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Ristorazione e design nel verde: a Milano apre Urban Garden 66

Milano è una città che cambia di continuo. I quartieri si rigenerano, gli spazi assumono nuove funzioni, nascono luoghi che interpretano in modi diversi il bisogno di socialità e di bellezza. In questo contesto si inserisce Urban Garden 66, un nuovo indirizzo in Bovisa che mette insieme ristorazione, design e natura.

Con i suoi 850 metri quadrati, divisi tra una sala interna e un ampio giardino, Urban Garden 66 si presenta come uno spazio modulabile, capace di adattarsi a contesti diversi: dai ricevimenti privati ai meeting aziendali, dalle cene formali agli aperitivi informali all’aperto. Non un ristorante in senso stretto, non solo un luogo per eventi, ma un progetto che prova a dare un volto nuovo a un quartiere che da tempo vive una fase di fermento creativo.

L’iniziativa porta la firma di Lanzarotti 1967, storica realtà del catering milanese, oggi guidata da Davide e Diego Taiano. La loro azienda, nata come piccola impresa familiare, si è trasformata negli anni in una struttura organizzata, con decine di collaboratori e centinaia di eventi seguiti ogni anno. Con Urban Garden 66 hanno scelto di costruire uno spazio che fosse anche un manifesto: tradizione e radici da un lato, apertura a nuove opportunità e a un pubblico più ampio dall’altro.

La sala interna è un grande open space, elegante ma flessibile, pensato per essere facilmente adattato. Il giardino, invece, rappresenta la parte più caratterizzante: oltre 550 metri quadrati di verde che interrompono la continuità urbana e restituiscono un senso di respiro. Tra siepi, alberature leggere e spazi modulabili, diventa cornice ideale per cocktail, brunch, matrimoni o semplici pause all’aperto.

La ristorazione al centro del progetto

Un ruolo centrale è affidato alla ristorazione, che non è pensata come servizio accessorio ma come elemento fondante del progetto. Le proposte gastronomiche nascono da una lunga esperienza nel catering e puntano su stagionalità, cura del dettaglio e attenzione alla sostenibilità. I menu cambiano in base al contesto e riflettono una scelta precisa: selezione di prodotti locali, rispetto delle stagioni, valorizzazione degli ingredienti. Un modo di intendere la cucina che prova a coniugare qualità e responsabilità.

Urban Garden 66 racconta così un modello che a Milano trova terreno fertile: spazi ibridi, belli ma funzionali, dove natura e architettura si incontrano per creare un’esperienza personalizzata. La scelta della Bovisa non è casuale. Un tempo quartiere industriale, oggi laboratorio creativo, l’area si conferma terreno di sperimentazione per nuove forme di socialità urbana.

Più che un ristorante o una location per eventi, Urban Garden 66 è un progetto che interpreta lo spirito della città. Dimostra che ristorazione e design possono dialogare con il verde urbano, e che il lusso contemporaneo non coincide con l’ostentazione, ma con la misura, l’intelligenza progettuale e la capacità di offrire benessere. Un luogo che invita a vivere Milano con un passo diverso: più lento, più verde, più condiviso.

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