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Ego Ristorante, a Roma il salotto gastronomico internazionale

ego ristorante

In un ambiente dalle linee minimal in zona Re di Roma sorge un salotto gastronomico che pone al centro dell’esperienza il gusto essenziale della cucina di stampo internazionale: Ego Ristorante.

Chi lo ha detto che per viaggiare, occorre comprare un biglietto aereo? Talvolta basta sedersi al tavolo di un ristorante non troppo lontano da casa. È quello che avviene da Ego, il progetto di Beatrice Venturini e Lorenzo De Lio, che a quasi un anno dall’apertura – era il primo marzo 2024 quando inaugurava – si conferma uno dei migliori salotti gastronomici per apprezzare la cucina internazionale nella Capitale.

Il ristorante

Ego si presenta come un ambiente intimo e riservato di appena otto tavoli, per non più di 18 coperti, dove predomina un design che rende assoluta protagonista ogni singola portata, tra i colori del ferro e sabbia, forme sinuose e il soffitto nero a smalto, una mise en place essenziale e ben determinata.

Questi due giovani per un certo periodo hanno lasciato le proprie abitudini per scoprire la loro identità, che oggi vive nella sala e nella cucina di questo luogo dove si incontrano emozioni e sapori che si aprono a influenze internazionali di Paesi come Spagna, Messico, Giappone, Cina, Singapore perché con le parole di Lorenzo De Lio “La nostra aspirazione è rendere questo un punto di incontro fra culture, dove ogni ricetta è rielaborata con ingredienti e sapori dell’altra parte del mondo, nuove tecniche di cottura e preparazione”. La linea è essenziale, pulita, incentrata principalmente sul gusto e la golosità e “l’idea del nuovo menu è quella di proporre piatti con sapori più decisi e una maggiore contaminazione”.

Un progetto contemporaneo e inclusivo, che riflette perfettamente il tempo che viviamo ed infatti il nome Ego vuole proprio significare secondo Lorenzo e Beatrice “la coscienza di ciò che siamo”: il frutto di esperienze, incontri e viaggi che abbracciano la volontà del cambiamento e che in un significato più profondo quasi invita a ripensare l’integrazione sociale a partire dal deposito storico della Capitale, dove assume ancora più senso che sia nato questo progetto perché Roma al centro del mondo, da sempre è crocevia di culture.

Beatrice Venturini e Lorenzo De Lio

Beatrice Venturini, ventiseienne originaria del lodigiano, inizia il suo cammino seguendo nel 2017 il corso Alma di Sala, bar e sommellier, al quale fa seguito l’esperienza a la Madonnina del Pescatore a Senigallia fino ad arrivare a Madrid da DiverXO.

È qui conosce Lorenzo De Lio, ventottenne romano, che come lei ha frequentato un corso della scuola Alma per ritrovarsi catapultato nella brigata di Bistrot 64, sotto l’ala dello chef stellato Kotaro Noda che dopo un anno di servizio, lo spronerà ad andare all’estero. Atterra così in Spagna, prima nella cucina due stelle Michelin del Mugaritz e poi da DiverXO dove lavora per cinque anni. Dopo una breve parentesi a Londra, torna a Madrid e conosce Beatrice, che diventa anche la sua compagna di vita. Con lei prende la volta di Zurigo, dove i due si muovono tra ristoranti stellati, e poi un viaggio itinerante di sei mesi in Messico.

Quando i due ritornano in Italia e scorgono il locale di via Etruria, si rendono conto di aver trovato il posto in cui realizzare i loro sogni e da lì inizia il percorso di Ego, per Lorenzo in cucina e per Beatrice in sala.

I percorsi degustazione di Ego Ristorante

Quella di Ego è una cucina che gioca con spezie, salse e consistenze. Lo chef esordisce con Macaron al curry con fegatini di pollo e un aperitivo cambogiano a base di Tempeh di arachidi lime kéfir e lemongrass. La degustazione è sempre in cambiamento ma nel nostro caso prosegue con Totano tuorlo trombette dei morti e tajete ovvero un totano scottato in padella a fiamma altissima e poi emulsionato con tuorlo d’uovo, salsa di miso e aceto di riso. Sopra funghi pioppini e qualche fogliolina messicana Tajete.

A seguire il Dong po ayote jerez e tonburi: il Dongpo, tipico piatto asiatico, è una pancia di maiale stufata in una salsa rossa con vino di riso e soia. È avvolta in questo caso in una foglia di bambù, per terminare la sua cottura al vapore e viene accompagnata con la sua salsa, una spuma di aceto di Jerez, Tonburi cioè il seme di pino fermentato prevalentemente utilizzato in Giappone, anche conosciuto come caviale vegetale e zucca ayote.

Segue il Fusilloro tandoori masala yogurt e papadum da mangiare con le pinze mentre il condimento si raccoglie con l’aiuto del cucchiaio. Il Fusilloro è del Pastificio Verrigni di Rosseto degli Abruzzi ed è in salsa Masala Tandoori ottenuta con una base di latte di cocco e diverse spezie. Sopra, il Papadum una cialda croccante indiana ottenuta con farina di fagioli mungo neri. Si conclude con Agnello mojo canario nikkei e papal ovvero una sella di agnello, glassata con il suo fondo e con mojo canario cioè una salsa al pesto di pomodori secchi tipica delle Canarie, qui arricchita con latte di cocco, succo di lime e miso. Si unisce la freschezza di foglioline della pianta peruviana di Papalo

Il piacevole epilogo è una Tarta de Queso che ci riporta alla torta di formaggio tipica dei Paesi Baschi. La ricetta originale è rivisitata utilizzando gorgonzola e mascarpone all’interno e sopra una grattugiata di pecorino.

Tra la scelta di non servire il pane e una cucina che permette di far conoscere ingredienti sconosciuti al pubblico italiano senza tuttavia perdere la volontà di incontrare il loro gusto, attualmente la proposta si struttura in 3 percorsi degustazione, da prenotare nel momento in cui si chiede di riservare un tavolo attraverso il sito web https://egoroma.superbexperience.com/reserve/experience: “Rivoluzionario” di 9 portate (100 euro a persona bevande escluse), “Intraprendente” di 6 portate (80 euro a persona bevande escluse) ed “Express” di 3 portate a scelta dello Chef (45 euro a persona bevande escluse).

ego ristorante

Info utili

Ego Ristorante

Via Etruria, 35, 00183 Roma RM

342 547 0485

Sito

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