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Top Italian Food & Wine: la nostra intervista al Ministro Lollobrigida e la lista dei prodotti “con il Bollino GR”

Si è chiuso ieri il grande evento del Gambero Rosso “Top Italian Food&Wine” in collaborazione con l’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Regione Lazio, Lazio Innova e Eur S.p.A.

Negli spazi d’avanguardia del Nuovo Centro Congressi di Roma, più comunemente conosciuto come “Nuvola di Fuksas”, un’intera giornata è stata dedicata alle eccellenze agroalimentari del nostro Paese con numerosi momenti di approfondimento tra cui la presentazione delle tre guide firmate Gambero Rosso Top Italian Food & Wine,Grandi Salumi e Berebene 2023, varie masterclass e una grande degustazione aperta al pubblico all’insegna del TOP del Made in Italy.

Prima dei Premi e delle Degustazioni, un Dibattito al quale hanno preso parte Esperti di questo nostro vasto settore e le Istituzioni politiche collegate, tra cui Francesco Lollobrigida il nuovo Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, che abbiamo intervistato.

Grande è stata l’affluenza del pubblico. Un pubblico sempre più interessato ad approfondire i contenuti dietro a un brand, più attento aleggere le etichette, più consapevole del valore della qualità del cibo e orgoglioso di scoprire le eccellenze del proprio Paese. 

Perché “Food&Wine” sono si due parole entrate nel linguaggio comune, ma sono anche due elementi essenziali per valorizzare l’identità territoriale e la biodiversità che rendono unica l’Italia. Proprio in merito a questo tema, nella mattinata di ieri, si è tenuto il Convegno “Roma e il suo territorio. Qualità dell’ospitalità e dell’offerta enogastronomica” un dibattito costruttivo sullo stato dell’arte del turismo della Capitale e su quanto l’offerta enogastronomica, che è diventata simbolo in tutto il mondo di italianità, possa fare leva e possa essere un volano per la promozione di prodotti e territori. 

Al convegno hanno preso parola Paolo Cuccia, Presidente Gambero Rosso; Luigi Salerno, Amministratore Delegato Gambero Rosso; Angelo Sajeva, Vice Presidente Gambero Rosso; Francesco Lollobrigida, Ministro Dell’agricoltura, Della Sovranità Alimentare e Delle Foreste; Alessandro Onorato, Assessore Grandi Eventi Sport Turismo e Moda Roma Capitale, Paolo Orneli, Assessore Sviluppo Economico, Commercio Artigianato, Università, Ricerca, Start Up e Innovazione Regione Lazio; Enrica Onorati, Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione Della Filiera E Della Cultura Del Cibo; Pari Opportunità Regione Lazio; Alfredo Tesio, Presidente Gruppo Del Gusto Associazione Stampa Estera In Italia; Antonello De Medici, Group Director Of Operations  Rocco Forte Hotels; Onorio Rebecchini, General Manager Sheraton Parco de Medici Rome Hotel; Antonella Ferro, General Manager Courtyard Rome Central Park by Marriot; Francesca Tozzi, General Manager SIX SENSES; Stefano Di Niola, Segretario Generale CNA di Roma; Daniele Brocchi, Direttore Turismo e Cultura Assoturismo Confesercenti Roma e Lazio; Giuseppe Roscioli, Presidente Federalberghi Roma e Sergio Paolantoni, Presidente FIPE Confcommercio Roma.

Tra gli Esperti di questo nostro vasto settore e le Istituzioni politiche collegate, abbiamo intervistato Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare.

“È una manifestazione di successo durante la quale il cibo italiano si mette in mostra grazie al Gambero Rosso che mette insieme le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. Spesso sono piccoli produttori che hanno valorizzato un prodotto, o addirittura inventato, e sono stati capaci metterlo sul mercato e renderlo concorrenziale. Questa capacità italiana è quella che ci rende forti. Raramente l’Italia è competitiva per quantità ma siamo una super potenza della qualità. Questo dobbiamo difenderlo come valore, sia sul mercato interno, aiutando le nostre aziende a crescere e a essere promosse, sia nel mondo.

Arrivare nei mercati significa esportare di piu, significa far crescere la nostra economia, la nostra ricchezza per redistribuirla tra i piu deboli. Si cresce attraverso il sostegno all’impresa. Da piccole diventano medie e, a volte, grandi e grandissime. I prodotti nazionali vanno però anche difesi dalle tante aggressioni e pressioni di normative che tendono a standardizzare i prodotti allo scopo di abbassare il costo di produzione e accentrare il guadagno nelle mani di poche multinazionali. Dobbiamo batterci contro questo modello.

