Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
AppuntamentiRicette d'Autore

Natale 2020: i migliori panettoni assolutamente da provare

Si avvicina il Natale e si sente già nell’aria il profumo del più amato dolce della feste: il Panettone. Ecco alcuni consigli che vi aiuteranno a scegliere il dolce che fa per voi.

I panettoni artigianali sono una vera delizia. Sono frutto di tecnica impeccabile, tantissima ricerca, lunghe ore di lavoro da parte di grandi professionisti e Maestri del dolce.

Ecco una lista di alcuni dei migliori Panettoni d’Italia che abbiamo selezionato per voi. E attenzione, NON è una classifica e siamo pronti ad accogliere i vostri consigli! Per ora…buon assaggio, in attesa che arrivi il Natale!

Vincenzo Tiri, Tiri 1957, Acerenza (Pz)

È tra i più apprezzati Maestri Pasticceri ed esperti del lievito madre. Vincenzo Tiri, classe 1981, è nato ad Acerenza, in provincia di Potenza. Sa creare un eccellente panettone basato su tre impasti, uno in più rispetto alla ricetta tradizionale.

La novità del Natale 2020 assolutamente da assaggiare? Albicocca e Gianduia. Non lasciatevelo scappare. Tra i grandi classici di Tiri, non meno interessanti, ci sono il Panettone mele, calvados e cannella e il Panettone caffè e cioccolato bianco. Naturalmente ci sono anche il calssico, quello con le gocce di cioccolato e uno dei best seller, il Panettone al caramello salato.

Sal De Riso, Minori, Costa d’Amalfi 

Sal De Riso, Maestro Pasticciere di Minori, usa i migliori ingredienti della Costiera, i limoni in primis, per creare eccellenze di gusto che racchiudono tutto il sole della Costiera Amalfitana. Sempre creativo e originale, Sal De Riso propone una lunga serie di gusti, uno più goloso dell’altro: Limoncello, Sottobosco, Melannurca con la mela annurca campana Igp e con la Crema di Nocciole.

Il gusto del Natale 2020. è il Panettone al Caffè napoletano speziato con crema al caffè, gocce di cioccolato fondente e spezie. Tra i più golosi c’è il Panettone Anna, dedicato alla moglie, con Ricotta e pere e il Panettone Stella del Vesuvio, farcito con pezzi all’albicocche naturali canditi e glassa alle nocciole.

Pasticceria Grué, Roma

È uno dei laboratori di pasticceria più all’avanguardia d’Italia. Grué nasce dall’arte pasticcera di Marta Boccanera e Felice Venanzi, due giovani talentuosi pasticceri che, scoprendo una grande passione, hanno cambiato il loro futuro per trasformarla in una realtà di vita. Grué rappresenta un modo nuovo di fare pasticceria, benedetta dal guru internazionale Iginio Massari, che ha dato il benvenuto a Felice nell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, da lui creata per riunire l’eccellenza italiana. Il laboratorio di pasticceria che hanno voluto realizzare è una vera fucina di idee, nuovi accostamenti e tecniche per produrre i migliori dolci di tradizione e presentarne di completamente nuovi e originali.

