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In viaggio tra le Osterie d’Italia: la Guida 2022 di Slow Food

La nuova edizione della guida 2022 Osteria d’Italia sarà disponibile dal 27 ottobre in tutte le librerie e sul sito di Slow Food Editore. Vi sveliamo i Premi speciali.

Se l’amore per le Osterie era già in fase crescente, possiamo dire che, dopo la pandemia, l’interesse è cresciuto in modo esponenziale. Come insegna la psicologia, dopo le difficoltà, andiamo alla ricerca di verità, semplicità e valori che possano arricchire non solo il palato, ma anche la mente. E’ tornata, ancor di più, la voglia di mangiare cibo sano e genuino, goloso e tradizionale, in un luogo che ci faccia sentire a nostro agio. Ecco perché. la Guida 2022 alle Osterie d’Italia, edita da Slow Food, è stata salutata quest’anno con un forte entusiasmo, sia dal pubblico che dai professionisti del settore.

La guida, presentata in anteprima al Piccolo Teatro Strehler di Milano e poi sul Palco di Eataly Milano Smeraldo, sarà disponibile da domani in tutte le librerie e sul sito di Slow Food Editore

Sono 1713 i locali recensiti con ben 120 novità. Non solo ristoranti e osterie, ma anche pizzerie in Campania, fornelli in Puglia e piadinerie in Emilia Romagna, oltre ai forni e gli indirizzi dove acquistare le focacce di Genova e di Recco.

Le regioni che contano più osterie rappresentate sono la Campania (177), la Toscana (145) e il Piemonte (136), seguite da Emilia Romagna (124) e Puglia (111)

La copertina della Guida Osterie d’Italia

La Chiocciola

Torna anche il massimo riconoscimento, la Chiocciola, che premia i locali che più piacciono e convincono per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza. La regione che si aggiudica il maggior numero di Chiocciole è ancora una volta la Campania (23), seguita da Toscana Piemonte (22) e Puglia ed Emilia Romagna (19) nel totale di 246 Chiocciole in tutta Italia.

Un modello ristorativo vincente

«La maggior parte delle Osterie hanno retto bene il colpo della pandemia. – commenta uno dei due curatori della Guida, Eugenio Signoroni – Perché sono gestite a livello familiare o amicale, il che ha permesso una flessibilità e un adattamento notevole. Il successo delle osterie dipende anche dal fatto che sono riconosciute dal pubblico come luoghi più accessibili. Nel prezzo come nel servizio, nel modo di porsi, nella cucina. Siamo convinti che quello dell’osteria sarà il modello ristorativo che meglio reggerà».

«Il 2022 sarà l’anno della riscossa e la pandemia lo ha già dimostrato. La prova di resilienza che le trattorie e osterie italiane hanno dato dimostra quanto queste siano la vera spina dorsale della ristorazione italiana. Forse alcune di loro non sono ancora protagoniste sui media, ma anche questo sta velocemente cambiando. Perché le nostre osterie stanno cambiando, e in fretta. D’altro canto, già da un po’ i cuochi stellati in cerca di una tavola si fanno consigliare dagli amici una valida trattoria. Vorrà pur dire qualcosa» commenta Marco Bolasco, curatore della Guida con Eugenio Signoroni.

Presente all’incontro milanese anche Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. Proprio lei ha rimarcato ulteriormente il privilegio di poter attingere dalla grande biodiversità culturale della rete associativa di Slow Food: «Osterie d’Italia è una tappa fondante della nostra associazione. E’ uno strumento iconografico che per tanti anni è riuscito a esprimere una visione culturale originale e ampia del mondo del cibo in Italia. È il frutto del lavoro di tante anime che stanno dentro la nostra associazione. Nel 2021, in un’epoca di grandi sfide, la voce di Slow Food è più necessaria che mai. Le ostesse e gli osti hanno la grande opportunità di leggere i cambiamenti cui andiamo incontro grazie alle relazioni con i loro clienti nel momento del convivio. Per rigenerarci abbiamo bisogno della forza, della passione e del contributo di tutti».

