetti “stellati”); l’espansione delle mafie nella ristorazione delle grandi città. Ma pure l’impegno sociale di molti locali, le occasioni di integrazione offerte per i carcerati e i pasti caldi riservate agli ultimi, le storie esemplari di artigiani e produttori d’eccellenza.

“Tutto quello che gli altri non dicono” ve lo dirà Doof, l’altra faccia del Food, l’ambizioso e interessante progetto del critico mascherato Valerio Massimo Visintin (inviato del Corriere della Sera e autore del blog mangiare.milano.corriere.it, noto rispettato e apprezzato per le sue recensioni in incognito ai ristoranti meneghini) nato “per mettere in piazza la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità sul mondo del cibo in Italia”.

Doof, acronimo al contrario di Food, confluirà in una due giorni di confronti in programma all’ombra della Madonnina, negli spazi di Mare Culturale Urbano il 24 giugno: un’iniziativa andata in crowdfunding su Eppela con i proventi del quale è finanziato l’evento che vedrà protagonisti molti ospiti.

“Per raccontare quello che i giornali, il web e la televisione non dicono” verranno coinvolte anche le scuole alberghiere e le scuole di giornalismo. Tutto verrà affrontato con la carta dell’ironia e dello show, attraverso incontri, recital, monologhi e cooking show diversi dal solito.

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Il programma di sabato 24 giugno

  • Ore 10: Apertura
  • Ore 10:30: “FOOD SOCIALE” La ristorazione che svolge supplenze sociali, offrendo occasioni di integrazione ai carcerati o pasti caldi agli ultimi. Intervengono Niccolò Reverdini (proprietario cascina La Forestina, collabora con il Celav – Centro di mediazione al Lavoro accogliendo rifugiati politici); Christian Uccelatore (Progetto Ruben); Alba Viglione (responsabile catering Bar Jodok di Olinda). Modera: Anna Prandoni (giornalista gastronomica, Accademia Marchesi).
  • Ore 12: “LO STATO DELL’ARTE DELLA CRITICA GASTRONOMICA” I conflitti di interessi e le amicizie indebite dei critici gastronomici. Le gaffes delle guide ai ristoranti. Intervengono Sara Bonamini (Gambero Rosso), Stefano Caffarri (l Cucchiaio d’Argento), Andrea Cuomo (Il Giornale), Luca Iaccarino (La Repubblica). Modera: Valerio M. Visintin.
  • Dalle ore 13:30: Pranzo a mare culturale urbano e Mercato Coldiretti di prodotti a chilometro Zero di agricoltura biologica ed etica
  • Ore 15: “DIETRO LE QUINTE DELLA RISTORAZIONE” Le assunzioni irregolari, i turni di lavoro infiniti, i pagamenti in nero, lo scollamento tra le scuole alberghiere e il mondo del lavoro. Intervengono Jacopo Bianchi (ex cuoco in ristoranti vari di Italia, Spagna, Inghilterra), Enrico Camelio (docente al Pellegrino Artusi di Roma e consulente per l’alta ristorazione), Emanuele Gnemmi – docente Scuola Alberghiera di Stresa. Modera: Aldo Palaoro (giornalista).
  • Ore 16:30 “SOCIAL FOOD” Le aziende hanno ridotto all’osso gli investimenti sull’editoria tradizionale, in crisi di idee e di credibilità. Ma ora furoreggiano le réclame mascherate di foodblogger e influencer. Intervengono Samanta Cornaviera (Massaiemoderne.com), Francesca D’Agnano (singerfood.com), Paolo Lottero (Strutturafine.it), Sonia Peronaci (Soniaperonaci.it). Modera: Valerio Massimo Visintin.
  • Ore 18: “LE MAFIE E LA RISTORAZIONE” L’ombra sempre più incombente della malavita organizzata in un comparto commerciale inflazionato da insegne. La ristorazione prima fonte per ripulire il danaro. Intervengono Veronica Dini (Presidente associazione Circola), Gabriele Dossena (Presidente Ordine dei Giornalisti della Lombardia), David Gentili (Presidente Commissione Antimafia Comune di Milano), Ettore Prandini (Presidente Coldiretti Lombardia). Modera: Fabio Fimiani (giornalista di Radio Popolare Milano).

Perché Doof esordirà a Milano?

Sul sito si risponde così:

“Milano è la capitale morale della ristorazione. Per densità di esercizi, primogenitura delle mode, attenzione dei media, vocazione – recentemente rinfocolata – all’accoglienza di turisti, lavoratori, studenti. Ma è la città delle mense pubbliche: le cosiddette mense dei poveri. Abbiamo una lunga e consolidata tradizione di solidarietà. In questi luoghi, Milano sfama migliaia di persone ogni giorno, per solo dovere civico e umanitario, senza rincorrere echi della stampa e della televisione. La nostra è la città dei progetti sociali legati al cibo. Come il ristorante “In Galera” nel carcere di Bollate o la panetteria-pasticceria “Buoni dentro”, nata nel cuore dell’Istituto Penale Minorile Beccaria. Tuttavia, non possiamo dimenticare che la ristorazione milanese è largamente permeata dai danari delle mafie. Un fenomeno in precipitosa espansione. Siamo convinti che Milano debba confrontarsi finalmente su questi temi controversi. I tempi sono maturi per leggere le trame di questo comparto commerciale e sociale nella loro sostanza più profonda, mettendo in luce sia le storie edificanti che non guadagnano i riflettori di giornali e televisione, sia le minacce di una illegalità nascosta all’ombra del food. “Doof” è, appunto, l’occasione che Milano ha, prima di ogni altra città, per rimuovere orpelli e lustrini e parlare di ristorazione da un altro punto di vista”.

Dietro al progetto Doof, oltre a Visintin, ci sono Aldo Palaoro giornalista e consulente di comunicazione, Samanta Cornaviera foodblogger di massaiemoderne.com ed archeologa culinaria, ed Epoché Service Integrator s.r.l., main sponsor che si occupa della parte organizzativa.

E pure i patrocini del Comune di Milano, di Città Metropolitana, di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo.

Info e dettagli al sito.

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