Il ristorante Bandini firma il fine dining a Castel San Pietro Terme, linea di confine tra Emilia e Romagna.
Sotto i portici della cittadina “capitale del miele” Roberto Bandini, chef dell’omonimo ristorante propone la sua idea di cucina simbiotica.
Letteralmente “simbiotico” significa convivenza, ma nella filosofia dello chef acquista una sfumatura in più che comprende l’armonia. La sua storia professionale comincia a 13 anni quando nel podere del bisnonno comincia ad interessarsi di cucina e comprende lo stretto legame con la terra. Poi esperienze lavorative importanti in Europa e negli Stati Uniti, il ritorno in Italia senza mai dimenticare le sue radici romagnole, molto ben radicate che si riflettono nel suo operato.
«Tutto si evolve e succede anche nella mia cucina. Non puoi pensare a un piatto e trovare sempre i migliori ingredienti che vorresti, per una serie di motivi, e quindi in base a quello che trovo i piatti si evolvono e trovano nuove sfumature…»
Ne emerge un menù che stupisce per accostamenti mai azzardati e sorprendenti. E c’è un fil rouge che lega i piatti proposti: la nota affumicata.
Il menu



Roberto Bandini ha un debole per l’affumicatura, anch’essa legata alla memoria e al ricordo della stufa su cui venivano cotti i cibi in campagna.
Così i passatelli, tradizionalmente in brodo, vengo presentati tostati con verza e cremoso di castagne mentre l’anguilla laccata è ripassata sulla brace, con cremoso di cavolfiore e melassa di cipolla, acquisendo un tocco speciale.
Tre i percorsi degustazione tra cui scegliere: Suggestione, Liberamente e D’istinto, rispettivamente da 4, 6 e 8 portate. Nell’Icone d’autunno, invece, si può spaziare dalla Testina di vitello con gamberi rosa e levistico al Petto d’anatra, rosolato al miele zucca e liquirizia. Non possono mancare i Cappelletti della tradizione romagnola, ma ripieni di castagne, brodo di verza e sogliola.
Se i menù in genere seguono le stagioni, al Bandini ce n’è uno pensato per il mese di Dicembre.
Il pesce compare con il Calamaro, puntarelle, pompelmo e limone nero; nel Pesce sciabola, carciofi e barbabietola e nel Baccalà vaniglia e radicchio tardivo.
Anche i panificati a tavola hanno un ruolo importante, accurati e originali, a testimonianza dei trascorsi professionali dello chef che per diverso tempo ha gestito un panificio. Tanto che un tocco c’è anche nella Bavarese allo squacquerone, radicchio tardivo caramellato con mini piadine caramellate.

Il locale rispecchia il carattere del patron, il verde accogliente delle pareti riporta alla natura, mentre gli elementi d’arredo moderni si armonizzano con qualche tocco di antico. Anche alcuni contenitori di ceramica per l’apparecchiatura come porta grissini, sono create da Roberto e pensate in armonia con il contesto.
Info utili
Ristorante Bandini
Aperto tutte le sere e a pranzo su prenotazione
Via Cavour, 37 – Castel San Pietro Terme (BO)
Tel.051 023 2700 – Cell.339 1424501
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