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Italian Fashion Cookbook: moda e alta cucina in 70 ricette

Moda e buon cibo sono due tra le eccellenze italiane più apprezzate al mondo. Maria Vittoria Melchioni le ha riunite nel suo nuovo libro, Italian Fashion Cookbook, che racchiude ben 70 ricette del cuore di altrettanti stilisti e modelle di fama internazionale.

Può un libro di ricette esser stato ispirato dal mondo della moda, delle sfilate e dei vestiti scintillanti? Sì. Lo sa bene Maria Vittoria Melchioni, autrice di Italian Fashion Cookbook, a marchio Luxury Books, edito da Guido Tommasi. 288 pagine ricolme di ricette del cuore di ben 70 tra stilisti, modelle e imprenditori del mondo della moda di fama internazionale.

Ricette di famiglia, sapori d’infanzia, raccontate con dovizia di particolari, aneddoti commoventi e segreti per rifarle a casa che includono ingredienti particolari e metodi di cottura alternativi.

Qual era, dunque, il piatto preferito da Valentino? E il dolce che faceva impazzire Versace? O la torta più apprezzata dalla super modella Bianca Balti o Monica Bellucci? L’autrice del libro li passa in rassegna tutti facendo un excursus tra i volti noti delle passerelle mondiali ma anche tra le cucine regionali della nostra Penisola.

Pagina dopo pagina si passa così dai canederli altoatesini alle molteplici forme di pasta ripiena della pianura padana, dalla milanesissima cotoletta, agli antichi dolci sardi, dai ragù delle domeniche napoletane alle friselle pugliesi e finendo con l’eco arabeggiante della cucina siciliana.

D’altra parte, alta moda e fine dining non sono mondi così lontani e i grandi chef come Massimo Bottura, che ha curato la prefazione del libro, ne sono la dimostrazione. Realizzare un piatto di qualità è un lavoro meticoloso che richiede passione, tempo e dedizione ma anche molte prove. Un lavoro sartoriale, dunque, esattamente come lo è realizzare un abito o un capospalla. L’aspetto estetico, poi, non è trascurabile in nessuno dei due casi.

Stilisti e chef sono menti creative. Sono artisti veri e propri, ognuno con la propria tavolozza da modellare: il corpo di una modella per i primi, un piatto di porcellana per gli altri.

“Trame di tessuti e abbinameti di ingredienti sono molto più affini di quanto si possa pensare. Parteno dal fatto che moda e cibo hanno un comune denominatore: il corpo. E se il cibo lo “costruisce” letteralmente ogni giorno, la moda lo evidenzia, lo celebra” si legge nell’introduzione al libro dell’autrice.

“Durante i primi anni da giovane chef autodiatta, mentre la mia cucina cercava la sua identità, mi esprimevo attraverso i vestiti. – scrive Bottura nella prefazione – Gli abiti di Jean Paul Gaultier e Romeo Gigli erano una dichiarazione d’indipendenza dalle rigide giacche bianche, dai pantaloni con l’elastico in vita e dagli zoccoli che la maggior parte dei cuochi indossava a quei tempi”.

Poi la vita a New York, l’incontro con la moglie e il ritorno all’identità italiana e, si continua a leggere nella prefazione, l’incontro con Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci: “All’improvviso, il fascino degli anni di Gaultier, il romanticismo di Gigli, il grunge newyorkese e la sartoria concettuale correvano di nuovo verso di me”. E ancora “L’inaspettato e il capovolgimento che sono diventati il mio modo di vedere il mondo ritrovvano una corrispondenza nella moda. Sì, cibo e moda rafforzano la mia identità italiana”.

Un ricettario, dunque, ma non solo. Italian Fashion Cookbook è un libro che racchiude uno spaccato della società italiana degli ultimi anni ma è anche una raccolta di memorie e di tradizioni familiari e regionali. Un’enciclopedia delle eccellenze italiane, dalla cucina mediterranea all’arte e alla bellezza.

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