E il Natale di Grué è all’insegna della dolcezza. Accanto ai dolci più iconici del laboratorio di pasticceria in Via Regina Margherita, che da oltre sei anni coccola i palati dei romani (e non solo), i grandi lievitati delle feste hanno iniziato a dare bella mostra di sé, diffondendo nell’aria tutto il gusto genuino delle cose fatte con amore. Dolci simbolo delle Natale sono i panettoni artigianali che qui da Grué possono esser assaporati anche durante tutto l’anno. Rigorosamente preparati con lievito madre, sono disponibili in cinque varietà differenti, anche ricoperti e decorati a mano con la pasta di zucchero: ClassicoEspresso ItalianoGianduiosoPecan, Pere e Cioccolato. A renderli speciali, morbidi, profumati e altamente digeribili, due fattori principali: la lievitazione, lenta e naturale grazie all’utilizzo del lievito madre, curato da Marta Boccanera e Felice Venanzi giorno dopo giorno, e le materie prime, tutte di grandissima qualità. Tra queste, ricordiamo le uova da allevamento a terra, i limoni biologici, i baccelli di vaniglia Bora Bora (per 5 anni medaglia d’oro come Miglior Vaniglia del Mondo), le farine, rigorosamente ottenute da grano italiano, e il burro di latteria della Normandia. Niente aromi artificiali nell’impasto, né conservanti, ma solo del buon miele di acacia a donare dolcezza. Tra i gusti di quest’anno, oltre al Classico realizzato con uva sultanina 7 corone, arancia candita sotto sciroppo, che ne conserva intatti gli oli essenziali, e la già citata vaniglia, ritroviamo il Gianduioso, uno dei lievitati più amati lo scorso Natale. Premiato come Miglior Panettone al Cioccolato d’Italia nel 2018 e a Panettone Maximo 2019, è un panettone dal gusto intenso caratterizzato da un impasto scuro con una ganache al cioccolato fondente monorigine 62%, pasta di nocciole e gocce di cioccolato al latte e fondente. Un vero peccato di gola. Il Pecan, sempre preparato con gli stessi ingredienti base degli altri, è caratterizzato dall’aggiunta del caramello mou e delle noci pecan pralinate nell’impasto. L’Espresso Italiano è invece realizzato con l’aggiunta di caffè rigorosamente di miscela arabica monorigine, profumatissimo, che ben si equilibra con le acidità del lievito dando luogo a una giusta fragranza e a un aroma avvolgente. Le gocce di cioccolato al latte (38% monorigine Tanzania), infine, lo rendono ancora più ghiotto. Ultimo, ma di certo non per bontà, il Pere e Cioccolato: un impasto classico arricchito dalla dolcezza delle pere candite e dai pezzetti di cioccolato fondente monorigine Costa d’Avorio (60%).

Gianluca Fusto, Milano

Gianluca Fusto presenta il primo Panettone Classico FUSTO Milano, nato da un’attenta selezione delle migliori materie prime per creare l’equilibrio perfetto nei contrasti: la farina Panettone di Molino Pasini, il burro della Normandia di Elle&Vire, i canditi fatti solo con agrumi siciliani e infine il connubio di tre vaniglie provenienti da Madagascar, India e Nuova Guinea. 
Per garantire il massimo della qualità, il Pastry chef ha deciso di produrre il PanettoneClassico nel suo formato migliore, quello da un chilo, in una limited edition di 200 pezzi. 


Insieme al panettone artigianale è possibile acquistare le creme per la farcitura: lo “Zabaione, come una volta” oppure la “Illegale al cioccolato”.
Le confezioni sono firmate e numerate a mano, riportano inoltre una rivisitazione della celebre frase di John Cage (“Ogni evento è unico e irripetibile”): “Ogni Panettone è unico e irripetibile”. 

Eugenio Boer, [bu:r], Milano

Lo Chef patron del ristorante [bu:r], in collaborazione con il pasticcere Jean Marc Vezzoli, parigino di nascita e brianzolo d’adozione, presenta un panettone classico rivisitato in una versione personale e legata alla sua memoria: il [bu:r]ettone.


Gli ingredienti, selezionati con attenzione, arrivano dai piccoli produttori con cui lo Chef collabora ormai da tempo.
Tra gli altri, il miele di Sulla di Ape Nera, i canditi siciliani del Maestro Corrado Assenza, le “uova di selva” della Valtellina e il burro di Malga.
Questi, uniti alla sapienza di Vezzoli, restituiscono una sinfonia di sapori, fragranza e delicatezza.

Andrea Tortora, AT Patissier

Figlio di pasticceri alla quarta generazione e con un forte curriculum internazionale alle spalle – da Parigi a Londra, da Singapore a Venezia – Andrea Tortora è stato per anni alla guida della pasticceria del ristorante St. Hubertus, conseguendo nel 2018 la terza stella Michelin come chef pasticcere.

Maestro Pasticciere AMPI, crea un panettone soffice, rigorosamente con lievito madre, dal profumo del genuino burro di latteria e l’aroma esotico della vaniglia Bourbon. Non mancano le note speziate degli agrumi del sud. La cupola è classica, dolcemente brunita e costellata di granella di zucchero e mandorle croccanti.