Saluto finale di Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food, con un messaggio alle ostesse e gli osti: «Il più importante auspicio che vi faccio per questa ripartenza è di cogliere l’opportunità di educare i vostri clienti a rispettare i tempi del lavoro e i ruoli all’interno del vostro locale. In questi giorni si dice che non si trovano camerieri, ma alla base ci deve essere dignità del lavoro, riconosciuta a tutti i ruoli e non solo ai cuochi blasonati. Affinché il vostro lavoro sia sostenibile dovete fare in modo che duri nel tempo ciò che avete costruito, a partire da una vita gratificante, dalla possibilità di conoscere il territorio e di creare legami forti con i produttori della vostra zona». 

La presentazione a Milano della Guida Osterie d’Italia 2022

I Premi speciali

Alla presentazione di Osterie d’Italia 2022 sono stati inoltre annunciati i sei premi speciali, per la prima volta attributi anche a locali che non hanno ottenuto la Chiocciola. Questo, per evidenziare come le Chiocciole non siano semplicemente locali risultanti da una somma di caratteristiche positive, e come altrettante osterie possano fare da modello per certi particolari elementi della loro offerta.

Il Premio al Miglior Oste è stato consegnato da Bertani a:

Il Grillo è Buoncantore – Chiusi (SI) – TOSCANA
 
Tiziana Tacchi è probabilmente una delle cuoche che meglio incarna l’idea dell’oste-attivista. Innamorata di Slow Food, grande promotrice del suo territorio, ostessa gioiosa, dinamica, capace. 
 
Il Premio Vittorio Fusari Franciacorta al Miglior Giovane è stato consegnato dal Consorzio Franciacorta a:

Epiro Roma – Roma – LAZIO
 
Un’osteria giovane e dinamica, imperniata sulla ricerca della convivialità, le migliori materie prime e un approccio attuale alla tradizione. Un luogo dove stare bene.
 
Il Premio per la Miglior Carta dei Vini è stato consegnato da San Bernardo a:

Consorzio – Torino – PIEMONTE 
 
Se oggi il vino naturale è così diffuso in molte osterie contemporanee tanta parte del merito è anche di Pietro Vegano e Andrea Gherra che, oltre dieci anni fa, hanno scommesso su una carta dei vini per nulla banale, naturale e con una straordinaria selezione anche al bicchiere. Non è però un premio alla storia, perché la carta continua a innovarsi.
 
Pentole Agnelli ha assegnato il Premio alla Miglior Interpretazione della Cucina Regionale a:

Lerchner’s in Runggen – San Lorenzo di Sebato (BZ) – ALTO ADIGE
 
Johannes Lerchner ha messo la sua professionalità di cuoco al servizio della cucina di tradizione che interpreta non solo con uno stile elegante e attento anche ai dettagli, ma soprattutto con originalità: i suoi piatti non si accontentano mai di interpretazioni note e banali, ma vanno alla ricerca delle fonti autentiche e filologicamente rispettose dei canoni storici.

Il Premio alla Miglior Dispensa è stato consegnato da Parmigiano Reggiano a:

Arrogant Pub – Reggio Emilia – EMILIA ROMAGNA
 
Un pub, ma che pub! Alessandro Belli ed Elisa Migliari hanno una delle migliori selezioni di prodotti eccellenti per profondità, attenzione al territorio, identità. Inoltre, durante il lungo lockdown, per garantire ai propri fornitori un minino di introito l’Arrogant ha organizzato la vendita di pacchi con i loro prodotti senza ricaricare i costi.
 
Il Premio alla Miglior Novità è stato consegnato da Reale Mutua a:

Columbus Capri – Anacapri (NA) – CAMPANIA
 
Riuscire nel circuito turistico dell’isola di Capri a proporre una ristorazione che sia in linea con il “Buono Pulito e Giusto” ma soprattutto che riesca a offrire un menù dai prezzi contenuti, pienamente corrispondente al target di Osterie è un’impresa davvero degna di nota. Columbus è il luogo ideale per gustare la cucina isolana con tante materie prime che provengono dai campi di proprietà presenti sull’isola: legumi, tra cui l’eccellente cicerchia di Capri, e olio evo “Oro di Capri” sono i punti di forza di Vincenzo Torelli.

La presentazione di Osterie d’Italia 2022 è sostenuta da Reale Mutua, Bertani, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Acqua S. Bernardo, Pentole Agnelli, Consorzio Franciacorta.

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