Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
Ristoranti

Il San Giorgio a Roma. Cosa si mangia nel nuovo ristorante capitolino di Andrea Viola

il sangiorgio a roma

Nel cuore del quartiere Flaminio, a due passi dal MAXXI e dallo stadio, ha a poco aperto i battenti Il San Giorgio, il ristorante, guidato dallo chef Andrea Viola insieme alla moglie Noemi ApollonioValerio Zaccarelli, con cucina semplice e genuina che valorizza le materie prime di terra e di mare e, soprattutto, la cacciagione.

L’ambiente è raccolto ma accogliente con circa 35 coperti ed un piccolo dehor. Lo spazio, dai colori tenui sui toni del legno, del crema e dell’avana, vuole essere sobrio senza però essere spoglio o freddo grazie anche ai quadri alle pareti che riproducono antiche cartoline del museo storico di Maccarese.

Sobria ed elegante la mise en place, senza tovaglia, per valorizzare al meglio gli splendidi piani in legno d’ulivo, ma valorizzata dalle porcellane d’antiquariato e dai segnaposto in ceramica con i nomi degli orologi d’epoca più famosi al mondo.

il san giorgio a roma

Nato come continuazione del progetto iniziato nel 2015 ai fornelli del San Giorgio di Maccarese, il locale capitolino propone una cucina gourmet, ma senza fronzoli che offuscano la qualità del buon cibo. Originario del litorale laziale, dove impara ad amare la campagna e i suoi frutti, tra gli orti di famiglia e la cucina della nonna, e allievo di Giulio Terrinoni e Angelo Troiani, Andrea Viola si destreggia tra piatti di terra e di mare, realizzati con materie prime locali e rigorosamente di stagione. La frutta e la verdura del suo territorio, i vigneti, gli allevamenti di maiali e i doni del mare, compongono la struttura e l’ispirazione dei suoi piatti e rappresentano, oggi, lo scheletro sentimentale che sostiene ogni sua creazione culinaria.

Tra i piatti in menu si possono trovare “Il fosso” cioè coscette di rana rosticciate, “Il bagnasciuga” un soutè di cozze e vongole rivisitato, dove i mitili, preparati con pomodoro, prezzemolo e limone, vengono gratinati in forno e adagiati su un crumble di pane al nero di seppia e “Il risotto al pomodoro”.

il san giorgio a roma

E poi la tartare di cervo con topinambur, yogurt e ostrica (22 euro), il raviolo del plin con caprino al timo, ossobuco, alghe e stinco di vitella (24), la “Tartelletta” con coda alla vaccinara, cioccolato e patè di fegatini, o la pasta e patate con gamberi bianchi, harissa e tartufo nero (24 euro).  O ancora la faraona laccata con tortino di cardi e bagnacauda (28 euro) e il dentice al vapore con foie gras, ricci di mare e brodo di ribollita (34 euro). Il cestino del pane prevede tre diverse tipologie di filoni (panificati dallo chef con lievito madre, farina biologica marchigiana e siciliana) grissini e focaccia.

il san giorgio a roma

Oltre al menu à la carte, due sono i menu degustazione proposti che seguono un preciso percorso di sapori secondo lo stile dello chef: 8 portate (85 euro) e 5 portate (65 euro).

Info utili

Il San Giorgio a Roma

Viale del Vignola 20, Roma

Telefono: 06.64.520.871

Orari: aperto dal lunedì al sabato a pranzo e cena. Domenica chiuso

Sito, pagina Facebook

Articoli correlati

Estate a Firenze? Ecco i 5 locali da non perdere in città

Francesca Noce

Roma. Cosa si mangia da Taglio Reale, il nuovo ristorante di carne della famiglia Santucci

Giorgia Galeffi

Hana Restaurant, sushi d’autore con un nuovo chef

Francesco Gabriele