Iginio Massari, Pasticceria Veneto, Brescia

Non ha bisogno di presentazioni, Iginio Massari, considerato il Maestro dei Maestri, uno dei più famosi pasticcieri Italiani nel mondo. Oltre alla storica sede, la Pasticceria Veneto di Brescia, oggi Iginio ha punti vendita a Milano, Torino e Roma, e sta per aprire a Verona. Il suo panettone è buonissimo e il tradizionale va provato almeno una volta nella vita. Per i più golosi c’è il Panettone al cioccolato, risultato di una lunga lavorazione caratterizzata da una lievitazione naturale in quattro tempi e due impasti, che ne garantisce una maggiore morbidezza.

È punteggiato da morbidi canditi di arancia e arricchito da cremoso cioccolato, fondente e al latte. È ricoperto infine dalla gustosa glassa all’amaretto realizzata con mandorle e nocciole in polvere e resa ancora più golosa da un tocco di cacao, con mandorle grezze e granella di zucchero sulla superficie. Assaggiate anche il Bussolà (o Bossolà), dolce in pasta lievitata, tipico bresciano, di sofficissima pasta lievitata cava al centro, spolverizzato di zucchero a velo. 

Pepe Maestro Dolciere, Sant’Egidio del Monte Albino (SA)

Alfonso Pepe è stato un indiscusso Maestro del Lievito Madre e dei grandi lievitati. Mai dimenticato, fa vivere il suo ricordo nella bontà dei suoi dolci. Dal forno di Sant’Egidio al Monte Albino in provincia di Salerno, esce un panettone pluripremiato che racchiude in sé tutti gli insegnamenti del Maestro. Oltre al tradizionale, che è sempre un must, vi consigliamo il suo Panettone al Limoncello e il particolarissimo Panettone al pomodoro corbarino, un pomodoro tipico naturalmente dolce che viene candito e aggiunto nell’impasto al posto dei canditi classici.

Pepe, inoltre, è stato tra i primi a creare un panettone in vasocottura, che resta buono fino a 6 mesi. Non vi deluderanno certamente i gusti Zenzero e Limone, Melannurca candita, dal sapore perfettamente bilanciato tra acido e dolce, Fichi bianchi e rhum, oltre a mandarino, limoncello, albicocca e vaniglia e Stregato, bagnato con il classico Liquore Strega, a base di erbe, prodotto dal 1860 a Benevento. Novità 2020 il Panettone salato Delizia dell’orto con semi misti, perfetto anche per preparare il Panettone gastronomico.

Paolo Sacchetti, Caffè Nuovo Mondo, Prato

Una pasta è consistente e dolce, perfettamente lievitata e profumata, una glassa spessa e ricca di mandorle croccanti. Originario di Prato, è il Vice presidente dell’Associazione Maestri Pasticcieri Italiani, Paolo Sacchetti, insieme al figlio Andrea, crea uno dei panettoni più buoni d’Italia. Oltre al panettone classico, troverete la versione più con zenzero, albicocche e amarene.

Tra le specialità indiscusse di Paolo Sacchetti c’è il Giulebbe, stesso impasto del panettone, in cui i fichi secchi di Carmignano sostituiscono l’uvetta, e le noci della Val Bisenzio sostituiscono i canditi. La copertura, è con glassa ai pinoli posani per un dolce 100% del territorio. Se volete stupire i vostri ospirti, oltre al suo Panettone, ordinate le sue mitiche Pesche di Prato, dolce tradizionale composto da due semisfere di pasta brioche, farcite con crema pasticcera che lega le due metà, dal sapore accentuato di una bagna speziata all’alkermes, con sfumature di vaniglia.

Roberto Rinaldini, Rinaldini Pastry, Cerasolo di Coriano (RN)

Una lenta lievitazione naturale e il rispetto delle complesse sequenze della lavorazione tradizionale, insieme a una maniacale selezione delle materie prime più pregiate, costituiscono il segreto dei panettoni sfornati, freschissimi, dal laboratorio Rinaldini. Il Panettone del Natale 2020 che si chiama Idyllium. “Il nome vuol dire armonia e serenità. Ne abbiamo tanto bisogno in questo periodo.È composto da una farina di grani antichi, perle di albicocca, noci pecan e un cioccolato al caramello leggermente salato come copertura e glassa.Ovviamente a lievitazione naturale, una lunga lievitazione di più di 72 ore che fa sì che questo Panettone sia estremamente leggero e molto soffice” spiega il Maestro Rinaldini.

