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Presente e futuro del vino. L’intervista a Maurizio Zanella, Patron di Ca’ del Bosco

Maurizio Zanella

Maurizio Zanella riflette sulla situazione post Covid-19 nel mondo del vino e inaugura “Troviamoci”: la guida per il rilancio della ristorazione e del buon bere.

Tempi difficili questi, lo conferma Maurizio Zanella tra i grandi imprenditori italiani che hanno reso la franciacorta un territorio-brand tra i più noti del mondo.

Maurizio Zanella
Azienda Ca’del Bosco-Erbusco

Sempre pratico e sorridente, deciso a non farsi abbattere, ci ha raccontato la situazione che ha vissuto durante il covid – sia come persona che con la sua azienda e le prospettive per il futuro .

Zanella, come è andato questo periodo e cosa ci aspetta?

Non possiamo nasconderci che siamo di fronte ad un dramma atomico, un dramma economico per ora incalcolabile. Vendiamo il nostro vino per il 60% alla clientela Horeca che è stata chiusa per 2 mesi e che è ancora nel pieno delle difficoltà. Credo non sia necessario aggiungere altro. Una cosa posso dire con sicurezza: il Governo non ha tenuto nella dovuta considerazione un settore che è strategico nel nostro Paese. Basti pensare che l’Italia ha stanziato 2 milioni contro i 18 milioni stanziati dalla Francia. Un dato che dice tutto. E ancora, i ristoratori si stanno confrontando con disposizioni vaghe e imprecise. Coloro che dovevano guidarci si sono dimostrati dei dilettanti allo sbaraglio. Il mio non è un discorso di colore politico, ma un ragionamento molto pratico, da imprenditore. Ci hanno guidato senza una visione e senza considerare l’importanza del nostro settore. Non possiamo ancora calcolare le perdite che abbiamo subito. Ci aspettano sei mesi molto complessi. Di sicuro il 2020 è “perso” ma sono fiducioso che nel 2021 faremo meglio di prima.

Ca’ del Bosco

Ora qualcosa sta ripartendo?

Poco, perché bisogna considerare che all’estero, il virus è “arrivato dopo” e quindi sono ancora tutti in alto mare.Sta ripartendo solo la Cina, che per noi non è un mercato strategico.

E l’ospitalità?

Con l’ospitalità saremo fermi fino a fine giugno, probabilmente riapriremo a luglio quando avremo più certezze. 

Maurizio Zanella
Azienda Ca’del Bosco-Erbusco

La vita in campagna e in cantina come sono andate in tempi di Covid-19?

Il lavoro in campagna è proseguito esattamente come prima, la campagna e l’agricoltura non si fermano mai. In cantina il lavoro si è ridotto del 50%, ma ora è ripreso. Per la parte di Amministrazione e ufficio abbiamo lavorato in smart working, abitudine che manterremo, anche in futuro.

Maurizio Zanella
Remuage

Ci sono stati lati positivi in questa drammatica situazione Covid-19? 

Di questo periodo per me è andato molto in termini umani Ho ricominciato a fare cose che non facevo da oltre 35 anni, la vita nei vigneti, il lavoro in cantina. Ho riscoperto l’essenza del mio lavoro, la motivazione che mi ha spinto a creare Ca’ del Bosco. Ma, se da giovane mi approcciavo al lavoro con inconsapevolezza e un po’ di paura, ora, che le cose sono stabili e so che sono andate bene, le vivo con piacere, serenità e orgoglio. Questo periodo di “stop” forzato mi ha permesso di percepire con calma il piacere di questa utopia realizzata, che è Ca del bosco. E poi la gioia della vita personale, di stare con la mia compagne e le mie figlie. Il piacere di dormire per tre notti di fila nel mio letto… di solito sono un nomade che si sposta di qua e di là. Insomma, ho vissuto la casa, la famiglia e l’azienda come non facevo da 35 anni. 

Novità e progetti che possono aiutarci ad uscire dalla crisi? 

Abbiamo appena attivato una bellissima iniziativa che si chiama troviamoci. In pratica è un link: lo clicchi e ti geolocalizza in tutta Italia. La piattaforma ti dice, nei dintorni, dove trovare Ca del bosco, dove c è un ristorante aperto per mangiare, dove trovare buon cibo take away o da asporto. Abbiamo mappato ad oggi più di 1500 locali in tutta ItaliaUna guida pratica, aggiornata e immediata per trovare buon cibo e buon vino nei dintorni di dove ci si trova che è anche io nostro modo per aiutare i ristoratori a ripartire e a “farsi trovare” più facilmente.

Maurizio Zanella
Ca’ del Bosco

Secondo lei quando si potrà tornare alla normalità o a una pseudo- normalità?

La situazione di emergenza sanitaria impatterà sulle attività almeno fino a agosto, da settembre posso pensare a una quasi-ordinarietà. Ripeto, abbiamo davanti sei mesi molto complessi. 
Il vostro prodotto che ha tenuto di più durante l’emergenza?Sicuramente la Cuvee prestige. Le vendite online sono triplicate. È un prodotto molto trasversale e amato dai nostri clienti che ritrovano in esso i tratti dello stile Ca’del Bosco. 

Arte in Ca’del Bosco

In generale l’impatto sul prodotto-vino quale sarà?

Ah ecco una buona notizia davvero! Il Franciacorta è stato di più in cantina e quindi, stando più sui lieviti, è diventato ancora più buono! Si berrà meglio. E speriamo davvero di ricominciare presto a brindare con gioia e leggerezza!

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