Alla cantina Abraxas, nel cuore di Pantelleria, il progetto che unisce vino e turismo in un unico abbraccio
Pantelleria è un’isola dalle infinite sfaccettature in cui la bellezza assume svariate forme. Quando poi avviene che queste si fondano in un unicum il risultato una realtà di grande impatto non solo per l’economia isolana ma anche per le emozioni che suscita in chi abbia la fortuna di visitarla.
Stiamo parlando della Cantina Abraxas di Pantelleria e della Tenuta La Fratta in Val di Chiana rappresentano il patrimonio agricolo di Tenute Scudieri. La famiglia Scudieri, infatti, a partire dal 2020 ha deciso di investire nel mondo del vino, dell’ospitalità e, più in generale, nel settore agricolo. Ad occuparsi in prima persona delle attività è Achille Scudieri, primogenito di Paolo che guida il Gruppo Adler Hp Pelzer, azienda di famiglia che opera nel settore automotive, fondata dal padre nel 1956. Oggi l’impresa che ha base a Ottaviano, in provincia di Napoli, è un gruppo internazionale con 83 stabilimenti in 23 Paesi nel mondo.
Il progetto Abraxas
l progetto Tenute Scudieri valorizza e promuove le eccellenze territoriali ed enogastronomiche, con una visione orientata al rispetto delle tradizioni agricole, al recupero e alla conservazione delle colture, degli allevamenti autoctoni e alla sostenibilità ambientale.
La cantina di Pantelleria, nata negli anni Novanta, è stata acquisita dal gruppo Scudieri nel 2020. Abraxas vanta distese di vigneti che guardano la costa, coltivate secondo un’antico metodo ereditato dalla tradizione fenicia, il cosiddetto “alberello strisciante o alberello pantesco”, tecnica di allevamento della vite riconosciuta nel 2014 come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Il clima poco favorevole e la scarsa piovosità non hanno fermato gli abitanti dell’isola che, con tenacia, hanno adottato una tecnica di potatura corta e di coltivazione in “conche”, tali da rendere la vite forte e sana. E’ uno dei casi in cui si può davvero parlare di agricoltura eroica.

La cantina Abraxas è la più alta dell’isola e sorge a circa 400 metri di altezza, sui pendii di Montagna Grande e costruita secondo l’antica tradizione vinicola pantesca. Nei circa 40 ettari che rappresentano la superficie più estesa tra le cantine di Pantelleria, trovano spazio vitigni autoctoni e alloctoni distribuiti a diverse alture: a Bukkuram viene coltivata, con la classica tecnica ad alberello pantesco, la vite di Zibibbo. Sulle alture di Vipera e Randazzo, dove ha sede la cantina, si coltivano vitigni di grande storia, che sui pendii di Montagna Grande che digradano verso il mare trovano la propria esaltazione: Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Syrah, Cabernet Franc, Grenache, Carignano, Malbec, Mondeuse, Petit Manseng, Gros Manseng, Merlot e Viognier.

Dalla coltivazione dei vitigni, fino alla vinificazione e all’imbottigliamento: tutto il processo avviene sull’isola di Pantelleria. L’azienda si estende per 40 ettari tra vitati (18 in produzione) e bosco in cui si coltiva Zibibbo, Traminer, Mondeuse, Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Syrah, Cabernet Franc, Grenache, Carignano, Malbec, Petit Manseng, Gros Manseng, Merlot e Viognier che danno vita alle seguenti etichette: Alsine (15mila bottiglie), Sentivento (6mila bottiglie), Don Achille (6mila bottiglie), Reseda (10mila bottiglie), Vipera (5mila bottiglie), Oxalis (5mila bottiglie), Sabj (15mila bottiglie) per una produzione complessiva di oltre 60mila bottiglie.

Particolare cura viene dedicata alla produzione del Doc Passito di Pantelleria, ricorrendo alle tecniche più tradizionali, in rispetto alle regole previste dal disciplinare, tra cui l’utilizzo di graticci per l’appassimento, sistemati all’aria aperta e dotati di sistemi di copertura da attivare solo in caso di pioggia o di condizioni meteo sfavorevoli. L’alta qualità dell’uva appassita è un presupposto fondamentale per ottenere un buon Passito di Pantelleria a marchio Doc.
“Pantelleria è un’isola particolarmente affascinante e lavorare qui è un onore. Qui facciamo viticoltura eroica, in quanto operiamo in un territorio non sempre semplice: il clima estremo, i forti venti, i collegamenti con la Sicilia che è lontana da qui…tutto è difficile e ad ogni modo, ne vale la pena. Non è il posto più facile per fare vino ma ci piacciono le sfide. Abbiamo dedicato i primi anni anche a creare rapporti con i panteschi nell’obiettivo di aiutare il territorio a crescere. Oggi abbiamo un grande feeling con loro– racconta Achille Scudieri, titolare di Abraxas e aggiunge- Stiamo lavorando con alcune strutture turistiche per avviare sinergie e incrementare la visibilità di Pantelleria come destinazione turistica declinata sul vino. Secondo noi c’è ancora molto da fare. Nel nostro piccolo avvieremo la ristrutturazione dei nostri otto dammusi e ne realizzeremo altri con piscine e altri comfort per i nostri ospiti. Sul versante del vino mi piace ribadire l’unicità del nostro brand che può vantare tre vini rossi in un’isola dove i bianchi sono prevalenti. Abbiamo ereditato queste varietà di uve dalla precedente gestione e oggi possono essere un punto di forza e di diversità. Inoltre il prossimo anno avremo anche un metodo classico rosè da uve a bacca rossa”.
Non solo vino
Abraxas è anche un luogo in cui sostare . L’azienda dispone, infatti, di 8 dammusi per un totale di 20 posti letto in cui è possibile ricevere ospitalità tutto l’anno. I Dammusi sono la vera essenza dell’isola di Pantelleria. Queste abitazioni tipiche, eredità della civiltà araba, rappresentano uno straordinario esempio di edificio ecosostenibile, in cui la tradizione architettonica si sposa perfettamente con il contesto naturalistico.

Nella tenuta sono ubicati diversi dammusi, risalenti all’800. Al loro interno è stata preservata l’architettura originaria, ma sono stati integrati elementi necessari al comfort quotidiano, tali da far vivere un’esperienza unica, in uno spazio che profuma di radici e tradizione. Immersi in un paesaggio unico, caratterizzato dai magnifici vigneti di Bukkuram, con i loro muri a secco che preservano le colture, con i fantastici giardini panteschi e le rigogliose piante di cappero dammusi volgono il proprio sguardo alle terre dell’Africa, distanti soltanto poche decine di miglia i dammusi
Abraxas Pantelleria
Contrada Kuddia Randazzo,
91017 Pantelleria ( TP)
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