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Niko Romito e la sua rivoluzione: “Voglio rendere accessibile a tutti i livelli un cibo gustoso, buono, nutriente e sano. Dall’alta cucina alla grande distribuzione”

niko romito

Il suo obiettivo più ambizioso? Lasciare un contributo concreto per migliorare il cibo nelle scuole, negli ospedali, nelle soste su strada, nei supermercati. L’intervista allo chef abruzzese, tra i protagonisti della XVI edizione del Premio Guido Carli, per ripercorrere le sue radici e conoscere le prossime sfide che lo attendono al nuovo Bvlgari Resort Bali, ma anche come imprenditore e formatore tra accademia e campus

<<Mi ha emozionato molto salire su quel palco e vedere premiato l’impegno per i diversi progetti che porto avanti con il mio gruppo, cresciuto nel tempo grazie alla tanta ricerca in cucina, non a un modello di business da replicare>>. La XVI edizione del Premio Guido Carli, insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica, ha visto tra i protagonisti lo chef abruzzese Niko Romito, meritevole del riconoscimento per la Fondazione Guido Carli presieduta da Romana Liuzzo, impegnata a contribuire a un sogno collettivo: consegnare un futuro alle giovani generazioni. 

niko romito

Che significato ha per lei questo premio?

“Prima di intraprendere questa carriera, ho studiato Economia e Commercio a Roma. Ma ho scelto un’altra strada, ho dato il massimo alla cucina, spinto dalla voglia di portare gusto, innovazione e salute in tutti i livelli della ristorazione e di trasmettere questi valori con diversi linguaggi. Questo approccio, basato sulla ricerca, mi ha permesso di fare impresa in modo diverso. Sono diventato imprenditore sentendomi sempre cuoco, ricercatore, ma ho sempre nutrito una profonda ammirazione per i grandi imprenditori italiani che hanno fatto la storia del nostro Paese. Essere premiato insieme a uomini d’affari, intellettuali, artisti, statisti è stato un onore e mi ha permesso di realizzare che, pur seguendo tutt’altra strada, ho unito i puntini del mio percorso, dai miei studi a oggi”.  

Pensa mai a come è nata la sua carriera di chef?

“Generalmente non sono uno che guarda indietro ma mi chiedono spesso di parlare degli inizi della mia carriera. Quest’anno, poi, che il Ristorante Reale ha compiuto 25 anni, è stata l’occasione per fermarmi a riflettere al percorso di questi anni, a come è tutto cominciato, senza saperne veramente nulla, alle difficoltà iniziali ma anche alla gioia enorme di fronte alle prime soddisfazioni”.

niko romito
Lo chef Niko Romito

È vero che voleva fare altro?

“Sì è vero. Mi mancavano solo pochi esami alla laurea, quando mio padre si è ammalato. Aveva nel frattempo trasformato la sua pasticceria, aperta negli anni ‘70, in una trattoria, quindi sono rientrato a Rivisondoli con l’idea di mandare avanti il Reale, giusto il tempo di trovare un acquirente. Ho chiesto aiuto a mia sorella Cristiana, di ritorno da un’esperienza a Berlino dopo la sua laurea in lingue. Avevamo entrambi altri progetti per il nostro futuro. Ma quando nostro padre è venuto a  mancare, non ce la siamo sentiti di vendere e in pochissimo tempo la cucina mi ha conquistato. Cristiana si è appassionata alla sala ed è stato evidente seguire questa strada”. 

Cosa l’ha reso il Niko Romito chef di successo?

“L’impegno, la determinazione. Sicuramente anche il coraggio, o forse l’incoscienza. Anche se in realtà, non decido mai d’impulso, rifletto a lungo prima di prendere una decisione, anche quando mi lancio in avventure effettivamente ‘rischiose’. Quando ci siamo trasferiti a Casadonna, ad esempio, abbiamo veramente rischiato tutto per comprare e ristrutturare questo posto. Ho sempre lavorato su progetti in cui credo profondamente e divento ossessivo finché non arrivo a un risultato di cui sono soddisfatto. Sono ambizioso ma non ho mai inseguito il successo in quanto tale. Il mio obiettivo è sempre stato fare il meglio, cercando di approcciare un problema con una mente libera da schemi e pregiudizi. Ovviamente i riconoscimenti sono fondamentali ma se si lavora pensando a quelli invece di focalizzarsi su ciò che si sta facendo, si rischia di andare fuori strada. È ciò che cerco di trasmettere sempre ai ragazzi dell’Accademia: date il massimo – e anche di più – in ciò che state facendo, sempre, rendendo ogni esperienza una fonte di insegnamento importante. Cercate progetti nei quali credete e difendete le vostre idee”.  

