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Panettoni: dalle pasticcerie agli chef, ecco i più creativi del 2025

Il Natale è alle porte. Ecco alcuni dei nostri panettoni preferiti per festeggiare in famiglia e in compagnia.

I migliori ingredienti si trasformano sotto le mani esperte di maestri pasticcieri e pastry chef. Ci sono panettoni che rispettano in maniera impeccabile la tradizione e altri che puntano sulla creatività.

I panettoni in pasticceria

Caffè e amarena: il binomio di Casa Manfredi

Come ogni Natale, Giorgia Proia è tornata a sfornare grandi lievitati. A caratterlizzarli, una lunga lievitazione e ingredienti di alta qualità. Tra i tanti gusti di queste festività, l’occhio cade sul panettone glassato con impasto al caffè e amarena candita, un tripudio di gusto e aromaticità. Non manca ovviamente la versione tradizionale così come quella con cioccolato fondente e pera candita o quello con impasto al cacao, cioccolato fondente e al latte.

Meneghino di Marchesi 1824

Racchiuso in un’elegante cappelliera natalizia, il Panettone Meneghino al Grand Marnier di Marchesi 1824 reinterpreta con finezza il grande classico milanese. L’impasto, ottenuto con lievito madre e una lavorazione lenta e rigorosa, accoglie ingredienti scelti con cura: uvetta a sei corone, frutta candita naturalmente e vaniglia Bourbon del Madagascar. L’aggiunta del celebre liquore francese introduce una nota aromatica raffinata, che arricchisce la tradizione con un tocco internazionale senza snaturarne l’identità.

Il pistacchio di Pistì

Goloso, avvolgente e con tutto il sapore del Sud Italia: è il panettone al pistacchio di Pistì, la pasticceria che porta alta la bandiera della tradizione siciliana. Il suo panettone Special Edition per questo Natale è farcito con con crema al pistacchio ricoperto di cioccolato extra fondente 70% e granella di pistacchi, un capolavoro di dolcezza e artigianalità. Proposto nel formato da 900 grammi, è un perfetto regalo per amici e parenti grazie ad un packaging creativo.
Tra le specialità natalizie di Pistì non manca il panettone con Pistacchio, fragola e cioccolato fondente e quello con Pistacchio, ananas e albicocca e ancora con Limone, miele e cioccolato bianco.

Lo Zibibbone di Prodon

Per Federico Prodon, il panettone incarna tutto la magia del Natale. I suoi impasti, caratterizzati dall’aroma del burro d’Isigny, sono un tripudio di morbidezza. Per questo 2025, oltre al panettone tradizionale e quello ai due cioccolati, propone una versione che richiama la tradizione con un tocco di raffinatezza: lo Zibibbone. L’impasto soffice e fragrante, contiene uvetta Sei Corone, ammollata nello Zibibbo proveniente dalle colline tra Marsala e Mazara del Vallo, lo stesso utilizzato per il gelato Malaga di Federico Prodon. Dopo la cottura, l’impasto viene arricchito con uno sciroppo preparato con lo stesso vino aromatico, che conferisce morbidezza e profumo, creando un equilibrio tra dolcezza e sfumature mediterranee.

Il Senza Lattosio di Lorenzetti

Soffice, leggera e inclusiva. La Veneziana di Lorenzetti, storica pasticceria artigianale veronese inaugurata nel 1970 da Renzo Lorenzetti e oggi portata avanti dal figlio, per questo Natale diventa “Innovativo” Senza Lattosio. Si tratta di un prodotto morbido, goloso impreziosito da delicate gocce di confettura di pesche che donano all’impasto un inconfondibile profumo di frutta estiva.
Tanti i gusti di Veneziana disponibili in store: tra le più particolari quella aromatizzata al Recioto DOCG (vino simbolo del territorio della Valpolicella), ma anche quella Integrale all’albicocca. Immancabile il Nadalin, antesignano del Pandoro, dolce tradizionale di Verona.

