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Zafferiamo: così Città della Pieve celebra la prelibata spezia

zafferiamo

Degustazioni, cooking show, laboratori e visite guidate. Città della Pieve celebra lo zafferano con tre giorni ricchi di eventi. Dal 20 al 22 ottobre torna Zafferiamo

Un tempo si chiamava “croco”, dal nome della pianta che lo produce. Oggi è un tesoro di colore rosso che poi diventa giallo: è lo zafferano, spezia antica e affascinante di cui le terre di Città della Pieve sono talmente ricche da festeggiarlo per 3 giorni, dal 20 al 22 ottobre.

Zafferiamo è l’evento attraverso il quale la splendida località in provincia di Perugia celebra ogni anno il proprio prodotto di punta. Promosso dall’Amministrazione Comunale e dal Consorzio “Il Croco di Pietro Perugino – Zafferano di Città della Pieve A.Viganò”, l’evento propone lo “Zafferano purissimo in fili di Città della Pieve” in tutte le sue sfaccettature. A partire dalla gastronomia, ovviamente, con esperti cuochi che spiegheranno ai visitatori i segreti per il suo corretto utilizzo in cucina, offrendo in degustazione delizie ai profumi dello zafferano, e i ristoranti della cittadina che presenteranno particolari menù a tema.

Grande spazio sarà inoltre dato ai temi della salute e del benessere con un’area dedicata, mentre nella mostra mercato delle eccellenze del territorio, allestita nel centro storico, i produttori del Consorzio proporranno tutta la declinazione dei prodotti realizzati utilizzando la preziosa spezia.

Nei tre giorni di Zafferiamo non mancheranno laboratori per la tintura con lo zafferano di tessuti e filati, oltre alla mostra di pizzi e ricami realizzati con la particolare tecnica del Punto Perugino. Sarà possibile partecipare a dimostrazioni e laboratori di pittura con la tecnica dell’acquarello per ottenere, dallo zafferano infuso, tutte le tonalità dell’oro rosso, oppure ammirare la Mostra collettiva di opere realizzate con l’uso dello zafferano, la Mostra fotografica “Frutta d’Arte” e quella pomologica “Frutta dal vero” sulle antiche varietà locali di frutta. E ancora, al laboratorio di cucina “Mani in pasta”, scoprire tutti i segreti della pasta fatta a mano allo zafferano.

Programma

VENERDÌ 20 OTTOBRE

Piazza del Plebiscito, ore 15

  • Mostra Mercato Zafferano…e non solo

Mercato Coperto, ore 15

  • SaffronArt. Mostra di opere realizzate con lo zafferano
  • Mostra di Pizzi e Ricami realizzati con lo zafferano
  • Corso di Ricamo “a punto Perugino” (ore 17)
  • Dimostrazione di tessitura a cura della tessitrice Luciana Pasqualoni

Area Food a Piazza Matteotti

  • Emozioni e cibo a cura di Giulia Guidotti, psicologa
  • Benvenuto Zafferano, incontro con i produttori

SABATO 21 OTTOBRE

Area Shop a Piazza del Plebiscito, ore 9

  • Mostra Mercato Zafferano…e non solo
  • Visita allo Zafferaneto Urbano e raccolta dei fiori

Piazza Matteotti, ore 11

  • Laboratorio di cucina “Mani in pasta”
  • Presentazione e degustazione di prodotti a base di zafferano

Area Food Piazza Matteotti ore 15.30

  • Lo zafferano nella cucina dagli Etruschi al Rinascimento
  • 2017: l’Odissea del dottor Zafferano
  • Show Cooking: Lo zafferano in cucina
  • Dimostrazione di pittura
  • Lavorazione della terracotta
  • Mostra pizzi e ricami
  • Dimostrazione di tessitura
  • Dimostrazione di tintura

DOMENICA 22 OTTOBRE

Area Shop Piazza del Plebiscito Ore 9

  • Mostra Mercato Zafferano e… non solo
  • Visita allo Zafferaneto urbano e raccolta dei fiori
  • Sfioratura ed essiccazione
  • Laboratorio di cucina “mani in pasta”
  • Presentazione e degustazione di prodotti a base di zafferano
  • Coltiviamo la salute con la prevenzione: lo Zafferano e le proprietà preventive della dieta mediterranea
  • Show Cooking

Area Laboratori Mercato Coperto

  • Laboratorio di pittura
  • Lavorazione della terracotta
  • Mostra pizzi e ricami
  • Dimostrazione di tintura

Informazioni e dettagli sulla pagina dell’evento Facebook.

Lo zafferano

La pianta, originaria dell’Asia Minore, fu impiegata fin dall’antichitá per uso tintorio, farmacologico, cosmetico e gastronomico. Le sue proprietà erano note agli Egizi, ma anche a cretesi e micenei, tanto che il fiore dello zafferano é raffigurato nelle pareti del Palazzo di Cnosso. Anche nella Bibbia e nei Veda indiani è citato lo zafferano. Omero, nell’Iliade, indica lo zafferano, insieme al loto e al giacinto, tra i fiori del letto di nuvole di Zeus.

I Greci e i Romani lo chiamavano “croco”, nome che rimase fino al Medioevo. Agli Arabi invece deriva la parola zafferano (dal persiano “safra” cioè giallo), Molto diffuso in Spagna, in Italia arrivò nel XIII secolo, commerciato come pianta tintoria. Continuò comunque anche l’uso farmacologico, come antispasmodico e sedativo, contro i dolori dentali, l’insonnia, l’isteria. Lo zafferano fu ritenuto importante per la salute di stomaco, milza, fegato, cuore. Si pensó perfino che favorisse il parto, ritardasse la vecchiaia e aumentasse le capacitá amatorie. Di conseguenza, oltre che in svariati liquori, nei profumi e nei cosmetici, lo zafferano ebbe largo impiego tra Medioevo e Rinascimento anche in cucina. Fu così la regina delle spezie prima che si diffondessero altre piante a seguito della scoperta dell’America.

In cucina

Lo zafferano è una piatta appartenente alle iridacee. All’interno dei bellissimi fiori viola si sviluppano gli stimmi di zafferano, di un intenso colore rosso. Gli stimmi vengono raccolti la mattina molto presto e fatti essiccare su stracci di tela su braci di carbone. Per produrre un chilo di zafferano, ci voglio 120000 fiori. Per questo, a volte, può costare più dell’oro.

In Italia, una ricetta tipica a base di zafferano è il risotto alla milanese. In Spagna viene utilizzato per preparare la paella. In Francia, lo zafferano è alla base della bouillabaisse, una zuppa di pesce molto diffusa nella zona della Provenza. In Inghilterra è invece molto utilizzato nella preparazione di torte e ciambelle.

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