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L’Oste ai Banchi: accoglienza, cultura poliedrica e buona tavola a Roma

l'oste ai banchi

Cucina romana, gustosa ma leggera, accoglienza calorosa e familiare e ottimi vini laziali. Ma anche storie di vita, racconti di incontri rocamboleschi e intrattenimento verace da tipica osteria capitolina. Tutto questo ha un nome: L’Oste ai Banchi.

Parlare di buona cucina quando si ha a che fare con Massimo Pulicati e Maria Luisa Zaia risulta essere quasi superfluo soprattutto se tra gli interlocutori c’è chi li ha conosciuti a Grottaferrata dove, dal 2004, gestiscono L’Oste della Bon’ora. Oggi, che a dirigere la cucina del ristorante a sud est di Roma ci sono i due figli Marco e Flavio, Massimo e Maria Luisa, compagni nel lavoro e anche nella vita, sono tornati in città (dove da ragazzi hanno lavorato come guardie carcerarie a Rebibbia) per un nuovo e stimolante progetto gastronomico. Si chiama L’Oste ai Banchi e ha aperto le sue porte nel 2019, proprio prima dello scoppio della pandemia.

Il locale

Oggi, il locale in via dei Banchi Vecchi 140, dopo un restyling, si presenta fresco e vivace. Un grande bancone bar accoglie all’ingresso con la sua rigogliosa parete di foglie su cui campeggia il logo con pay off “Banco, Cucina e Cantina”. Qui è possibile fermarsi per un calice di vino veloce, un drink in compagnia o un aperitivo sfizioso da gustare ammirando (e sorseggiando) l’acqua sgorgare dalla fontana di Acqua Vergine, collegata direttamente all’acquedotto di origine romana. Tutto intorno, quadri di giovani artisti romani, opere d’arte e libri di ogni tipo che accompagnano l’ospite attraverso il corridoio fino ad arrivare a una piccola sala, ricavata nell’antico chiostro di un monastero, impreziosita da un giardino a vista.

All’interno de L’Oste ai Banchi, ogni cosa ha una storia perché Massimo e Maria Luisa, insieme al loro socio Marco Scarafoni, esperto sommelier, di storie ne hanno da raccontare tante. Appassionati di yoga, esoterismo, arte, viaggi, sono sempre pronti a raccontare episodi e aneddoti a chiunque sia pronto ad ascoltarli. Da vero Oste, infatti, Massimo guida con il sorriso il cliente attraverso la sua filosofia di cucina e, spesso, tra una battuta e l’altra, la sua vita e i suoi incontri.

La cucina

Parliamo di cucina, dunque. Perché qui c’è una piccola ma sostanziale rivoluzione. Seppur sempre nel solco della tradizione più autentica e verace, i piatti realizzati da Maria Luisa sono leggeri, gustosi ma mai invadenti. Saziano e gratificano il palato senza mai appesantirlo con inutili grassezze ridondanti. Ne è un esempio il Carcotto, un’innovativa rivisitazione della porchetta preparata con la punta di petto di vitella e servita, sottile come un carpaccio, con riduzione di Cesanese.

Anche i primi piatti della tradizione, come la Carbonara e l’Amatriciana, rispecchiano a pieno la filosofia dell’Oste. Succulente ma leggere, le due paste non lasciano scampo. La scarpetta è d’obbligo (anche perché il pane è di grande qualità).

La Trippa poi, con la sua bella spolverata di pecorino romano DOL stagionato 8 mesi, conquista il cuore degli amanti delle frattaglie.

In menu però si possono trovare anche i Saltimbocca dell’Oste, l’Abbacchio alla cacciatora e il Baccalà alla trasteverina, tutti da accompagnare alle verdure di stagione come la cicoria ripassata e le puntarelle condite con olio e alici. E per dessert? Imperdibile la Crema Luisa. Provare per credere.

Capitolo a parte meritano i vini, magistralmente raccontati da Marco, attentamente selezionati tra le produzioni più eccellenti del territorio laziale con particolare attenzione per le piccole cantine senza tralasciare le grandi referenze. Novità della stagione, i drink che possono essere abbinati ai piatti dell’oste.

Info utili

L’Oste ai Banchi

Via dei Banchi Vecchi 140, Roma

Tel: 06 87 65 6724 – 333.3900984

Aperto dal martedì al venerdì dalle 19.00 alle 23.00.
Sabato aperto a pranzo e a cena dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 19.00 alle 23.00
Domenica aperto solo a pranzo dalle 12.00 alle 15.00
Lunedì chiuso

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