Tra le creazioni del Maestro Rinaldini c’è anche Du Marrons, con marroni canditi del Piemonte avvolti da una pasta soffice a lievitazione naturale al profumo di vaniglia e arancia. E per donare ancor più equilibrio di sapori, piccole perle di albicocche italiane semi candite. Golosissimo anche il Panettone Aperò, un tripudio di frutta con albicocche semi candite e pere candite ricoperto con cioccolato bianco, perle di cereali croccanti e mandorle pralinate.

Ernst Knam, Knam, Milano

Il Natale è sinonimo di amore, magia e…cioccolato! Per la proposta natalizia 2020 lo Chef e Maître Chocolatier Ernst Knam dà il benvenuto nella sua grande famiglia a tanti nuovi soggetti in cioccolato che conquisteranno il palato di grandi e piccini. Tra le varie proposte della Pasticceria Ernst Knam ecco alcuni dei soggetti di punta di questo Natale: il magico Chocolate Express, il paffutello Bubble Babbo, la dolce Renna Wilhelmina e il tenero Willy Orso Polare; fantastiche ed uniche creazioni che tra diversi colori, forme e fantasie renderanno il Natale degli amanti del cioccolato più gioioso.

E, naturalmente, non può mancare il panettone…ma alla maniera di Knam! Quest’anno la proposta è il Knamettone in versione Special Edition 2020: cioccolato fondente, albicocca semicandita e caramello salato.

Il Panettone solidale di Matteo Cunsolo

Un gesto dolce per portare a tavola la solidarietà. Matteo Cunsolo, panificatore de La Panetteria di Parabiago (Milano), presidente dell’Associazione Panificatori Confcommercio di Milano e
Province e segretario Richemont Club Italia, per il terzo anno consecutivo prepara il panettone ai 4 cioccolati, metà del ricavato delle vendite andrà alla cooperativa La Ruota di Parabiago, impegnata nell’assistenza delle persone più deboli, come minori in difficoltà, disabili, prima infanzia.
«Ho pensato di contribuire a dare una mano a questa realtà del mio territorio nel modo più costruttivo: preparando un panettone dedicato appositamente alla cooperativa “La Ruota di Parabiago” per
celebrare l’attività dei volontari e sensibilizzare il pubblico riguardo a questa realtà bisognosa di sostegno. Un dolce che sostiene il territorio in cui vivo e lavoro, espressione di bisogni, di ricerca di aiuto e
di offerta di sostegno. Perché, secondo me, a volte non serve andare lontano per fare del bene al prossimo». La novità di quest’anno è che ogni panettone sarà accompagnato da una speciale card disegnata dai ragazzi dell’Associazione “La Ruota” ispirata al Natale e all’arte.
Il panettone ai 4 cioccolati è fondente, bianco, al latte e ruby, dai sentori fruttati. Ogni tipologia di cioccolato corrisponde ad una caratteristica specifica e particolare delle persone che prestano servizio e usufruiscono delle attività della cooperativa.

Cioccolato al latte come l’infanzia che ciascuno di noi porta nel cuore e di cui non dobbiamo mai perdere la memoria; cioccolato rosa come la dolcezza degli organizzatori; cioccolato fondente come la determinazione dei volontari; cioccolato bianco come la purezza delle persone con fragilità. La produzione dello scorso anno doveva essere unica e non ripetibile, invece il successo dell’iniziativa e l’apprezzamento da parte del pubblico, hanno convinto Cunsolo a ripetere l’iniziativa per il secondo anno consecutivo. Metà del ricavato di ciascun panettone (30,00 € al chilo) sarà destinato alla Onlus di Parabiago.
«Oltre al “Panettone solidale ai 4 cioccolati” produciamo pandoro e panettone. Quest’anno ho lanciato differenti linee di produzione. Saranno disponibili anche i panettoni da 750 grammi con materia prima
differente: al pistacchio e cioccolato bianco, al cioccolato, al mandorlato, al marron glacé, all’amaretto, ai fichi del cilento e noci, al marzapane e arancio».

Giovanni Cavalleri, Pasticceria Da Roberto, Erbusco (Bs)

Bresciano di origini, Giovanni Cavalleri è un Maestro Ampi con sede operativa a Erbusco. Allievo di Iginio Massari, oggi porta avanti la tradizione di famiglia nella sua Pasticceria Da Roberto, che è diventato uno dei luoghi più golosi della Franciacorta.

