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Santa Elisabetta: quando il pasto è un viaggio sensoriale

Rocco De Sanctis. È lui il giovane timoniere della cucina d’eccellenza del Santa Elisabetta il ristorante gourmet dell’Hotel Brunelleschi di Firenze che conduce gli ospiti in un viaggio sensoriale unico, portata dopo portata.

La guida Michelin ha confermato per il 2024 la prestigiosa seconda stella per il ristorante Santa Elisabetta, il ristorante gourmet dell’hotel Brunelleschi a Firenze. L’Hotel, situato nel centro cittadino, attorniato dalle vie dello shopping e dai musei più famosi della città, ingloba nella facciata una torre semi circolare bizantina del VI secolo e una chiesa medievale, interamente ristrutturate.

All’interno ospita un museo privato con i reperti rinvenuti durante il restauro della Torre e un calidarium di origine romana, oggi incastonato nelle fondamenta. Il primo piano della torre bizantina ospita il Ristorante Santa Elisabetta, che vanta anche anche due forchette  nella Guida dei Ristoranti d’Italia 2024 di Gambero Rosso e un cappello nella Guida gourmet de L’Espresso 2020. È situato in una sala intima con solo 7 tavoli e dal 2017 cucina dell’albergo è firmata dallo Chef Rocco De Sanctis.

La conferma della seconda stella Michelin è un onore e una conferma del nostro impegno a offrire una cucina d’eccellenza,” afferma Stefano Lodi, General Manager del Brunelleschi Hotel. “Il nostro obiettivo è continuare a superare le aspettative dei nostri ospiti, portando innovazione e raffinatezza nella cornice unica del nostro hotel.”

Un ristorante che combina location storica e cucina innovativa

La location unica al mondo, con le sue  vetrate che incorniciano vedute pittoresche di Firenze, crea un connubio perfetto tra bellezza esclusiva e gastronomia di eccellenza. L’atmosfera intima ed esclusiva della sala, accompagnata da un servizio colto, discreto e attento, contribuisce a rendere ogni visita un’esperienza davvero unica. La combinazione di ambientazione storica, cucina innovativa e servizio impeccabile fa del Santa Elisabetta un punto di riferimento nella scena culinaria fiorentina, confermando l’impegno costante del Brunelleschi Hotel nell’offrire ai propri ospiti momenti di autentica eccellenza.

Chef Rocco De Sanctis, dal 2017 anima della cucina del ristorante

Rocco De Santis, campano, classe 1979, ha iniziato il suo percorso culinario nella cucina di famiglia a Penta di Fisciano, dove ha sviluppato una passione per la cucina tradizionale italiana. Dopo essersi formato presso la scuola alberghiera, ha lavorato con rinomati chef come Gennaro Esposito al Torre del Saracino, Georges Blanc a Vonnas, Pino Lavarra, Andrea Aprea, Luca Mazzola e Pierfranco Ferrara. Queste esperienze gli hanno permesso di affinare le sue competenze e di acquisire una profonda conoscenza delle tecniche culinarie internazionali​.

Percorso che gli ha permesso di infondere un’anima mediterranea nelle sue creazioni, che raccontano la sua passione per ingredienti di alta qualità e sapori intensi. L’esperienza unica offerta dal Santa Elisabetta, con i suoi menù degustazione e una carta dei vini in continua evoluzione, conferma il ristorante come un punto di riferimento della gastronomia di lusso a Firenze. Grazie a una visione culinaria che trasforma ogni pasto in un viaggio sensoriale, il Santa Elisabetta si afferma come simbolo di eccellenza e innovazione nel cuore della città.

La seconda stella, confermata con orgoglio, riflette la visione audace di De Santis, supportata dalla sinergia tra il Sous Chef Fabio Silla, il Restaurant Manager Alessandro Fè, il Sommelier Federico Simoncini, la Direzione e tutto lo staff dell’hotel. si distingue per la sua cucina elegante e innovativa, in un contesto storico che valorizza ogni dettaglio dell’esperienza gastronomica.

Ormai Firenze sta diventando anche una meta gourmet , ci racconti come le hai viste cambiare negli ultimi anni? E anche la tua clientela è cambiata? 

