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Merano WineFestival Calabria: radici antiche, rinascita moderna

merano winefestival calabria

A Cirò il Merano WineFestival Calabria dal 7 al 9 giugno celebra storia greca e identità mediterranea tra vitigni di gran spessore.

Cirò accoglie “Merano WineFestival Calabria – Essenza del Sud” dal 7 al 9 giugno 2025, nel cuore dell’enologia regionale. L’evento, promosso da Merano WineFestival e Regione Calabria con ARSAC e Consorzio Vini DOC Cirò e Melissa, valorizza l’eredità dell’antica Krimisa. Tuttavia, non si tratta di una semplice degustazione: è un viaggio immersivo tra mito, cultura e paesaggio, con oltre 100 eccellenze calabresi in mostra.

Gaglioppo: epopea tra olimpiadi antiche e moderne

L’odierna Cirò sorge sui resti di Krimisa, insediamento magno-greco dove Pitagora fondò la sua scuola nel 530 a.C. Parallelamente, il Gaglioppo – vitigno autoctono alla base dei Cirò DOC e Melissa DOC – lega la sua fama alle gesta di Milone di Crotone. D’altro canto, la tradizione di offrirlo ai vincitori olimpici si rinnova nel 1968, quando diventa Vino delle Olimpiadi a Città del Messico, e nel 2000 a Sydney. Conseguentemente, ogni sorso racconta secoli di storia, unendo sport ed enologia in un dialogo senza tempo. Perciò, questo rosso strutturato incarna la resilienza di una terra che ha trasformato le radici classiche in identità contemporanea, mantenendo intatto il legame con l’epica mediterranea. A maggior ragione, la sua presenza al festival ne sottolinea il ruolo di ambasciatore culturale, testimoniando come la Calabria enoica abbia attraversato i millenni senza perdere autenticità.

Greco bianco: l’anima ionica in calice

Portato in Italia dai coloni greci nell’VIII secolo a.C., il Greco Bianco rappresenta l’altra anima vitivinicola calabra. Contemporaneamente, è considerato progenitore delle malvasie italiane e dà vita a due espressioni distinte: il Cirò DOC Bianco, secco e vibrante, e il Greco di Bianco DOC, passito ambrato. Analogamente, quest’ultimo unisce complessità e persistenza, riflettendo il sole, il mare e le colline della regione. Inoltre, le uve selezionate per vini sacri nell’antichità oggi interpretano terroir unici, dove mineralità e sapidità riecheggiano la vicinanza allo Ionio. Pertanto, il vitigno fonde sacralità storica e modernità enologica, dimostrando come la tradizione cerimoniale magno-greca sopravviva nelle odierne pratiche di vinificazione. Dopodiché, la sua versatilità permette abbinamenti inediti con la gastronomia locale, trasformando ogni degustazione in un’esperienza sensoriale stratificata.

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Merano WineFestival Calabria e turismo d’eccellenza

Il festival nasce per posizionare Cirò come destinazione di turismo enoico d’eccellenza, superando la dimensione puramente degustativa. Contemporaneamente, l’immersione tra storia e cultura coinvolge visitatori attraverso percorsi che uniscono archeologia, filosofia e paesaggio. Tuttavia, il cuore pulsante resta la celebrazione di oltre 100 produttori regionali, ambasciatori di una rinascita qualitativa. Conseguentemente, l’iniziativa funge da catalizzatore per un territorio che guarda al futuro senza dimenticare Milone, Pitagora e le navi greche cariche di vitigni. Perciò, ogni calice servito diventa mappa sensoriale di una terra abitata da pensatori e atleti, dove l’enologia è atto identitario prima che produttivo. In definitiva, il Merano WineFestival Calabria non esalta semplicemente vini, ma trasforma le radici in progetti, dimostrando come la Magna Grecia possa ispirare nuove rotte del gusto.

Come anfore destinate a Olimpia, i vini di Cirò custodiscono il sole ionico in ogni goccia. Oggi, quelle colline accolgono viaggiatori in cerca di verità antiche, dove la persistenza del Greco Bianco e la struttura del Gaglioppo raccontano secoli di storia mediterranea.

Cirò (KR), 7-9 giugno 2025. Sito | Instagram

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