Giovanni Cavalleri, oltre alla crema pasticciera da urlo, con cui farcisce dei cannoncini di sfoglia che non si fanno dimenticare, da anni studia la formula perfetta del panettone tradizionale. Il risultato è un panettone soffice e dalla pasta dal bel colore giallo intenso dato dalle uova freschissime e caratterizzato dal profumo inteso della vaniglia in bacca.

Biasetto, Pasticceria Biasetto, Padova

Campione del Mondo di Pasticceria, Luigi Biasetto è un altro grande della nostra arte pasticcera. Il panettone di Luigi Biasetto è arricchito da scorzette di arancia di Calabria candita a bassa temperatura, per evitare la perdita di olii essenziali preziosi e mantenere la morbidezza della polpa dell’arancia, uva sultanina, miele d’acacia di Toscana.

Il panettone viene poi glassato con un amaretto dolce alle mandorle e ricoperto con mandorle di Puglia. Da provare, anche l’Orientale, Panettone artigianale al Tè arricchito con 7 tipi di frutta secca e candita, e sette spezie orientali, il Panettone al pistacchio verde di Bronte DOP, con sale di Maldon e succose amarene candite. Dedicato all’autunno il Panettone Castagne e Vaniglia, che unisce il gusto caratteristico della castagna arrostita, alla morbidezza della vaniglia.

Carmen Vecchione, Dolciarte, Avellino

Carmen Vecchione è una donna di talento che si è votata da molti anni all’arte dei lievitati. Ha investito anni di studio e passione nella sua pasticceria con laboratorio di Avellino, Dolciarte, dove crea dolci e specialità che l’hanno resa una delle irpine più famose d’Italia.

Tra i suoi panettoni più creativi c’è il Pan Ramata, con cipolla ramata di Montoro. Buonissimi anche il Panettone con albicocche e zenzero e quello con arancia, cioccolato e cannella. La linea creativa si completa con il Panettone caffè e latte, il panettone castagne e cioccolato, il panettone mandarino e zucchero moscovado.

Pasticceria Andreoletti, Brescia

Classe 1987 Bruno Andreoletti ha iniziato ad appasionarsi la mondo della pasticceria fin da piccolo. Nel 2016 ha fatto notizia grazie alla guida “Pasticcerie d’Italia 2017 del Gambero Rosso” , imponendosi al vertice della classifica provinciale. Andreoletti studia da anni l’arte del panettone per ottenere un impasto dal buon profumo di vaniglia e agrumi.

Da provare il panettone al cioccolato, con gocce piccole che si mescolano perfettamente al lievitato. Amante delle tradizioni, ha creato il Dolce di San Faustino, patrono della sua città, molto soffice, che valorizza l’impasto del panettone in purezza, senza aggiunte.

Pasquale Marigliano, Nola (Na)

Ha scoperto la sua vocazione per la Pâtisserie da piccolissimo, Pasquale Marigliano e non ha più smesso di inseguire il suo sogno. La sua formazione è avvenuta a Parigi, Mecca del gusto per chiunque decida di intraprendere quest’arte, per poi tornare in Italia, a San Gennarello di Ottaviano. Tra suoi prodotti più amati c’è proprio il panettone, lievito madre e 36 ore di lievitazione per una morbidezza unica.

Oltre all’ottimo tradizionale, con uvetta sultanina 5 Corone e scorzetta d’arancia al naturale, questo Natale potrete gustare anche il suo Panettone con crema di arancia e cioccolato, al limoncello, al pistacchio e il Panettone impreziosito con le dolcissime Pellecchielle del Vesuvio, albicocche dalla polpa gialla e carnosa.  

Pasticceria De Vivo, Pompei

Una storia lunga più di 60 anni, che ha origine prima della Seconda Guerra Mondiale. La pasticceria De Vivo nasce a Pompei negli anni ’30. I nonni De Vivo avevano un importante e rinomato panificio in cui vigeva una regola fondamentale: l’utilizzo del lievito madre. Due generazioni dopo, la stessa regola vive ancora nei lievitati, panettone in primis.