Dobbiamo scegliere strade che valorizzino le filiere corte, della qualità, dell’attaccamento a quei processi ai quali siamo abituati: rapporto forte tra uomo, ambiente e buon cibo che arriva sulle nostre tavole.

Cosa Pensa del Nutri-score, ovvero del sistema di etichettatura nutrizionale che usa a colori dal rosso al verde e una scala A-E per promuovere o bocciare gli alimenti?

Sulla vicenda del Nutriscore per fortuna, per ora, abbiamo fermato il problema. Tirammo fuori questa battaglia quanto Fratelli d’Italia era una piccola forza di opposizione. Portammo il Parlamento ad avere consapevolezza su ciò che stava accadendo. Si voleva, e si vuole, creare uno strumento che è simile a quello spettro colorato che si trova sulle lavatrici. Solo che l’uomo non ha il contatore. E non non possiamo calcolare l’effetto dei cibi sulle persone. Lo sa la scienza e lo sa la politica. E allora qual è l’elemento che si vuole inserire? L’elemento che con la scusa di alcuni caratteri che vengono applicati decide che il parmigiano fa piu male della diet coke, che le barrette proteiche fanno meglio all’organismo rispetto all’olio d’oliva. Delle frottole. Questioni che non c’entrano niente con l’informazione al consumatore. Dobbiamo spiegare cosa c’è nei prodotti poi è certo che gli eccessi fanno male di ogni cosa. Di parmigiano non ne puoi mangiare una forma intera ma la giusta quantità fa bene all’organismo. Basta guardare gli italiani quanto stanno in forma rispetto alle altre popolazioni che vorrebbero imporci un metodo per sapere come dobbiamo diventare migliori e crescere nel benessere fisico.

L’altra è la questione dell’etichettatura del vino. Il vino c’è da sempre. L’hanno cantato i poeti. Socrate diceva che se bevi con temperanza in piccoli sorsi, il vino stilla la stessa piacevolezza della rugiada al mattino. Lo diceva in un’epoca in cui il vino era conosciuto come un elemento che dava allegria ai convivi. Ecco oggi qualcuno vorrebbe scrivere sui vini “nuoce gravemente alla salute”.

Forse quelli che lo hanno scritto sono talmente astemi e talmente nemici di un prodotto così importante che le loro menti sono così obnubilate dalla voglia di aggredire la produzione tipica che non è delocalizzabile.

Certo tu fai diventare il vino una cosa che nuoce alla salute e magari fai bere bevande iper gassate come fanno in alcune nazioni specie nelle aree piu povere di quelle nazioni. Perché la verità è che se c’è una standardizzazione del cibo, chi ha soldi potrebbe permettersi produzioni di nicchia e d’elite, non come abbiamo ora. Mentre i poveri mangeranno schifezze. Questo è l’obiettivo di alcuni. Che le schifezze costino poco e facciano guadagnare le multinazionali. Lo vediamo negli Stati Uniti. Nei quartieri popolari trovi un tasso di obesità devastante. Noi non vogliamo avere una società che divide il mondo in ricchi e poveri. Per farlo dobbiamo dare sostegno alle imprese e proteggere i beni preziosi come quelli enogastronomici che abbiamo sotto ogni campanile. Il nostro è il territorio del Mondo che non per dimensione ma per numero di prodotti non è secondo a nessuno.

Cosa si può fare di concreto? Quali iniziative si possono mettere in campo per contrastare la contraffazione a livello mondiale?

Bisogna lavorare su ispezioni, lo fa il nostro ispettorato della qualità. Lo fa attivamente sul piano nazionale per evitare le sofisticazioni che danneggiano con una concorrenza sleale le nostre produzioni di qualità. Va fatto all’estero con normative che riconoscano i nostri prodotti a livello Europeo. Va fatto sulle piattaforme internazionali. Anche lì è stato attivato dal nostro ministero una collaborazione con i soggetti che immettevano sul mercato prodotti che richiamavano ai prodotti italiani ma che invece erano contraffazioni. Garantire la qualità fa bene all’impresa ma fa bene anche al consumatore finale.

Che ruolo hanno le Ambasciate e i centri culturali all’estero per la promozione del Made in Italy?

