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Tisupporto.io, la start up che raccoglie gift card per aiutare i ristoranti nasce a Milano

È nata TiSupporto.io, un’app ideata per raccoglie le gift card per donare buoni regalo ai ristoranti, aiutandoli a superare la crisi causata dal Coronavirus

È appena nata, TiSupporto.io: un’ app che vuole sostenere i ristoranti durante il COVID-19, acquistando buoni regalo. Un modo per aiutare uno dei settori più colpiti da questa epidemia, quella della ristorazione: “I ristoranti hanno bisogno di liquidità, ora, per poter coprire i costi fissi e per evitare probabili insolvenze dovute alla mancanza di cash flow” racconta Alexander Portera, founder di Tisupporto.io. 

Come funziona TiSupporto.io? Dopo aver cercato il ristorante preferito (o il ristorante che vuole supportare) sul sito, l’utente può procedere a comprare la gift card direttamente sul sito, senza intermediari. In un’altra sezione “aggiungi” ogni ristorante può registrarsi gratuitamente, linkando la pagina ai propri contatti.

Attualmente sul sito ci sono più di 60 ristoranti, la maggior parte nella zona di Milano, dove l’iniziativa è nata ma che si sta spandendo in tutta Italia. “Al momento, dopo aver lanciato il progetto, sto cercando di creare delle partnership che permetterebbero anche ai ristoranti che attualmente non offrono gift card di proporle e quindi estenderebbe ulteriormente il supporto che questa app può dare” racconta Portera.

“Perché ho creato questo progetto? Sento di avere un dovere sociale di aiutare chi ha più bisogno in questo periodo di grande difficoltà. Per questo motivo ho lanciato TiSupporto.io senza scopo di lucro. Da sempre lavoro nel digitale e ho cercato un modo concreto per sostenere le piccole imprese, in particolare i ristoranti. L’acquisto di gift card è un mezzo immediato per dare un piccolo sostegno economico che potrebbe aiutare i ristoranti ad attraversare questo momento di difficoltà”.

Nello stesso spirito di questa iniziativa è nato anche Ad un Metro, un sito che regala un e-commerce gratuito per tutte le piccole aziende che vorrebbero fare delivery ma non possono permetterselo. L’iniziativa nasce da un piccolo pool di giovani di Verona che lavorano per la web agency Webmotion: “Appena cominciata l’emergenza abbiamo cominciato a notare post di piccole botteghe che invitavano a contattarle via WhatsApp per consegne a domicilio. Noi facciamo siti e-commerce e campagne web: in 24 ore abbiamo messo in piedi il progetto che offre gratuitamente per tutta la quarantena ai piccoli esercenti una piattaforma online dove mettere in vendita i propri prodotti” ci raccontano. 24 ore per realizzare la piattaforma e oltre 250 richieste nella prima settimana,  la maggior parte delle quali nelle ultime 48 ore.

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