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Uffizi da Mangiare: a Firenze l’arte diventa fine dining

Uffizi da mangiare

Agli Uffizi le opere d’arte diventano piatti stellati grazie alle ricette delle celebrità dell’enogastronomia.

Agli Uffizi ora non si va solo per vedere, ma anche per gustare. E per la prima volta nella storia le gallerie fiorentine più famose al mondo chiamano a raccolta gli chef. “Uffizi da mangiare” diventa una serie di video condivisi ogni domenica sul profilo Facebook del museo. Ospiti d’onore stellati e celebrità dell’enogastronomia alle prese con ricette ispirate ai dipinti dei grandi maestri dell’arte. 

Un duello tra moderno e tradizione, tra classicismo e innovazione. Una sfida tra pennelli e forchette, tra il meglio dell’arte italiana e della ristorazione, quella stellata.

In attesa di una riapertura che non arriva, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt non nasconde la sua cieca fiducia nel digitale per la ripartenza della cultura e lancia questa iniziativa social per un novello “Masterchef dell’Arte”.

Uffizi da mangiare

Uffizi da Mangiare

In un gioco mai fortuito tra manierismo e barocco, i piatti degli chef stellati vengono ripresi e postati ogni domenica in brevi filmati. Vincerà il quadro o il piatto? A interpretare i quadri che rendono grande questo museo in tutto il mondo (anzi, Il Museo di Firenze) ai fornelli saranno grandi nomi dell’enogastronomia.

Fabio Picchi, patron de Il Cibrèo e celebre volto televisivo della cucina toscana si cimenterà con i pesci e le aragoste nella cesta settecentesca del ragazzo dipinto da Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto (Ragazzo con la cesta di pesci e di aragoste).

Il noto macellaio e ristoratore di Panzano in Chianti Dario Cecchini dovrà vedersela con la dispensa secentesca del nipote di Sansovino, Jacopo Chimenti, detto l’Empoli (Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellame).

Anche la chef stellata Valeria Piccini del ristorante Da Caino (Montemerano, Grosseto) si lascerà ispirare da un’altra natura morta del Chimenti. Marco Stabile, altro chef stellato ma de L’Ora d’Aria di Firenze, interpreterà i Peperoni e uva di Giorgio De Chirico. Una vera sfida impossibile di accostamenti.

Vedremo chi si arrischierà nel confronto con le opere di Felice Casorati e Giovanna Garzoni, ma soprattutto con il celeberrimo Bacco del Caravaggio.

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