Cantine aperte 2025: sabato 24 e domenica 25 maggio, le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le porte in tutta Italia per un weekend di degustazioni, esperienze enoturistiche e scoperta del territorio.
Oltre 500 cantine, un solo obiettivo: raccontare il vino attraverso emozioni condivise. Cantine Aperte 2025 trasforma l’Italia in un mosaico di esperienze, dove ogni regione svela la sua anima enologica tra degustazioni, trekking tra i filari e arte.
Cantine Aperte 2025: non solo vino, ma un manifesto culturale
“Questa edizione è la vetrina delle novità enoturistiche”, afferma Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino. Dalle passeggiate con gli alpaca in Trentino ai boat tour in Veneto, ogni attività unisce natura, cultura e sostenibilità. Non mancano laboratori di sughero, mostre d’arte in vigna e cene con il vignaiolo, mentre i più piccoli esplorano fattorie didattiche o partecipano a cacce al tesoro.

Nord Italia: tra ghiacciai, laghi e vigneti eroici
Dalle Alpi innevate alle colline Patrimonio UNESCO, il Nord Italia disegna un mosaico di paesaggi dove il vino diventa narrazione di territori unici. In Piemonte, tra le Langhe e il Monferrato, 27 cantine aprono le porte a esperienze che sfiorano la poesia. A La Morra, la Cantina Marchesi di Barolo invita a jeep tour tra i filari di Nebbiolo, con soste per pic-nic tra borghi medievali e degustazioni di Barbaresco abbinato a tajarin al tartufo. A Serralunga d’Alba, Fontanafredda trasforma le sue grotte sotterranee in teatri di degustazioni al lume di candela, mentre a Canelli, l’Antica Casa Vinicola Bosca celebra l’Asti Spumante con laboratori di mixology e aperitivi in terrazza panoramica.

Non meno spettacolare il Friuli Venezia Giulia, dove cantine come Livio Felluga e Jermann celebrano la biodiversità del Carso. A Cormòns, la Cantina Pradio organizza passeggiate botaniche tra vitigni ribolla e ulivi secolari, seguite da degustazioni di Friulano abbinato a frico croccante.
In Veneto, tra le onde della laguna e le colline del Prosecco, diverse cantine raccontano storie di tradizione e innovazione. A Valdobbiadene, Bisol 1542 propone wine trekking tra i vigneti a picco su strapiombi dolomitici, con brunch a base di sopressa e Asiago. A Negrar, nella Valpolicella, Allegrini accoglie gli ospiti per cene stellari tra le barrique di Amarone, mentre il Trentino-Alto Adige incanta con contrasti audaci: qui, Elena Walch e Cantina Terlano fondono vitigni autoctoni come il Lagrein con esperienze alpine. A Termeno, Tramin offre degustazioni di Gewürztraminer in malghe di montagna, accompagnate da piatti di cervo e formaggi affumicati.

Centro Italia: colline, arte e spiritualità nel bicchiere
Dal cuore verde dell’Umbria alle coste selvagge delle Marche, il Centro Italia è un inno alla lentezza, dove il vino si intreccia con storia e spiritualità. In Toscana, a Montalcino, Banfi accoglie gli ospiti per wine yoga tra i filari di Brunello, con colazioni al tramonto a base di pecorino e miele di castagno, mentre a San Gimignano, la Cantina Guicciardini Strozzi svela i segreti della Vernaccia tra affreschi rinascimentali.
Le Marche sorprendono per creatività. A Offida, la Cantina Saladini Pilastri organizza tree watching notturno tra i vigneti di Pecorino, illuminati da installazioni artistiche. Ad Ancona, Umani Ronchi propone crociere enogastronomiche lungo la Riviera del Conero, con abbinamenti tra Rosso Conero e brodetto di pesce. In Abruzzo, realtà come Torre dei Beati e Valentini trasformano i parchi nazionali in scenari per wine safari, con degustazioni di Montepulciano abbinato a arrosticini di pecora.
L’Umbria, tra gli uliveti di Trevi e i borghi di pietra, annovera realtà come Lungarotti celebrano il Sagrantino con cene medievali in castelli del XII secolo, mentre nel Lazio, tra i Castelli Romani e le colline di Cesanese, cantine come Casale del Giglio e Marco Carpineti uniscono vino e archeologia. A Cori, Cincinnato offre tour tra i resti di templi romani, seguiti da degustazioni di Nero Buono abbinato a porchetta aromatizzata al finocchietto.

3. Sud Italia: vulcani, coste e vitigni ribelli
Dove il sole accarezza la terra e il mare scolpisce scogliere, il Sud Italia racconta vini audaci e paesaggi indomiti. In Campania, tra il Vesuvio e i borghi della Costiera, cantine come Feudi di San Gregorio e Mastroberardino celebrano l’Aglianico con esperienze epiche, mentre a Ischia, le Cantine di Pietratorcia uniscono vini da vitigni autoctoni a terme naturali. In Basilicata, un viaggio nel tempo con Cantine del Notaio, che a Matera organizza degustazioni di Aglianico del Vulture tra i Sassi, Patrimonio UNESCO. A Venosa, la Cantina D’Angelo trasforma le cantine in gallerie d’arte contemporanea.
La Puglia, tra ulivi millenari e masserie fortificate, con cantine come Rivera e Tormaresca propone bike tour tra i trulli, con soste per assaggi di Primitivo e orecchiette alle cime di rapa. In Calabria, tra il mar Tirreno e le montagne della Sila, 15 cantine come Librandi e Odoardi raccontano il Gaglioppo attraverso cooking class di ‘nduja e cipolle di Tropea.

Isole: Sicilia e Sardegna, oasi di biodiversità e mito
Dove il vento modella la terra e il sole forgia i vitigni, Sicilia e Sardegna offrono esperienze enotiche sospese tra mito e modernità. In Sicilia, Casa Grazia a Gela apre le porte con degustazioni di vini bio, barbecue in pineta e abbinamenti di oli extravergine, mentre a Monreale, Feudo Disisa propone tour tra vigneti e uliveti della Doc omonima, con visite alla cantina seicentesca e alla barricaia. A Marsala, Etna e Vittoria, nelle Cantine Storiche di Marsala, tour tra le botti sotterranee e degustazioni, tra focus su Frappato e Nero d’Avola e abbinamenti pizza-vino. E sempre a Marsala, Cantine Florio propone tour tra le navate storiche, degustazioni di Marsala Vergine Riserva e Superiore Semisecco, masterclass e pranzo a tema.
La Sardegna è un inno alla resilienza. A Serdiana, Santadi celebra il Carignano con tour nelle miniere di granito e laboratori di pane carasau, mentre ad Alghero, Sella & Mosca unisce degustazioni di Vermentino a boat tour tra le calette della Riviera del Corallo. A Oristano, Cantina Contini propone degustazioni e visite, e un laboratorio sulla Bottarga e la Vernaccia Doc.
Conclusioni: dove il vino diventa memoria
Come un filo rosso, Cantine Aperte lega territori e persone. Ogni calice racconta una storia, ogni esperienza diventa un ricordo. Tra colline, mare e montagne, l’Italia del vino si conferma maestra di accoglienza e bellezza.
Info pratiche
Cantine Aperte 2025. Date: 24-25 maggio 2025. Accesso gratuito; degustazioni a pagamento con calice ufficiale (costo indicato dalle singole cantine). Programmi aggiornati: Movimento Turismo del Vino.