Valorizzare e celebrare la viticoltura d’Abruzzo. Questo l’obbiettivo della prima edizione di Italia Wine Experience.
Lo scorso mese di giugno è andata in scena la Prima Edizione dell’Italia Wine Experience Abruzzo Edition, una celebrazione che vuole rendere consapevolezza e qualità della produzione di questa regione e vuole valorizzare soprattutto la viticoltura e l’enogastronomia made in Abruzzo.
L’evento ha il avuto il patrocinio del Consorzio della Tutela dei Vini d’Abruzzo ed è stato svolto in collaborazione con la FISAR e le delegazioni in particolare di Teramo, L’Aquila e Pescara. Negli spazi dell’azienda agricola Santa Lucia si è svolta la kermesse che ha dato la possibilità di vivere, nelle sue bellissime campagne, un’esperienza unica che ha attirato i visitatori dalle grandi città.
È stata, inoltre, un’occasione per capire a fondo il momento che stanno vivendo le imprese nel settore Vitivinicolo. Al riguardo, la cena di presentazione dell’evento ha favorito l’incontro tra i produttori presenti in un clima conviviale e rilassato. Questa tipologia di manifestazione, infatti, ha lo scopo di uscire un po’ dal concetto di sagra o fiera di paese per andare in una direzione più culturale, informativa e didattica.



Con l’occasione, poi, c’è stata la possibilità di assaggiare i vini del territorio grazie alla presenza della Fisar delle Province di Teramo, L’Aquila e Chieti, ben coordinata con gli organizzatori dell’evento e la location che si trova presso il Relais la Corte Dei Tini di Vomano in provincia di Teramo. Il programma ha previsto, nel podere di Santa Lucia, vari assaggi di vino suddivisi nelle quattro sotto zone principali del territorio ovvero Colline Teramane, Colline Pescaresi, Terre di Chieti e Terre dell’Aquila. La Masterclass di DOCG Colline Teramane con il grande Abruzzo nel Calice è stata proposta per l’occasione con varie tipologie di Montepulciano d’Abruzzo, a cominciare dai vini di più recente annata fino alle riserve.
È evidente che da questa considerazione finale, dopo aver fatto un giro tra i vari banchi d’assaggio ed aver notato varie tipologie di aziende agricole anche biologiche e di vini naturali, la parte del Leone l’hanno fatta le tipologie di vini che sono proprio tipiche del territorio ovvero il Cerasuolo d’Abruzzo, il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano d’Abruzzo e il Pecorino.



Buoni sono stati i riscontri per quanto riguarda i Rossi perché si è notato una certa eleganza e anche dei vini agili di una beva diversa rispetto al solito e che sono risultati per nulla pesanti.
Alla cena di presentazione dopo un antipasto ricco e gradevole di prodotti tipici locali con una bollicina di Trabocco Doc Villa Roscia dell’Azienda Vigna Madre, un Pecorino spumante Abruzzo Doc è stato presentato con tutti i vari produttori, ma anche con chi ha contribuito alla realizzazione di questa manifestazione. Durante la cena come primo piatto la proposta è stata il tortello verde su fonduta di formaggi e scaglie di mandorle tostate. A seguire chitarrina alla teramana ed una guanciola di vitello cotta a bassa temperatura sul letto di rucola con cipolla in agrodolce abbinato ad un Cerasuolo d’Abruzzo Malandrino di Cataldi Madonna.


Nella giornata successiva che si è svolta al Podere Santa Lucia, c’erano almeno 150 etichette solo della regione abruzzese. Sono state addirittura tre le masterclass, abbinamento Cibo-Vino a Km Zero, i Grandi Bianchi d’Abruzzo e le Docg Colline Teramane con il grande Abruzzo in calice. Mi soffermerei su quest’ultima, che riguarda più della metà della produzione vinicola regionale. La degustazione è iniziata con un Yang Montepulciano d’Abruzzo 2022 F.lli Barba, Collesale Montepulciano d’Abruzzo 2020 Tenute Barone di Monforte , Montepulciano Colline Teramane Docg 2020 formato Magnum Vini Bossanova, Oinos 2019 Vini San Lorenzo, Castellum Vetus Montepulciano d’Abruzzo 2018 Centorame, Torre Migliori Riserva Montepulciano d’Abruzzo 2017 Cerulli Spinozzi, Riserva Neromoro Fattoria Nicodemi Montepulciano d’Abruzzo 2017, Riserva Mastrobono Montepulciano d’Abruzzo 2014 Vini La Quercia .
Durante la manifestazione sono stati proposti anche prodotti tipici locali, derivati dalla tradizione gastronomica del luogo, ovviamente soprattutto la carne ed i salumi sono una forte attrazione del luogo, ma anche i timballi e le paste con i legumi, pur non adatte alla stagione estiva, ma che assaggiate tiepide, risultano sempre piacevoli al palato e restano comunque di discreto valore. Durante la giornata sono stati accolti anche tanti visitatori che con curiosità hanno aderito e partecipato.
L’auspicio è che ce ne siano altre di manifestazioni, degne del territorio, ma anche dalla particolare eleganza che ha distinto la location dove si sono svolte sia la presentazione che la degustazione; sotto la saggia ed eccellente regia di Veronica Laurenza e Saula Giusto, che con la loro organizzazione e comunicazione danno un forte contributo all’emersione a livello nazionale di un territorio ricco di storia e tradizione, che da oltre vent’anni ha trovato una collocazione stabile locale, ma che vuole imporsi anche a livello nazionale, speriamo che l’impresa riesca, anche perché i presupposti per una seconda edizione ci sono tutti.


