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Qualità, stagionalità e zero sprechi. Così è la cucina di Gioacchino Sensale

gioacchino sensale

Lo chef Gioacchino Sensale rappresenterà la Sicilia alla cena degli Ambasciatori del Gusto a Napoli. Noi lo abbiamo incontrato per chiedergli consigli per piatti di qualità, sostenibili e a zero spreco 

Attento alla sostenibilità ambientale, lo chef Gioacchino Sensale si pone l’obiettivo di evitare sprechi e garantire piatti sempre freschi e genuini. 
Proprio sul valore di “eco- ristorazione” si fonda la cucina dell’Ambasciatore del Gusto e componente Euro-Toques Italia. Si tratta di un modo inedito, alternativo e sostenibile di ripensare la tavola. 

Quella di Sensale è la storia di un ragazzo nato a Caracas, il 3 giugno 1981, da una famiglia di origine siciliana trasferitasi in Venezuela per lavoro. 
Tornato a Capaci, comune a pochi chilometri da Palermo, coltiva l’innata passione per la cucina. 

La sua formazione è frutto di una lunga gavetta nella quale ha fatto incetta di esperienze di  studio e lavoro in giro per l’Europa, poi l’Italia fino al ritorno nella sua terra d’origine. 

La cucina dello chef Sensale è misuratamente creativa, capace di esaltare le materie prime, grazie ad un forte legame con il territorio. L’impronta estera, frutto delle sue ricche esperienze, si avverte. Ma nei suoi piatti risalta il patrimonio gastronomico del territorio, da cui attinge sapori dalla assoluta pienezza e dall’uso sapiente di tecnica e passione. 

Così descrive la propria cucina “Stagionalità, no spreco e qualità. Non deve mancare una grossa dose di creatività, amore e ricercatezza delle materie prime. Parto dal concetto essenziale che non si butti via nulla. È uno stile di vita, che mi ha trasmesso la mia famiglia, che quotidianamente cerco di insegnare ai miei allievi. Mangiare prodotti di stagione vuol dire stare bene, permette di abbattere i costi e valorizza il lavoro degli agricoltori del luogo. In questo modo, senza sprechi, mantengo un livello di qualità alto”.

Quando  gli chiediamo il suo segreto, poi, ci confida che “è l’amore che metti nelle cose che fai. Una sintonia di sapori, profumi, colori che unendosi connettono il cuore di chi dona e di chi consuma, generando l’emozione di un assaggio”

“Uno dei piatti che maggiormente mi sta a cuore – continua lo chef – è la Crema alle mandorle dellaVal Di Noto, un crumble semisalato con Maiorca semintegrale delle Madonie, gel di mandarino e polvere di capperi di Salina. Un dessert che racconta la mia Sicilia, che ci porta sulle colline e poi ci permette di tuffarci nelle acque cristalline delle nostre isole minori”.

Mentre relativamente ai progetti futuri “con  orgoglio porterò la mia Sicilia alla cena annuale degli Ambasciatori del Gusto che per la prima volta  approda a Napoli il prossimo 29 settembre a Palazzo Caracciolo con un esclusivo parterre di 20 grandi cuochi uniti per rivisitare la cucina campana. 
Il ricavato della serata andrà a sostegno del progetto fare formazione. Questi maestri della cucina avranno il compito di comporre un menù corale sulle note dei sapori campani e delle contaminazioni liguri, laziali, siciliane, calabresi, lombarde e venete, proponendo piatti della tradizione locale rivisitati in modo originale per conquistare anche il palato dei più esigenti”

Il ricavato della vendita dei biglietti (prevendite online sul sito a partire da 90€) della cena “20 Cuochi” andrà infatti a sostenere, concretamente, il progetto AdG “Fare Formazione” giunto al terzo anno, con l’ambizione di aprire ad altri istituti e attività inerenti. Un ciclo di percorsi formativi d’eccellenza che vede gli Ambasciatori del Gusto impegnati in prima linea nell’attività didattica per allievi e insegnanti delle scuole alberghiere. 

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