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Natale Giunta pronto a ripartire: “Il segreto è far sentire il cliente a casa”

Chef Natale Giunta riapre le porte dei suoi ristoranti e punta su tradizione, semplicità e sapori “di una volta”

A pochi giorni dalla fine del lockdown che ha dato il “via libera” alla riapertura delle attività di ristorazione seppur con le dovute norme di sicurezza previste nell’ultimo DPCM, noi siamo andati a trovare Natale Giunta, chef patròn del ristorante Castello a Mare a Palermo e di Oro Bistrot a Roma (ve ne avevamo parlato qui) oltre che noto volto televisivo de “ La Prova del Cuoco”. 

Ci accoglie con un sorriso che si nota anche da dietro la mascherina poichè traspare  dallo sguardo sveglio ed entusiasta che lo contraddistingue, tipico di chi nel proprio lavoro ci mette, da sempre, passione e dedizione.  La splendida vista che affaccia sul golfo della “Cala “di Palermo è la cornice perfetta per creare un’atmosfera raffinata ed elegante in grado di esaltare le creazioni di chef Giunta che per la riapertura ha pensato ad un menù in incentrato sui prodotti tipici della nostra terra arricchendoli di quel tocco gourmet che fa la differenza e di qualche influenza proveniente da altre culture.

Così dopo un aperitivo a base di fritture nel classico “coppo”, passiamo alla degustazione del sushi sia nella sua versione “classica” a base di pesce seppur declinato “alla sicula” con polpa di ricci, tonno, ricciola, spigola, scampi e gamberoni  rossi,  che in quella “veg” sorprendente non solo per gli accostamenti originali di sapori ma anche per la varietà della proposta che riesce a rendere nitido e facilmente distinguibile ogni sapore che risulta di grande carattere e personalità come il sushi alla norma con crema di melanzane e pomodorini confit o quello con avocado e cipolla croccante o alga nori e maionese veg, solo per citarne alcuni. 

Tra una portata e l’altra abbiamo anche il tempo di chiacchierare con lo chef che ci racconta che “È stato un momento inimmaginabile per tutti noi, qualcosa che difficilmente riusciremo a dimenticare e che, inevitabilmente, è destinato a lasciare segni indelebili in ognuno di noi. Adesso è arrivato il tempo di reagire, non buttandosi alle spalle ciò che è successo, bensì cercando di fare tesoro di ciò che, nostro malgrado, siamo stati costretti ad imparare sulla nostra pelle. Per farlo nel migliore dei modi credo che non serva più, come una volta, stupire ì clienti con piatti fuori dal comune. Penso, invece, che in questo momento tutti abbiamo bisogno di sentirci a casa anche quando siamo fuori e che si cerchi il senso di protezione anche, e soprattutto, in ciò che mangiamo. Ritrovare in menù ì piatti di una volta, seppur con qualche “licenza gastronomica”  è ciò che, a parer mio, potrà invogliare le persone ad uscire dalle proprie case e  a riscoprire, poco per volta e con le dovute cautele, il piacere di andare al ristorante“.

Tra le novità presenti nel menù del Castello a Mare, accanto agli antipasti gourmet, tra cui una superba melanzana ripiena di bufala in crosta di pane nero e fonduta di ricotta salata su vellutata di pomodoro ramato e ai menù degustazione di pesce, di carne e di verdure, prossimamente sarà previsto un “menù benessere” a base di prodotti biologici che strizza l’occhio a tutti coloro che, pur andando al ristorante, hanno voglia di mangiare pietanze a base di ingredienti sani e genuini proprio come se fossero a casa propria. 

Dal 16 giugno, poi, l’instancabile chef palermitano ha raddoppiato il proprio impegno con la riapertura del suo ristorante romano “Oro Bistrot”, fiore all’occhiello della Capitale, di cui Giunta è particolarmente orgoglioso per la vista mozzafiato sui Fori Imperiali. Un luogo in cui l’eleganza e il comfort degli ambienti sono il biglietto da visita per un’esperienza sensoriale emozionante all’insegna del Made in Sicily. Il posto ideale il cui godersi il pranzo o la cena coccolando mente e palato godendo del privilegio di una incantevole vista. 

Nel frattempo è arrivato il dessert. Ad interrompere la nostra chiacchierata due dolci molto diversi tra loro, ma altrettanto buoni. Il primo è una rivisitazione del babà in un guscio di cioccolato fondente ripieno di crema al rum su crumble di frolla e brunoise di mango, il secondo è una mousse di mango ricoperta da coulisse di frutto della passione su crumble di frolla. Il nostro percorso volge al termine, è tempo di salutarsi e di sorridere ai (tanti) progetti futuri sebbene con il volto (ancora) coperto dalle mascherine.

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