Vinc’è di Bonfissuto

Quando all’amore per le cose buone si unisce l’affetto per i propri cari, nascono prodotti fatti con il cuore. Questo è il caso di Vinc’è, il panettone dedicato al maestro Vincenzo Bonfissuto prematuramente scomparso lo scorso anno. Si tratta di un panettone la cui lavorazione segue un rituale lento e rispettoso dei tempi naturali: doppia lievitazione e 36 ore di attesa per ottenere un impasto soffice, profumato e vivo. Ogni ingrediente è scelto con cura, dalla farina di primissima qualità al burro italiano con il 90% di grasso, che regala una consistenza vellutata e ricca. A renderlo unico è la presenza nell’impasto di fichi e fragole, due frutti che parlano di infanzia, di Sicilia e di casa, di domeniche in famiglia e d’estate.

Il Pansucchio di Alba

I fratelli Fiorentini, patron della pasticceria Alba di Viterbo, tornano a deliziare i palati dei loro affezionati clienti con il tradizionale Pansucchio che, in questo 2025, compie 10 anni. Per festeggiare questo importante traguardo con una limited edition. Il Pansucchio, nato da un’intuizione di Ermanno Fiorentini, unisce marroni canditi, cioccolato fondente e rum caraibico in un lievitato dal gusto avvolgente. Per questa limited edition oltre allo storico lievito madre di casa si utilizzano i soliti ingredienti, ma ancora più pregiati: un cioccolato fondente al 70%, rum caraibico invecchiato 17 anni e una selezione di marroni canditi di prima scelta. La lavorazione è quella di sempre, ma il gusto è ancora più intenso, con note aromatiche più spiccate, calde e suadenti. Ad aumentare la sua eleganza il packaging disegnato su misura con un gioco cromatico tra nero e oro e fregi dorati che lo lo arricchiscono anche agli occhi oltre che al palato.

La Focaccia di Tabiano

Si produce tutto l’anno ma è a Natale che acquista tutto un altro sapore. Si tratta di una focaccia a forma di panettone, morbida a delicata realizzata con un basso contenuto di zuccheri e grassi (proprio per questo viene chiamata focaccia e non panettone). È prodotta con lievito naturale “La Madre”. A cottura ultimata, è bagnata da sciroppi aromatizzati i quali regalano profumi inconfondibili ed una morbidezza unica nel suo genere.
Per questo Natale, l’edizione limitata è a base di gianduia, impasto all’arancia arricchito con albicocche candite. Da non perdere anche la Focaccia realizzata con grani antichi tostati e uniti nell’impasto al cioccolato bianco.

Il Panettone di San Martino di Mattia Premoli

Omaggiare il territorio e la sua storica tradizione vitivinicola. Con questo obiettivo Mattia Premoli, patron della pasticceria La Primula, ha ideato il suo Panettone di San Martino ispirato al dolce tipico di Treviglio. Nel suo impasto soffice e profumato, lavorato con lievito madre vivo, zucchero muscovado e ingredienti selezionati, convivono fichi secchi morbidi, lasciati riposare nel Riesling Tellurit IGT Bianco della Bergamasca, e noci croccanti della Val Brembana. Il vino, con le sue note minerali e agrumate, dona ai fichi una freschezza elegante e un profumo di vendemmia, trasformando ogni morso in un incontro tra terra e artigianato. Questo panettone è un omaggio alla civiltà contadina e ai suoi ritmi lenti: la merenda nei campi, il profumo del forno la domenica, la ritualità della festa condivisa. Sulla sua confezione, secondo il progetto Le Origini del Gusto, è stampato un QR code attraverso il quale è possibile accedere a un video in cui lo stesso Premoli racconta ingredienti e procedimento del prodotto.

Vincenzo Tiri

Il Panettone Classico di Vincenzo Tiri è ormai un riferimento assoluto nel panorama dei grandi lievitati italiani. Realizzato con la celebre lievitazione tripla — autentica firma del maestro lucano — nasce da un processo meticoloso che richiede oltre 72 ore di lavorazione. L’impasto, soffice e brillante, è arricchito con arancia candita, cedro, uvetta selezionata e vaniglia Bourbon, in un equilibrio aromatico che esprime pienezza, eleganza e una straordinaria persistenza al palato.

