Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
Notizie

The World’s 50 Best Restaurants 2019: sul podio il Mirazur di Mauro Colagreco

the world's 50 Best restaurants 2019

Si sono riunite ieri sera, presso il Marina Bay Sands a Singapore, le migliori stelle del mondo della ristorazione per la premiazione dei The World’s 50 Best Restaurants 2019. Ad aggiudicarsi il primo premio, salendo sul gradino più alto del podio, è stato Mauro Colagreco con il suo Mirazur di Mentone

Dopo la vittoria dello scorso anno di Massimo Bottura con la sua tristellata Osteria Francescana di Modena (ve ne avevamo parlato qui), The World’s 50 Best Restaurants, sponsorizzato da S. Pellegrino e Acqua Panna, è tornato a premiare le migliori realtà internazionali dell’anno.

26 i Paesi del Mondo provenienti da 5 Continenti in lizza per il premio. 12 i ristoranti esordienti e ben 3 quelli che rientrano in lista. Ma ad aggiudicarsi l’ambito premio proprio poche ore fa, presso il Marina Bay Sand a Singapore, è stato Mauro Colagreco, Chef del ristorante Mirazur di Mentone (Francia) premiato anche come The Best Restaurant in Europe 2019.

Questo riconoscimento conferito al ristorante della Costa Azzurra è una testimonianza dell’amore che Chef Colagreco nutre per i prodotti locali, la maggior parte dei quali sono coltivati nel giardino a tre piani del ristorante, a pochi metri dalla sala da pranzo.

the world's 50 Best restaurants 2019

“Quest’anno siamo entusiasti di vedere il Mirazur aggiudicarsi il primo posto, dopo essere salito dal posto No.35 nella classifica dal suo debutto nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants nel 2009. – ha commentato William Drew, il direttore dei contenuti di The World’s 50 Best Restaurants – Assistere al suo progresso è stato fantastico. Questo è stato un anno di crescita meravigliosa per l’intera lista, con così tante nuove entrate da tutti gli angoli del mondo. Siamo altrettanto lieti di dare il benvenuto ai sette ristoranti che in precedenza hanno occupato la posizione No.1 nella nuova categoria Best of the Best“.

Best of the Best è infatti una new entry nella The World’s 50 Best Restaurants. Si tratta dei ristoranti d’élite che hanno occupato i vertici della classifica fin dalla sua nascita e che hanno dimostrato di gran lunga il proprio valore entrando così di diritto nella hall of fame. Questi ristoranti, El Bulli, The French Laundry, The Fat Duck, Noma, El Celler de Can Roca, Osteria Francescana e Eleven Madison Park, non potranno più competere e ricevere voti nella classifica Best Restaurants.

Altri tre i ristoranti che nel 2019 hanno rappresentato l’Italia nella classifica mondiale: Lido 84, vincitore del premio Miele One To Watch 2019 e posizionatosi al n° 78, Piazza Duomo ad Alba, numero 29 nel ranking, e Le Calandre di Rubano al 31.

La Spagna invece è stata la nazione ad aggiudicarsi più premi. Sette i ristoranti presenti nei The World’s 50 Best Restaurants, di cui tre nella top 10: l’Asador Etxebarri (No.3), il Mugaritz (No.7), e il Disfrutar (No.9). Fuori dalla top 10 per poco, l’Azurmendi (Larrabetzu) ha saltato 29 posti fino ad arrivare al No.14 per vincere il Westholme Highest Climber Award 2019. Anche la Francia è rappresentata da cinque ristoranti di tutto
rispetto che figurano nella top 50, tra cui l’Arpège (No.8), il Septime (No.15), l’Alain Ducasse au Plaza Athénée (No.16), l’Alléno Paris au Pavillon Ledoyen (No.25), così come il Mirazur.

Sei invece i ristoranti per gli Stati Uniti, tra cui il Cosme (No.23), guidato dal The World’s Best Female Chef 2019, Daniela Soto-Innes, e due nuove entrate: l’Atelier Crenn (No.35) e il Benu (No.47), entrambi a San Francisco (California).

