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Guerra all’obesità: la Francia vuole tassare il cibi grassi

La proposta di legge contro il cosiddetto junk food a seguito di un rapporto che ha rilevato la presenza di 24,6 milioni di cittadini in sovrappeso

La guerra all’obesità la Francia la vuole fare inasprendo la tassazione sul cosiddetto junk food, il cibo spazzatura, sulla base di parametri calorici e di qualità nutrizionale.

Il Governo transalpino è preoccupato da un rapporto socioeconomico del Ministero delle Finanze che ha individuato in 24,6 milioni i francesi in sovrappeso nel 2012, con un incremento di 4,1 milioni di obesi rispetto al quindicennio precedente (1997-2012).

Ma non è tutto, perché fra spese assicurative e di malattia, giornate di lavoro perse e pensioni, lo studio ha calcolato in 20,4 miliardi di euro l’ammontare annuo di costi dei “chili di troppo”.

Ecco dunque l’idea di un sovraccarico di IVA sugli alimenti “iper” calorici (stessa misura adottata da tempo in Messico) che per ora è soltanto un progetto di legge, però con elevata possibilità che venga approvato e che entri in vigore anche perché nel disegno sono previsti una serie di interventi bilanciatori e compensativi in grado di evitare che i previsti rincari dei prodotti vadano a inficiare sui bilanci delle famiglie meno abbienti.

Oltre all’aumento di tasse, sono previste altre soluzioni “salvapeso” di carattere non economico come la riduzione delle porzioni nelle mense, una più stretta regolamentazione della pubblicità rivolta ai bambini, il limite all’esposizione in vetrine trasparenti nei distributori automatici per i cibi meno salutari.

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