Disponibile anche nel formato da 1 kg, il classico Tiri racconta un’idea di artigianalità estrema: una struttura leggerissima, un profumo inconfondibile e un gusto che rimane fedele alla tradizione pur elevandola alla sua forma più contemporanea.

Il Vizio del panettone

A San Cesareo il panettone si fa tutto l’anno, non solo a Natale. Il merito è di Dalila Esposito e Simone Cavallo, patron di Vizio, il laboratorio artigianale che ha fatto del grande lievitato delle feste il proprio cavallo di battaglia. Realizzato con materie prime rigorosamente italiane (tranne il burro che è francese), il panettone di Vizio è goloso e aromatico, morbido e avvolgente in tutte le sue varianti, dal tradizionale (senza glassa) a quello Semi integrale con amarene e cioccolato. Novità del 2025 è la versione Rum e Pere, dolce e speziato.

I panettoni degli chef

Errico Recanati

Il panettone, per Errico Recanti, ha il gusto inconfondibile del fuoco. Sì perché lo chef di Andreina, nell’impasto, utilizza esclusivamente burro affumicato ai 7 legni. La ricetta parte da una lievitazione naturale lenta e dalla migliore farina italiana del Molino Paolo Mariani, ma è il burro affumicato a definire davvero questo panettone. A completare il dolce, i canditi di produzione propria, freschi e luminosi, che si fondono con l’aroma affumicato creando un equilibrio raro tra tradizione e carattere. Il risultato è un panettone che avvolge: soffice, fragrante, profondo. Un dolce che non si limita a celebrare il Natale ma che racconta: il calore, l’identità e la memoria della brace di Andreina.

Aimo e Nadia
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Gli chef Fabio Pisani e Alessandro Negrini firmano un Panettone che incarna in pieno la filosofia che guida da sempre la loro cucina: recuperare, valorizzare e nobilitare le materie prime del territorio. La ricetta nasce da un approccio rigoroso e rispettoso, dove ogni ingrediente diventa portatore di un racconto.

Preparato con uova fresche, canditi naturali selezionati con estrema attenzione e una lenta lievitazione di 72 ore, il panettone rivela una struttura morbida, ariosa, piacevole al morso. Un dolce che invita subito all’assaggio e che traduce in forma festiva la ricerca, l’etica e l’eleganza della cucina di Aimo e Nadia.

Andrea Tortora

Nel Panettone “Milano”, Andrea Tortora fa evolvere la tradizione senza mai allontanarsene, interpretandola con rigore e sensibilità contemporanea. L’impasto, luminoso e perfettamente sviluppato grazie al lievito madre, accoglie scorzone d’arancia candita dalla Sicilia e uvetta succosa proveniente dall’Australia. Il burro di latteria italiano e la vaniglia Bourbon avvolgono il tutto con un profumo caldo e avvolgente, siglando la firma inconfondibile del maestro pasticcere.

Fedele alla rivoluzione introdotta da Angelo Motta, il suo “Milano” abbraccia la forma alta: si innalza dal pirottino, creando la tipica cupola brunita dalle uvette leggermente caramellate, emblema visivo di un panettone che unisce storia, tecnica e una raffinata essenzialità.

Davide Longoni

E’ sempre un grande maestro dei lievitati Davide Longoni. Ogni anno, sembra superarsi. A Natale porta in tavola la soffice magia del panettone artigianale firmato Davide Longoni. Nella scatola colorata troverete un panettone di ricetta milanese classica con scorze d’arancia candite di Marco Colzani, cedro candito e uvetta. E’ preparato con lievito madre, burro e una lunga lievitazione, per ottenere un prodotto soffice e dalla perfetta “sfioccatura”.