Quest’anno la Danimarca vanta due dei primi cinque riconoscimenti per la nuova incarnazione del Noma (No.2) e per il Geranium (No.5), entrambi siti a Copenaghen. Anche il Perù è tra i primi dieci posti nella lista con ristoranti di Lima, tra cui vi sono il Central (No.6), ancora una volta votato come The Best Restaurant in South America, e il Maido (No.10). Il Messico vanta anche due posti al vertice della lista, tra cui il Pujol (No.12), nominato The Best Restaurant in North America, e il Quintonil (No.24), entrambi a Città del Messico.

Tra i premi speciali, il Chefs’ Choiche Award, il prestigioso riconoscimento assegnato dai migliori chef del mondo a un collega in lista, è stato vinto da Alain Passard dell’Arpège di Parigi (No.8) mentre il premio The Art of Hospitality Award è andato al Den di Tokyo.

Novità di questa edizione è stato il premio American Express Icon Awards, conferito allo chef e filantropo spagnolo José Andrés.

Ma vediamo nel dettaglio la lista con tutti i vincitori.

The World’s 50 Best Restaurants 2019

  1. Mirazur – Menton, Francia – Best in World/Best in Europe
  2. Noma – Copenhagen, Danimarca – Highest New Entru
  3. Asador Etxebarri – Atxondo, Spagna
  4. Gaggan – Bangkok, Thailandia – Best in Asia
  5. Geranium – Copenhagen, Danimarca
  6. Central – Lima, Perù – Best in South America
  7. Mugaritz – San Sebastian, Spagna
  8. Arpège – Parigi, Francia
  9. Disfrutar – Barcellona, Spagna
  10. Maido – Lima, Perù
  11. Den – Tokyo, Giappone – Art Of Hospitality
  12. Pujol – Mexico City, Messico – Best in North America
  13. White Rabbit – Mosca, Russia
  14. Azurmendi – Larrabetzu, Spagna – Whestholme Highest Climber
  15. Septime – Parigi, Francia
  16. Alain Ducasse au Plaza Athénée – Parigi, Francia
  17. Steirereck – Vienna, Austria
  18. Odette, Singapore
  19. Twins Garden – Mosca, Russia – New Entry
  20. Tickets – Barcellona, Spagna
  21. Frantzén – Stoccolma, Svezia – Re-entry
  22. Narisawa – Tokyo, Giappone
  23. Cosme – New York, USA
  24. Quintonil – Mexico City, Messico
  25. Alléno Paris Au Pavillon Ledoyen – Parigi, Francia
  26. Boragò – Santiago, Cile
  27. The Clove Club – Londra – Inghilterra
  28. Blue Hill at Stone Barns – Pocantico Hills, USA
  29. Piazza Duomo – Alba, Italia
  30. Elkano – Getaria, Spagna – New Entry
  31. Le Calandre – Rubano, Italia
  32. Nerua – Bilbao, Spagna – New Entry
  33. Lyle’s – Londra, Inghilterra
  34. Don Julio – Buenos Aires, Argentina – New Entry
  35. Atelier Crenn – San Francisco, USA – New Entru
  36. Le Bernardin – New York, USA
  37. Alinea – Chicago, USA
  38. Hiša Franko – Kobarid, Slovenia
  39. A Casa do Porco – San Paolo, Brasile – New Entry
  40. Restaurant Tim Raue – Berlino, Germania
  41. The Chairman – Hong Kong, Cina – New Entry
  42. Belcanto – Lisbona, Portogallo – New Entry
  43. Hof Val Cleve – Kruishoutem, Belgio – Re-entry
  44. The Test Kitchen – Cape Town, Sud Africa – Best in Africa
  45. Sühring – Bangkok, Thailandia – New Entry
  46. De Librije – Zwolle, Olanda
  47. Benu – San Francisco, USA – New Entry
  48. Ultraviolet by Paul Pairet – Shanghai, Cina
  49. Leo – Bogotà, Colombia – New Entry
  50. Schloss Schauenstein – Furstenau, Svizzera – Sustainable Restaurant Award

Articoli correlati

Bagheria: le eccellenze enogastronomiche e architettoniche del territorio

Manuela Zanni

Galatime: il galateo a tavola secondo Carlo Cambi e Petra Carsetti

Carolina Carbonari

Il cibo? Non si scorda mai

Francesco Gabriele