Il Ristorante – Niko Romito

Conta di più il talento naturale o la disciplina?

“Contano entrambi. Il talento senza disciplina non basta per andare lontano. Serve istinto ma serve anche tanto studio; serve intuito, ma pure pazienza e sacrifici. Il talento ti permette di guardare più lontano, ti aiuta a vedere strade nuove dove gli altri vedono porte chiuse. Ma senza l’impegno non è possibile percorrere quelle strade”.

Quanto deve al gruppo Bvlgari Hotels?

“È un progetto che mi ha dato – e continua a darmi – moltissimo. Ho imparato tanto e sono cresciuto professionalmente e personalmente in questi anni. È stata per me l’opportunità di definire la mia idea di cucina italiana classica e contemporanea e di portarla nelle città più belle del mondo, all’interno di un universo di eleganza, italianità, di un lusso colto e visionario. Mi ha portato a viaggiare costantemente, interfacciandomi con culture molto diverse dalla nostra. Ho la fortuna di lavorare con una grande maison e un gruppo con dei valori e delle ambizioni che condivido. È una vera collaborazione, c’è uno scambio costante, è un progetto che abbiamo costruito insieme. Anche lavorare con tanti chef, con le brigate che abbiamo nei vari ‘Il Ristorante – Niko Romito’, oggi 8, è qualcosa che mi ha arricchito, anche come individuo e non solo dietro ai fornelli”. 

Ci racconta i progetti che partiranno a settembre 2025?

“Continuano e si sviluppano i tanti progetti che sono già in corso: il Ristorante Reale quest’anno ha compiuto 25 anni, un anniversario importante. Il Laboratorio – Niko Romito cresce con tante iniziative e collaborazioni, proseguono le aperture di ALT – Stazione del Gusto con Enilive, in tutta Europa. Vanno avanti i lavori per il Campus, che sarà un centro di ricerca e sviluppo sui diversi progetti del gruppo, in cui confluirà anche l’Accademia. Non si fermano neppure le aperture insieme a Bvlgari Hotels & Resorts. A settembre presenteremo le nuove linee guida per le mense scolastiche abruzzesi, un lavoro che mi ha appassionato molto e in cui credo tanto”.    

Quali sono le sue battaglie, per provare a lasciare il segno?

“Come dicevo, voglio rendere accessibile a tutti i livelli un cibo gustoso, buono, nutriente e sano. Dall’alta cucina alla grande distribuzione. Si tratta di rivoluzionare l’intero sistema, il modo di pensare e di lavorare. Sicuramente per fare questo è fondamentale anche creare formazioni nuove. Ho iniziato con l’Accademia, oggi stiamo lavorando al Campus: formazione e ricerca sono altri temi per me fondamentali, indispensabili per mettere in atto la rivoluzione del sistema alimentare. Il mio obiettivo più ambizioso? Lasciare un contributo concreto per migliorare il cibo nelle scuole, negli ospedali, nelle soste su strada, nei supermercati. Per riuscirci è ovviamente fondamentale creare nuove sinergie tra politica, imprenditori, cuochi, medici, ricercatori”.

Il Ristorante – Niko Romito

Cosa si aspetta dalla nuova esperienza di Bali?

“Il Bvlgari Resort Bali è un luogo incantevole, in cui si percepisce tutta la forza e la bellezza della natura dell’isola, insieme all’eleganza dell’hotel. Sono felice di portare in una tale cornice la mia cucina. Insieme al resident Chef Alessandro Mazzali abbiamo cercato di esaltare al meglio i prodotti locali secondo il gusto italiano. Bali offre alcune eccellenze straordinarie, come i pepi, la vaniglia, il cacao, ma anche la verdura coltivata in loco, le erbe del giardino del ristorante, il pescato locale. Ogni volta è un’emozione vedere come cresce il progetto e la dedizione di tutta la squadra”.  

A Roma, invece, su cosa punterà per l’estate 2025?

“Il Bvlgari Hotel Roma ha una terrazza spettacolare, un luogo di vita, per il quale abbiamo creato un menu speciale per accompagnare un cocktail con vista sulla città. Piccoli bites sfiziosi, come le ‘bombe’ con topping ricercati, fritti, focacce, ma anche diversi carpacci e una novità presto in arrivo”.

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