Originario di Ischia, terra di vigne, di pesci e di orti affacciati sul mare, Andrea Migliaccio ha costruito un percorso che lo ha portato a guidare cucine stellate in Italia e all’estero, fino ad approdare a Dubai. Qui firma l’esperienza culinaria di L’Olivo at Al Mahara, all’interno del celebre Burj Al Arab.
Nel panorama della gastronomia internazionale, pochi chef incarnano con altrettanta coerenza la capacità di coniugare radici territoriali profonde e visione globale come Andrea Migliaccio. La sua formazione affonda le radici nella cucina casalinga della nonna Tina, che ha instillato in lui l’amore per i sapori autentici del Mediterraneo. Dopo esperienze in ristoranti stellati come La Terrazza e L’Olivo al Capri Palace, dove ha ottenuto due stelle Michelin, Migliaccio ha affinato la sua arte culinaria collaborando con chef di fama internazionale in città come Parigi e Tokyo. La sua cifra è una sintesi tra classicità e pulizia contemporanea, in cui l’ingrediente non è mai subordinato alla tecnica, ma vi dialoga con eleganza.

L’Olivo at Al Mahara: immersione nel gusto e nella meraviglia
All’interno del Burj Al Arab, simbolo di opulenza e design avveniristico, L’Olivo at Al Mahara offre un’esperienza gastronomica immersiva nel senso più letterale del termine. Il ristorante, accessibile attraverso un lungo corridoio dorato che evoca la calotta di una conchiglia, conduce l’ospite in uno spazio circolare interamente dominato da un acquario cilindrico monumentale, alto otto metri, dal pavimento al soffitto. Al suo interno vivono oltre mille esemplari, inclusi squali, mante e murene, offrendo agli ospiti una vista sottomarina unica durante la cena.


Qui Migliaccio costruisce un linguaggio culinario che coniuga eccellenze italiane e ingredienti locali, nel rispetto del ritmo naturale delle stagioni e della materia prima. I piatti non cercano di stupire per effetto, ma per precisione e purezza. Ogni sapore è riconoscibile e al tempo stesso trasfigurato dalla compostezza dell’insieme.
Una cucina di dettaglio e profondità
Il menù di Andrea Migliaccio è un omaggio alla cucina mediterranea, reinterpretata con la sua sensibilità. Tra i piatti emblematici spiccano i tagliolini al limone con gamberi rossi e burrata, l’astice blu servito con riso Artemide, mela verde e finocchio. Da ricordare anche la triglia farcita con paté di olive nere su crema di scarola liquida. Il piatto riflette in maniera diretta la filosofia dello chef: esaltare la purezza dell’ingrediente attraverso tecniche raffinate, senza mai perdere la centralità del gusto.
«Il menu del ristorante L’Olivo si ispira a principi semplici – racconta Andrea Migliaccio. – Ma per me semplicità non significa banalità. Vuol dire rispetto per l’ingrediente, per la stagione, per la memoria di un luogo. Voglio condividere un viaggio profondo nei sapori di Capri e del Mediterraneo, dove sono nato e cresciuto, e che mi hanno formato come cuoco e come persona. Uso pesci locali, ortaggi dell’isola, oli profumati, erbe spontanee. Ogni piatto è un frammento di questa terra. La mia cucina vuole essere luminosa, essenziale, sincera. E soprattutto, riconoscibile: chi viene da noi deve sentire che è a Capri, senza bisogno di guardare il mare».
La carta dei vini accompagna l’esperienza con una selezione internazionale attenta e completa, che valorizza etichette italiane d’eccellenza accanto a grandi maison francesi. Non è raro trovare in abbinamento anche vini del Sud Italia meno conosciuti, scelti per raccontare il Mediterraneo attraverso accenti minori.
Ospitalità come estetica totale: il Burj Al Arab
Progettato per incarnare una dichiarazione estetica e simbolica, il Burj Al Arab si erge su un’isola artificiale come una vela sospesa tra cielo e mare, scolpita dalla mano dell’architetto Tom Wright su impulso visionario dell’imprenditore Andrea Martinez. Con i suoi 321 metri d’altezza, è stato per anni l’hotel più alto del mondo e rimane, a pieno titolo, uno degli emblemi più riconoscibili del lusso globale. La sua hall, vertiginosa nella verticalità — 180 metri di colonne, marmi preziosi e foglie d’oro — accoglie gli ospiti con un rituale di ospitalità esasperata, dove persino l’aria profuma di acqua di rose. Ogni dettaglio è concepito per superare i confini tradizionali dell’hôtellerie. Dal servizio personalizzato 24 ore su 24 all’eliporto trasformabile in campo da tennis sospeso tra le nuvole.
La suite presidenziale, 780 metri quadrati di opulenza scenografica, è un palcoscenico dorato dove la notte ha un prezzo — 25.000 dollari — ma non un limite. Eppure, il Burj Al Arab non si esaurisce nel virtuosismo barocco. Ospita gallerie d’arte, spazi culturali e itinerari di visita che aprono, anche al viaggiatore curioso, le porte di un universo rarefatto. Accessibile, almeno per un istante, a partire da 60 euro.


Le 202 suite duplex – tutte su due piani – incarnano l’idea di residenza privata, più che di stanza d’albergo. Ogni suite è dotata di soggiorno panoramico, camera con letto king-size, bagno in marmo con jacuzzi e amenities Hermès, sistema multimediale personalizzato e servizio maggiordomo 24 ore su 24. Alcune suite includono anche una biblioteca privata, un cinema personale o una sala da pranzo per ricevere ospiti con servizio dedicato.
L’interior design e la Spa
L’interior design è un esercizio di eclettismo arabo contemporaneo: oro 24 carati, marmo di Carrara, sete indiane, lampadari in cristallo, colonne scolpite e una palette cromatica che alterna blu persiano, verde smeraldo e porpora imperiale. Il tutto è orchestrato per creare un senso di immersione totale in un’estetica sensoriale, dove comfort e teatralità si sposano alla perfezione.
Ai piani più alti dell’hotel si trova la Talise Spa, un’oasi sopraelevata affacciata sul Golfo Arabico, che propone rituali rigeneranti ispirati alle tradizioni orientali e occidentali. Tra le esperienze più esclusive: il bagno turco con pietre calde e oli essenziali, trattamenti viso La Prairie, il Diamond Microdermabrasion e il massaggio Signature Al Qasr con estratti d’ambra. Le piscine a sfioro, sospese tra cielo e mare, completano una proposta di benessere totale.