Noi abbiamo già attivato un necessario rapporto con gli altri ministeri come quello della sanità per contrastare l’arrivo in Italia della carne sintetica che, secondo noi, di carne non ha niente, e il latte sintetico. Quando parli con un allevatore di bovini o di ovini e ti dice “quello che mangia l’animale è il sapore del formaggio che assaggi”, ti spiega una filiera che non puoi riprodurre in un laboratorio o in un bio reattore in maniera pericolosa per l’ambiente e per la produzione ma anche per la nostra economia. Perché evidentemente un bio reattore lo metti dove è magari il costo del lavoro è inferiore o dove non hai bisogno di difendere l’ambiente. Le ambasciate e i consolati sono una grande occasione per la protezione dei cibi perché possono spiegare le particolarità dei nostri prodotti e magari farli assaggiare. All’estero ricercano il buon cibo italiano e riuscirlo a valorizzare è una buona occasione per tutti, soprattutto per i giovani che decidono di investire su questo settore.

I Prodotti con il bollino della Settima edizione di TOP ITALIAN FOOD 2023

VALLE D’AOSTA

Composta di fragole ALPENZU; Salsa Barbecue ALPENZU; Salsa Ketchup ALPENZU

PIEMONTE

Kefir biologico di capra BIOBRUNI; Burro di capra biologico BIOBRUNI; Uova biologiche CASCINA MANA; Ketchup classico biologico CEREAL TERRA; Grissini H2O  IL PANATÈ MARIO FONGO; Grissini stirati classici IL PANATÈ MARIO FONGO; Composta di fragole con zucchero di canna MARIANGELA PRUNOTTO; Grissini piemontesi classici stirati a mano MASTRO CESARE ANTICO FORNO PIEMONTESE; Passata di pomodoro NIASCA PORTOFINO; Sua Eccellenza la Nocciola CAFFAREL

LIGURIA

Pesto genovese classico ARTIGIANA GENOVESE; Grana Padano Dop Riserva CASEIFICIO ALBERTI; Pesto Genovese Classico PESTO ROSSI 1947; Lardo con basilico genovese Dop SALUMIFICIO ALBINO CHIESA

LOMBARDIA

Gelato alla crema CASCINA BIRAGA; Burrata  CASEIFICIO PUGLIESE – MOZZARELLA MIA; Aceto di vino rosso GALLETTI; Bresaola Zero® GIÒ PORRO; Bresaola primitiva bio PAGANONI; Carnaroli Classico RISO POZZI; Salame di Varzi Dop Filzettone  VECCHIO VARZI

VENETO

Riso Carnaroli “Pila Vecia” ANTICA E RINOMATA RISERIA FERRON; Speck di Asiago FIOR DI MASO 1887 – CA.FORM; Blu ’61 LA CASEARIA CARPENEDO; Prosciutto Cotto “L’Arroganza” MEGGIOLARO; Panettone Classico OLIVIERI 1882; Coscia Cotta OPIFICIO 1899 VERONA

TRENTINO – ALTO ADIGE

Speck puro MACELLERIA CIS

FRIULI -VENZIA GIULIA

Panettone classico DALL’AVA BAKERY; Grissini stirati a mano DALL’AVA BAKERY; Biscotti alla mandorla DALL’AVA BAKERY; Prosciutto Fumato DOK DALL’AVA; La Regina di San Daniele FRIULTROTA; Prosciutto cotto nazionale il Praga con osso MORGANTE

EMILIA – ROMAGNA

Miele di acacia APICOLTURA CAZZOLA; Miele di girasole APICOLTURA PANCALDI LARA; mascarpone artigianale Valsamoggia CASEIFICIO VALSAMOGGIA; tortellini  Valsamoggia CASEIFICIO VALSAMOGGIA; SALAME FELINO IGP CAVALIER UMBERTO BOSCHI; Carciofini interi sott’olio CONAD; Taralli pugliesi con olio extravergine di oliva – SAPORI E DINTORNI CONAD; Nocciole Piemonte IGP tostate – SAPORI E DINTORNI CONAD; Prosciutto cotto “San Giovanni” COTTO CAPITELLI; Prosciutto di Parma Dop Galloni 24 mesi Etichetta Oro GALLONI; Coppa Piacentina DOP GIORDANO; Tortellini bolognesi GRATIFICO L’ ARTE DELLA PASTA DI BOLOGNA; Prosciutto di Parma DOP 24 mesi PIO TOSINI; Canossello – Culatta di Canossa  SALUMIFICIO GIANFERRARI – I SALUMI DI CANOSSA; Prosciutto di Parma Dop 24 mesi Gran Tanara TANARA GIANCARLO

