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Natale, Santo Stefano, Capodanno e Epifania blindati ma con il pranzo fuori: le regole del freddo inverno 2020

Nuove regole, in vigore da oggi 4 dicembre al 15 gennaio 2020, che contengono norme specifiche per il periodo delle festività. Dal 21 dicembre al 6 gennaio vietati i viaggi fra regioni, anche gialle, e a Natale, Santo Stefano e 1° gennaio non si potrà uscire dal proprio Comune. Prevista la quarantena per chi rientra dall’estero. Negozi aperti fino alle 21 nelle zone gialle e arancioni.

Sarà possibile andare a pranzo fuori a Natale, il 26 dicembre, a Capodanno e il giorno dell’Epifania. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Prima di Natale tutta l’Italia diventerà zona gialle, quindi ristoranti e bar potranno essere aperti fino alle 18. Divieto di cenoni in hotel il 31 dicembre.

Il governo blinda il Natale per scongiurare una terza ondata della pandemia di Covid-19. Le nuove misure sono contenute nel decreto legge “cornice” e nel Dpcm – annunciato ieri 3 dicembre dal premier Giuseppe Conte – in vigore dal 4 dicembre fino al 15 gennaio. Un insieme di regole valide per tutto il periodo, con delle specifiche norme ed eccezione per il periodo delle festività. Dagli spostamenti all’apertura di bar, ristoranti e negozi, ecco cosa si può fare e cosa no.

“Ci saranno ulteriori restrizioni nel periodo 21 dicembre-6 gennaio”: saranno vietati gli spostamenti tra regioni, indipendentemente dal colore. Il 25 e il 26 dicembre e il primo gennaio, invece, non saranno consentiti neppure gli spostamenti da un comune all’altro. Ma ci sono delle eccezioni. Confermato il divieto di uscita notturna dalle 22 alle 5, con estensione fino alle 7 a Capodanno.

Natale, Santo Stefano e Capodanno, ha spiegato Conte, saranno “anche vietati gli spostamenti da un comune all’altro”. Il divieto di spostamento tra regioni (e province autonome) vale per tutte le zone, indipendentemente dal colore della fascia di rischio in cui la regione da cui si parte o in cui si arriva è inserita.

Ci sono, però, delle eccezioni. “Ci si potrà sempre spostare per motivi di lavoro, salute e necessità, nei casi di necessità ricorre anche l’iniziativa di prestare assistenza a persone non autosufficienti”, ha specificato Conte, “in ogni caso sarà sempre consentito il rientro nel comune dove si ha residenza, domicilio o dove è la proprio abitazione: questo permetterà il ricongiungimento alle coppie lontane e distanti per motivi di lavoro, ma che convivono con una certa periodicità nella stessa abitazione, di ricongiungersi”.

In tutta Italia, anche nei giorni di festa, resta il divieto di uscita notturna dalle 22 alle 5. La misura, quindi, è valida anche il 24 e il 25, l’1 e il 6 gennaio. Il 31 dicembre, nella notte di San Silvestro, il divieto è esteso dalle 22 fino alle 7 (e non fino alle 5 come gli altri giorni).

Seconde case

Dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio il divieto vale anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.

Ricongiungimenti familiari

Ha tenuto la linea dura sul blocco degli spostamenti tra Regioni nelle festività: nel consiglio dei ministri che si è concluso in nottata non è passata la richiesta di permettere i ricongiungimenti in base al grado di parentela.

Ristoranti

Sarà possibile andare a pranzo fuori a Natale, il 26 dicembre, a Capodanno e il giorno dell’Epifania. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Prima di Natale tutta l’Italia diventerà zona gialle, quindi ristoranti e bar potranno essere aperti fino alle 18. Divieto di cenoni in hotel il 31 dicembre.

Impianti sciistici

Gli impianti di risalita restano chiusi per il rischio assembramenti. Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio.

Quarantena

Quarantena per chi torna dall’estero. La misura, che dovrebbe essere valida dal 20 dicembre, è pensata soprattutto per chi intenda andare a sciare in Svizzera – che ha tenuto le piste aperte – o in Paesi dell’Unione europea, come Slovenia e Austria, con quest’ultimo paese che ha annunciato di aprire le piste solo ai residenti.

Coprifuoco

Non si può circolare dopo le 22 e fino alle 5 del mattino successivo se non per motivi di necessità, lavoro o salute. Il limite vale anche per Natale e Santo Stefano.

Messa della vigilia di Natale

Considerato che il coprifuoco alle 22 si applica anche il giorno della vigilia, la messa dovrà iniziare a un orario che consenta di rispettare la prescrizione, e che quindi garantisca il rientro a casa entro le 22.

Capodanno

Dalle 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

Fonte ©Ansa / Il Sole 24 ore

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