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Masottina, il Valore del Tempo e la Sfida del Prosecco Superiore di Conegliano

Il Valore del Tempo è il nome del tour di cene promosso da Gambero Rosso e Masottina, prestigiosa cantina delle colline venete. Una rosa di eventi in 5 tappe che si sono inserite in un più ampio progetto nato dalla volontà della Famiglia Dal Bianco, proprietaria dell’azienda, di fare cultura sul valore del tempo nel vino Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene.

Dopo Verona, Napoli, Milano e Torino, è giunto anche a Roma il tour “Il Valore del Tempo” organizzato dal Gambero Rosso e dedicato alla storica cantina veneta Masottina, di proprietà della famiglia Dal Bianco, che da 75 anni produce una collezione di Prosecco varia e assolutamente di pregio, con prodotti unici nel loro genere, come il loro R.D.O., assoluto protagonista delle cinque tappe realizzate in questi mesi.

 La genesi, del progetto di valorizzazione delle vecchie annate – ha raccontato Federico Dal Bianco – inizia con l’intuizione di custodire le vecchie annate del nostro R.D.O. Così facendo dal 2009, primo anno in cui veniva introdotta la possibilità di vinificare le Rive, abbiamo iniziato a costruire una biblioteca di R.D.O.

Un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Ogliano degustato in vecchie annate, a dimostrazione che per quanto se ne dica, il prosecco ha un potenziale di invecchiamento incredibile.

Giunti alla terza generazione, la famiglia Dal Bianco ha saputo valorizzare la tradizionale produzione di prosecco con spirito innovativo, creando vini dallo stile inconfondibile, che sfida il tempo con il suo profilo gusto-olfattivo che invecchia do, diventa sempre più gastronomico e interessante in abbinamento al cibo.

E così abbiamo individuato il primo ambasciatore di R.D.O., l’Alchimia di Milano – prosegue Dal Bianco – che ha creduto nei nostri vini e nelle vecchie annate, tanto da metterle in carta e proporle in abbinamento ai suoi piatti. A Vinitaly abbiamo aggiunto un altro pezzo di questo percorso con The Yard (a Verona), anch’esso divenuto ambasciatore R.D.O.; abbiamo intenzione di trovare una decina di ristoranti in tutta Italia che ci aiuti a vincere questa sfida nella quale crediamo ciecamente.

280 ettari di vigneti che si sviluppano tra le Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, un’area collinare che racchiude 15 comuni e parte a Nord Ovest con Valdobbiadene e si chiude a Sud Est con Conegliano.

Un territorio dall’innata vocazione vitivinicola grazie a un microclima unico, determinato dalla posizione tra il mare e le Prealpi che assicurano un clima temperato e una costante ventilazione indispensabile per la salubrità delle uve.

Un paesaggio dove coesistono molti tipi di terreni diversi ma anche una diversa conformazione delle colline, ora più dolci, nell’area di Conegliano, ora più ripide e completamente esposte a sud in quella di Valdobbiadene.

Nel 2009, con l’elevazione a DOCG del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, viene introdotta una nuova menzione, le “Rive”, che evidenzia in etichetta il nome del comune o della frazione di origine delle uve, creando così una menzione che identifica il valore dell’origine del vino. I vini “Rive” rappresentano l’essenza del territorio, sono prodotti da uve che provengono esclusivamente da una singola località, vendemmiate a mano e con una resa per ettaro inferiore. Ogliano è una delle 43 Rive dove i fratelli Dal Bianco coltivano quasi il 20% dell’intera superficie vitata.

La serata romana ha visto altri protagonisti, oltre Masottina: il ristorante L’Oste a Banchi Vecchi, avamposto della cucina di sostanza, come garantisce l’insegna (lo stesso Oste, bravo e rodatissimo, che si firma “della Bon’Ora” a Grottaferrata, e che ha licenza artistica per inventare e proporre deviazioni sul cammino culinario capitolino) e Marco Sabellico del Gambero Rosso, che ha guidato le degustazioni in modo puntuale e discreto.

Ad aprire le danze della serata è stato il Prosecco Superiore ContradaGranda, nome che richiama il centro storico di Conegliano, nella versione brut, che ha accompagnato il Carcotto di Vitella Porchettata, un carpaccio di punta di petto di notevole fattura.

A seguire, le classiche fettuccine all’Amatriciana ma servita in Conrnucopia di pecorino e accompagnate dal Prosecco Superiore R.D.O. 2021 Extra Dry Riviera di Levante, capace di smussare la sapidità del piatto, esaltandone il gusto.

Infine, il Bollito alla Picchiapò con l’annata 2014 delle Rive di Ogliano Extra Dry, uno charmat lungo per un vino di 8 anni che mostra struttura e personalità, con note di frutta matura e mentolate. Un vino curioso, fuori dagli schemi e certamente interessate e piacevole, come tutta la serata.

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