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Olio a Crudo: Sorbillo si fa in tre a Milano

Olio extravergine umbro da aggiungere sulle meravigliose tonde “rot’e carrett” appena sfornate. E poi una selezione di primi conditi come fossero pizze. Il re dell’arte bianca napoletana sorprende una volta di più con il suo terzo locale meneghino, in zona Tortona

Come si dice? Non c’è due senza tre. E Sorbillo, nome volto simbolo e ambasciatore della pizza napoletana, ci ha preso gusto. A Milano ha aperto il suo ultimo locale, il terzo appunto dopo Zia Esterina e il più recente Lievito Madre: si chiama Olio a Crudo, è in via Montevideo 2, angolo con via Savona (zona Tortona) e come da insegna propone una piccola rivoluzione: quella di aggiungere l’olio extravergine di oliva sulla pizza appena sfornata, scegliendolo tra diverse varietà anche in versione spray, per una aromatizzazione davvero inusuale.

Dunque un pizzico di sperimentazione – all’insegna ovviamente dell’alta qualità visto che gli olii sono quelli umbri di Terre Francescane e Frantoio Gradassiincontra l’arte tradizionale di Sorbillo, che anche con questa apertura si mantiene assolutamente fedele a se stesso con le sue tonde “rot’e carrett” meravigliose grazie a un incessante ricerca delle migliori materie prime, dalle farine biologiche e macinate a pietra (del Mulino Caputo) agli ingredienti utilizzati per i topping.

Le proposte in carta: Margherita; Marinara versione Cafona; Lucariello e Spunzillo (ovvero i pomodorini gialli – i primi – e rossi del Vesuvio – i secondi – impreziositi dal Formaggio Moliterno IGP della Basilicata e dalla Provola Fresca di Agerola); Migliarini (i tipici peperoncini dolci verdi); Corbarino (i pomodorini omonimi); Friarielli (la tradizionale verdura campana amarognola che però viene contrastata dal dolce della crema di zucca); Culatello.

E poi c’è un’altra novità: ci sono anche i primi piatti grazie a una cucina ad hoc che nasce con l’idea innovativa di fondere i concetti di pasta e pizza, trasferendo i condimenti dell’una sull’altra e viceversa. E allora Spaghetti al Pomodoro e Basilico; Pasta e patate con provola; Pennette Scarpariello; Paccheri alla Genovese Napoletana; Linguine con Polipetti. E ogni variante è garantita dal Pastificio Felicetti.

Nota a margine: il segno distintivo dell’arredamento è il ferro di cavallo. Un po’ di scaramanzia e di “napoletanità” che non guasta mai, anche all’ombra della Madonnina.

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