TOSCANA

Crema Nocciola Fondente AMEDEI; Ragù di carne chianina BOSCOVIVO – LE RICETTE DI CATERINA; Pecorino Romano 9 mesi “Deroma” CASEAREA AGRI IN; Stracchino “Deroma” CASEAREA AGRI IN; Panettone Premium Classico CORSINI BISCOTTI; Cantucci Toscani IGP alle mandorle CORSINI BISCOTTI; Fette Biscottate senza zucchero aggiunto CORSINI BISCOTTI; Pepe 4 stagioni in grani DROGHERIA E ALIMENTARI S.P.A.; Panforte di Siena Igp Margherita FIORE 1827; Prosciutto da cinta senese Dop Maestà 24-30 mesi RENIERI DIGAR

MARCHE

Confettura del Cardinale – Visciole LE CANTINE DEL CARDINALE

UMBRIA

Prosciutto di Norcia IGP PATRIZI

LAZIO

Pralina Terra del Meridione BELLANTONI; Ketchup classico CALVE’; Ketchup -50% zuccheri CALVE’; Corallina San Rocco CIBARIA; Patatine “stile fatte a mano” CRIK CROK; Yogurt compatto bianco da latte nobile FATTORIA LA FRISONA; Guanciale FIORUCCI; Crema di Grom GROM; Gelato Grom GROM; Biscotti cioccolato mandorle e uvetta I BISCOTTI DI BELE; Pepy-Ta biscotto al cioccolato con sale rosa dell’Himalaya MONDO DI LAURA; Porchetta di Ariccia Igp Tronchetto LEONI ISABELLA; Cedrata LIMORI BEVANDE; Spuma LIMORI BEVANDE

ABRUZZO

Miele Di Agrumi Bio Linea Gourmet ADI APICOLTURA; Passata di pomodoro artigianale CIRO FLAGELLA

MOLISE

Carciofini in olio evo OROMINERVA; Passata di pomodoro artigianale OROMINERVA

CAMPANIA

Linguine 28 PASTAI; Colomba “Venus” al gusto pistacchio e amarene GRAN CAFFE ROMANO; Zamponero MACELLERIA CILLO; Würstel Il Marchigianotto MACELLERIA CILLO; Ragù della nonna MACELLERIA CILLO; Mozzarella di bufala MINICASEIFICIO COSTANZO; Paccheri di Gragnano Igp PASTIFICIO DEI CAMPI; Fusillo Avellinese Pastificio Graziano srl; Carciofini RAIMO; Yogurt della dispensa di San Salvatore SAN SALVATORE 1988 – LA DISPENSA; Pelato San Marzano Dop SOLANIA

PUGLIA

Burrata Di Andria Igp CASEIFICIO SIMONE; Mozzarella CASEIFICIO SIMONE; Taralli artigianali fatti a mano DANIELI IL FORNO DELLE PUGLIE SRL; capocollo di Martina Franca di suino nero pugliese SALUMI MARTINA FRANCA

CALABRIA

Nduja di Nero di Calabria NERO DI CALABRIA

SICILIA

Filetti di tonno rosso del Mediterraneo ANTICA TONNARA DI FAVIGNANA DI ANTONIO TAMMARO; Filetti di Ventresca di tonno rosso del Mediterraneo ANTICA TONNARA DI FAVIGNANA DI ANTONIO TAMMARO; Colomba al pistacchio BONFISSUTO; Il panettone alla ciliegia e fragolina FIASCONARO; Porchetta di suino nero dei Nebrodi IL VECCHIO CARRO; Chinotto Bio TOMARCHIO BIBITE

SARDEGNA

Giglio Sardo Extra ARGIOLAS FORMAGGI; Miele di corbezzolo: dimòniu AZIENDA APISTICA ROBERTO ARRU; Granduca Di Mandas CASEIFICIO ANTONIO GARAU DAL 1880; Reginette ESCA DOLCIARIA; Riso Carnaroli Classico RISO PASSIU; Riso Gange RISO PASSIU; Riso Thai Aromatico RISORISTANO; Savoiardone di Sardegna TIPICO – LA BUONA SARDEGNA

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