Il Panmilanese è il classico, quello dell’antica ricetta milanese, ma troverete anche il Pandarino, con mandarini canditi e copertura al cioccolato bianco e il particolarissimo Pansfogliatella Santa Rosa, grande lievitato arricchito con il ripieno della sfogliatella napoletana, a base di gemme di ricotta di vaccino, semola, arancia candita con tocco di cannella di Ceylon e un ripieno di ganache al gusto di crema pasticcera e amarene candite con infuso alla vaniglia.

Ezio Rocchi, Santarcangelo di Romagna

La storia del Panettone di Ezio Rocchi, Maestro del lievito ligure, non poteva che partire con una foto di suo papà che sta sfornando il Pandolce Genovese. Infatti Rocchi si è innamorato del Lievito Madre da bambino quando il mio padre lo invitava a stare un po’ con lui mentre lavorava nel forno. Ed  ecco che il suo Panettone non poteva non essere contaminato dal Pandolce che è ricchissimo di frutta secca e canditi e pinoli (pensate che la percentuale è di 1kg di Frutta per un kg di impasto).

Inoltre, come il dolce genovese, questo panettone ha meno grassi e pochissime uova. Visto che “nasce” come fornaio, i Panettoni di Rocchi non hanno farciture esterne, ma sono buoni nella loro semplicità. Oggi trovate questo dolce a Santarcangelo di Romagna al Panificio Ferramenta di Rino Mini, imprenditore illuminato che ha voluto aprire dal nulla un’ antico Forno nato nel 1870.

Roberto Cantolacqua

Un’eccellenza che viene dalle Marche. Roberto Cantolacqua è il titolare della Pasticceria Mimosadi Tolentino. Forza, passione e grande tecnica il Pasticciere che si è aggiudicato la medaglia d’argento all’edizione 2015 de ‘Il più grande pasticcere’ e che con i suoi dolci ha vinto numerosi premi.

Ogni Natale ci ripropone il suo Panettone, creato con un lievito madre che coltiva come un figlio da anni. L’imperdibile è il suo Classico milanese, alto, soffice e saporito, goloso, ma così leggero che si scioglie in bocca.

Salvatore Gabbiano, Pasticceria Gabbiano, Pompei

La pasticceria Gabbiano si trova nel pieno centro di Pompei, a poca distanza dal Santuario della Beata Vergine Maria e degli scavi archeologici. Oltre ai dolci della tradizione campana – pastiere, sfogliatelle, zeppole, graffe e molto altro – offre anche un ottimo Panettone tradizionale. Nella collezine del Natale 2020 troverete anche tante novità tutte da gustare: il Pan Stu del Vesuvio, un panettone-strudel con pinoli e mele annurche, e il goloso Panbabà al Rhum, con bagna al rhum (ma non eccessivamente alcolico). Ha un fascino storico la Focaccia Settanta9d.C. a base di farina integrale, profumata con finocchietto e cannella, e l’aggiunta di noci, fichi secchi e olive candite. Il dolce era in voga presso dli abitanti di Pompei prima dell’eruzione del 79 d.C.

Claudio Gatti, La pasticceria Tabiano, Tabiano Terme

La pasticceria Tabiano nasce a Tabiano Terme nel 1988 grazie alla passione ed all’impegno di Claudio Gatti, Presidente dell’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e Panettone italiano. Tra i suoi dolci più interessanti e frutto di un lunghissimo studio, la Focaccia vegana, ai 10 zuccheri naturali e ai 10 cereali.

Il dolce a pasta lievitata con 36 ore di lievitazione, è povero di grassi (solo l’11,3% contro il disciplinare del 16% minimo di contenuto lipidico per l’uso del termine Panettone) viene preparato con dieci zuccheri biologici selezionati: zucchero di canna biologico, zucchero moscovado, sciroppo di agave, miele, sciroppo di acero, melassa, zucchero di cocco, malto di riso, zucchero cristallino di uva e malto d’orzo.

Maurizio Bonanomi, Pasticceria Merlo, Milano

Maurizio Bonanomi è un artista della pasta lievitata, proprietario della Pasticceria Merlo di Pioltello a pochi chilometri da Milano. Vero artigiano del dolce natalizio per eccellenza, il suo è prodotto con una farina integrale, priva solo della crusca, lievito madre, burro francese, uova locali e vaniglia.