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La versione classica è disponibile durante tutto l’arco dell’anno, offrendo la possibilità di degustarlo in tutte le sue sfumature, dettate da clima e temperature differenti. Natale rimane l’occasione che maggiormente celebra questo grande lievitato, nella sua accezione simbolica e di gusto

Il lievito madre è l’elemento base di una lavorazione complessiva di 72 ore, che prevede una lunga lievitazione per garantire all’impasto sofficità e morbidezza nella struttura. Nel rispetto della filosofia che distingue il marchio, gli ingredienti utilizzati sono di qualità eccellente, frutto di accurate selezioni. Vaniglia Bourbon del Madagascar, polposa uvetta del calibro massimo, scorze candite di arance scelte con cura e miele dal profilo aromatico delicato, con sottili sentori di vaniglia e note floreali.

La cupola si presenta arrotondata, una crosta fragrante dal colore nocciola dorato intenso, accentuato dalla scelta precisa di una cottura che garantisce una maggior uniformità e permette di mantenere la corretta umidità. Una fetta giallo dorata, con alveolatura regolare, non eccessiva, e con una presenza importante di uvette e canditi ad impreziosire un impasto dal sapore equilibrato e ben bilanciato, armonioso al palato. Anche grazie a una lavorazione della pasta volta a garantire una miglior distribuzione di tutti gli elementi nell’impasto. Nella versione 2025 si è fatto un grande lavoro sulla ricerca di un bouquet aromatico ancora più fresco e distintivo, persistente, soprattutto attraverso la scelta dei canditi. Il profumo è quello del burro (presente in maggior quantità rispetto allo scorso anno) e del lievito, tra note agrumate e vanigliate confortanti ed evocative. È disponibile nelle pesature 1,2,4 e 10 kg, per andare incontro a ogni esigenza.

Sintesi

Sono il profumo di limone candito e di fava tonka e la texture soffice a caratterizzare il panettone ideato da Matteo Compagnucci e Matteo Montagnani, chef e pastry chef di Sintesi. Un connubio elegante e aromatico che racconta la filosofia del ristorante: valorizzare la materia prima attraverso un approccio essenziale ma ricco di personalità.

Bluh Christmas

Frutto della ricerca e della sensibilità dell’Executive Chef Vincenzo Russo, Bluh Christmas, il panettone del ristorante stellato Bluh Furore, unisce tecnica e territorio, rispetto per la tradizione e creatività. Con ben 72 ore di lievitazione e l’utilizzo di soli ingredienti locali, questo panettone è il simbolo di un territorio autentico e generoso. Oltre alla versione Classica e Mandorlata, per questo Natale è disponibile il panettone alle Albicocche, omaggio al gusto e alla tradizione partenopea.

I panettoni dei Pizza Chef

Il panettone “croccante” di Diego Vitagliano

Il richiamo del Natale è forte e Diego Vitagliano non si è tirato indietro. Il risultato è un panettone in 5 varianti tutte realizzate artigianalmente con lievito madre e ben 33 ore di lievitazione totali. Il suo prodotto più creativo è il panettone Croccante realizzato da un impasto artigianale a lievitazione naturale con amarena Fabbri e cioccolato fondente, avvolto da una glassa di cioccolato fondente e granella di amaretti. Un perfetto connubio tra croccantezza e dolcezza. Fiore all’occhiello il packaging dal design moderno che impreziosisce ancora di più questo speciale panettone.

L’olio e pomodoro candito di Fermenta

Il panettone è anche ‘roba’ da pizzaioli. Parola di Luca Cornacchia, maestro pizzaiolo di ‘Fermenta Pizzeria’ a Chieti. Il suo cavallo di battaglia per questo Natale è un panettone che racconta il territorio con estro e gusto. Caratterizzato da una lunga lievitazione, il suo panettone è soffice e scioglievole, arricchito con olio extravergine e pomodori canditi. Ma attenzione: non si tratta di un panettone salato. Ovviamente non mancano le versioni più tradizionali come quella con cocco e cioccolato fondente o pistacchio e caramello salato.

Articolo a cura di Annalisa Cavaleri, Giorgia Galeffi e Andrea Viani Todero

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