È stata inaugurata in questi giorni in Val Pusteria la Timeless Sky Spa dell’hotel Quelle Nature del Gruppo Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol. Una delle aree che la compongono è il Kids Club dove c’è la discoteca e il mocktail bar. In questo bar i cocktail sono rigorosamente no alcol e seguono una tendenza importante anche nella mixology per adulti.
La prima apparizione dei cocktail senza alcol risale al 1862. Li menziona, per la prima volta, la Jerry Thomas’ Bar-Tender’s Guide ma è solo nel 1916 che il dizionario americano Merriam-Webster riporta la parola “mocktail”.
Unione delle parole “mock” e “cocktail”, “finti cocktail”, i mocktail sono miscelati analcolici che negli ultimi anni stanno riscuotendo un successo imprevisto.
Risposta al salutismo imperante, i mocktail aprono all’inclusività verso chi non può, o non vuole, bere alcolici. Dai dati elaborati dall’istituto di ricerca Mintel la presenza di mocktail nei menu di ristoranti e bar americani, nel triennio 2016-2019, è cresciuta del 35%. Sempre nel 2019, il The Providence Journal ha contato, solo a New York, quattro mocktail bar.
Con i cocktail nascono gli spirits no-alcol
Il fenomeno mocktail ha dato vita a un altro movimento importante: la creazione di imitazioni alcol free degli spirits. Nasce così il gin ma anche whisky, vermouth, grappa e “vino” frizzante che hanno tutti i sapori dei loro antesignani ma senza alcol.
Un esempio è il Gin Tonic analcolico del W Villadorata Country Restaurant di Noto (Siracusa). La bartender Valentina Rizzi, usa un gin senza alcol a base di erbe aromatiche e acqua tonica siciliana. “Mi piace abbinare questo Gin Tonic no alcol – spiega la sommelier – con le portate di crudo di pesce o con il pompelmo di Villadorata alla brace”.
Un altro piatto classico della squadra di Viviana Varese a Noto è Il Tagliolino, una pasta fresca di grano timilia con pesto di pistacchio siciliano, bottarga di tonno e profumo di arancia di Villadorata a cui Valentina sposa un cordiale di mela condito con una punta di lime e una gazzosa locale.
I mocktail in vacanza
Quando la voglia di un cocktail si incontra con il caldo dell’estate la risposta è un mocktail.
Nel centro di San Candido, il Post Hotel – Tradition & Lifestyle infatti ha elaborato il pacchetto personalizzato “Babymoon” per le coppie in dolce attesa. Per godersi le ultime serate in coppia, c’è un romantico aperitivo con mocktail esclusivi. Fra i signature del barman Gabriel il “Summer Sunset” con spremuta d’arancia, frullato di fragole fresche e sciroppo di ciliegie al maraschino.
È invece inspirato dalla sponda dell’isola della Giudecca baciata dalla luce del sole, “Sunny Side” il drink analcolico vegano e zero waste, con acqua faba e mango di Sebastiano Scarpa, barmanager dello Skyline Rooftop Bar di Hilton Molino Stucky a Venezia. Scarpa ha realizzato anche “Prodigio”, un mocktail che celebra Venezia come ponte tra l’Europa e l’Oriente con un gusto dolce e caldo, realizzato con il miele del doge, prodotto da apicoltori locali a sostegno della loro attività.
Per chi è in vacanza a Roma, invece, e vuole provare i mocktail della Capitale c’è l’aperitivo glamour del Rome Cavalieri Waldorf Astoria che propone “Melony”, a base di melone, pesca e soda.
L’Aleph Rome Hotel, poi, in linea con il tema della sostenibilità che è centrale nell’ideazione delle proposte, ha creato “Citrus” che racchiude al suo interno ingredienti per il 50% da scarti di altre preparazioni, un mocktail ben equilibrato tra acidità e dolcezza.
Sono ben tre, infine, i mocktail presenti nella drink list del Flora Roof Restaurant & Cocktail Bar, terrazza mozzafiato del Rome Marriott Grand Hotel Flora di via Veneto. C’è il twist del “Rosemary Citrus” con arancia, limone, honey water, rosmarino, soda e twist di cetriolo, il “Raspberry Passion” con ananas, lime, sciroppo di lampone e oleo saccarum (mix di oli essenziali di agrumi estratti tramite l’utilizzo dello zucchero) e l’Amaranto (ananas, lime, zucchero e bitter rosso).