“Vedo Firenze una città con un grande potenziale , Milano , Roma Venezia , negli ultimi anni le strutture alberghiere sono cresciute in maniera esponenziale , specie quelle di catena che hanno reso saturo un mercato, Firenze vive ancora di Hotel indipendenti , dove anno dopo anno tutti stanno cercando di mettersi al passo investendo nel reparto food&beverage , per tanto ho notato una grande crescita , che ha spazzato via la fama che ci sono solo ristoranti per turisti , questo ovviamente ha indirizzato il mercato verso clienti sempre attenti ed esigenti ,che organizzano i loro viaggi in base ad una serie di fattori , spesso legati in primis alla meta gastronomica e poi quella culturale”.

Come vedi il futuro della ristorazione gourmet?

“Ho notato che si tende a demonizzare i ristoranti fine dining in questo periodo ,  associandoli a posti non sostenibili e destinati ad essere sempre meno , ma non sono d accordo ,sicuramente siamo in un periodo storico per il caro prezzi , ma  giro spesso e sento spesso molti colleghi che mi raccontano solo positività a riguardo , credo che la continuità, la professionalità e l amore che noi mettiamo rende questo tipo di ristorazione sempre piu ricercata da persone che vogliono attraverso il cibo regalarsi un emozione , un ricordo”.

Quale pensi che sia il tuo piatto signature? E quale invece il tuo preferito? Spiegaci perché della scelta 

“Sempre difficile rispondere a queste domande , non ce un figlio prediletto , sono tutte idee generate da una visione , dall amore e dal esperienza , ed ogni piatto genera in me emozioni , sicuramente la triglia e l anguilla sono quelli che mi fanno battere di piu’ il cuore. La triglia anche detto panino pesce , cosi’ lo chiamava mia figlia Silvia quando era piccola , perche’ racchiuso in due fette di pane dava l idea i un panino ripieno e l anguilla perche’ amo profondamente la cultura giapponese”.

Sei così giovane, cosa pensi di dover ancora imparare? E cosa invece hai acquisito dalle passate esperienze?

“Grazie per il giovane , non del tutto di primo pelo , pero’ ritengo che nella vita gli esami non finiscono mai , il mondo viaggia ad una velocita’ impressionante per cui ci sono sempre nuove cose da apprendere , le passate esperienze mi hanno dato una foma mentis , un rigore ed una conoscenza per poter al meglio approcciare alla mia crescita professionale”Grazie per il giovane , non del tutto di primo pelo , pero’ ritengo che nella vita gli esami non finiscono mai , il mondo viaggia ad una velocita’ impressionante per cui ci sono sempre nuove cose da apprendere , le passate esperienze mi hanno dato una foma mentis , un rigore ed una conoscenza per poter al meglio approcciare alla mia crescita professionale”.

Ci racconti una abilità che hai acquisito per ogni esperienza fatta

“Ho tanti ricordi , piu’ che abilità io la chiamerei consapevolezza , quella che ti fa capire che sei sulla strada giusta e in base alle abilità conquistate ti da motivazione di venire a lavoro con l idea di divertimi e non di faticare”.

Sostenibilità: che significato ha per te questa parola e come la applichi al ristorante 

“Una parola oggi ampiamente violentata , sicuramente un tema molto serio , ma bisogna rivedere un sistema generale per far si che sia applicata al 100%”.

Cosa vorresti dire ai giovani che ti vedono come fonte di ispirazione? 

“Di avere tanta fame di apprendere , e pazienza , le cose vanno fatte nei tempi e nei modi giusti”.

Noti un cambiamento di rotta nella Guida Michelin? E nelle altre guide? 

“Sicuramente sono sempre al passo con i tempi ,  seguono attentamente l andazzo dei mercati , per essere al passo con i tempi”.

Tre pregi e tre difetti di chef De Santis

“Domandona , sono poco auto celebrativo per cui sempre iper difficile rispondere , ma in maniera diplomatica posso dire che ho tanti difetti e tanti pregi”Domandona , sono poco auto celebrativo per cui sempre iper difficile rispondere , ma in maniera diplomatica posso dire che ho tanti difetti e tanti pregi”.

Come ti vedi tra 5 anni

“Questo e’ un lavoro molto fisico , che ti fa invecchiare molto presto , per tanto sicuramente ha bisogno di avere uno sbocco per poter rallentare ed avere un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata , l idea di essere un consulente per star up o altre aziende , la sto prendendo in considerazione.”

Info Utili

Ristorante Santa Elisabetta

Piazza Santa Elisabetta, 3 Firenze

055 2737673

Sito

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