A dare ancora più profumo e sapore all’impasto, oltre alla pasta di agrumi, c’è la buccia fresca di limone di Amalfi e arance siciliane, grattata e tenuta in infusione in un distillato di bacche di vaniglia.

Dario Loison, Loison, Costabissara (VI)

Dal 1938 Dario Loison segue la tradizione scegliendo i migliori ingredienti per i suoi dolci natalizi. Da tre generazioni, l’impasto del panettone artigianale Loison è soffice ed altamente digeribile, grazie anche alle 72 ore di lenta lavorazione, secondo l’originale ricetta di Nonno tranquillo. Un metodo che permette di tutelare i sapori e le qualità organolettiche dei lievitati, evitando altresì l’uso di conservanti.

Il panettone artigianale presenta una pasta gialla, profumata e morbida, arricchita con uvetta, scorze candite di Arancia di Sicilia e Cedro di Diamante di Calabria. Da oltre 30 anni, inoltre, Dario Loison aderisce all’associazione Slow Food e da 15 ne utilizza i presidi. Provate la linea top che comprende tra gli ingredienti proprio il mandarino tardivo di Ciaculli, il Chinotto di Savona, il fico di Calabria, sciroppo di Rose e Vaniglia Mananara del Madagascar e le Mandorle di Bari e di Avola: tutti presidi Slow food. Le confezioni sono bellissime, perfette per far diventare il panettone artigianale un elegante regalo.

Vincente Delicacies, Bronte

“Per il 2020, un anno decisamente difficile, puntiamo sul pistacchio siciliano, eccellenza italiana conosciuta in tutto il mondo di cui siamo produttori diretti e che usiamo nella nostra linea Sguardi Siciliani” esordisce così Nino Marino, fondatore della pasticceria Vincente Delicacies.
Pistacchio siciliano, Pesche e Gocce di Cioccolato per i Pupi, realizzato con lievito madre e 40 ore di lievitazione dalle maestranze pasticcere siciliane di Vincente Delicacies dove regna il principe verde, il pistacchio di Sicilia, a cui si aggiunge la pesca locale e gocce di cioccolato fondente.


Classico ma con una copertura di cioccolato bianco e pistacchio siciliano, farcito con crema al pistacchio di Bronte DOP e una lenta lievitazione di 40 euro per Sant’Agata, cammeo alla santa che protegge da secoli la popolazione dalla furia dell’Etna. Ogni anno si punta su un nuovo sguardo, una nuova prospettiva alla linea: questo Natale è l’anno dei Pupi, le tipiche marionette che presero piede nei salotti della nobilità siciliana del Settecento e che ripercorrono le gesta di Carlo Magno, dei paladini di Francia e dell’Orlando Furioso, patrimonio UNESCO dal 2008 e di Sant’Agata, patrona della città di Catania, provincia di Bronte e dell’Etna.

Se vi trovate a Milano, trovate il Panettone di Vincente Delicacies anche da Eataly Smeraldo che il 27 novembre Eataly il Panettone Day? Una giornata per scatenarsi con gli assaggi del dolce che unisce l’Italia.

Bonfissuto, Canicattì

Dalla suggestione dell’ inconfondibile autoritratto pop e ai magnifici flowers creati da Andy Warhol nel 1964 ed esibiti per la prima volta alla Leo Castelli Gallery di New York con grande successo del pubblico e della stampa, nasce la nuova linea di panettoni della Pasticceria Bonfissuto.


All’interno un iconico panettone “total black” all’aspetto, farcito di canditi di arancia di Sicilia, cioccolato di Modica IGP e Malvasia, che esalta il meglio dell’isola. 36 ore di lievitazione tramite lievito madre, la base viene impastata nel cioccolato di Modica per creare un impasto finale nero e imbevuto nella Malvasia .All’esterno una latta decorata con giochi floreali su disegni di Andy Warhol. La vocazione per l’internazionalità, il meltin pot e il barocco siciliano si abbracciano all’arte più contemporanea, ora come nel passato di questa civiltà che è da sempre multiculturale.

Articoli correlati

Al Mèni: a Rimini scendono in campo i grandi chef

Redazione

La Città della Pizza ’23: al Parco Lineare Arco di Travertino 3 giorni “d’Italia e Pizza” a Roma 

Sara De Bellis

Palermo: i migliori ristoranti della città per la cena della Vigilia e il pranzo di Natale

Manuela Zanni