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Relais & Châteaux: sei indirizzi iconici per un autunno all’insegna del gusto

Dimore iconiche sulle rive degli specchi d’acqua di Como, di Garda e d’Orta tra cucina gourmet, natura e cultura.

Un invito a scoprire gastronomia stellata, cultura e ospitalità d’eccellenza, attraverso gli associati Relais & Châteaux che interpretano lo spirito della iconica Route du Bonheur. Sei dimore per una fuga autunnale in riva ai laghi di Como, di Garda e d’Orta, ricca di novità, a partire dalla tavola, scegliendo tra Grand Hotel Villa Serbelloni, Da Vittorio, L’Albereta, Villa Cortine Palace, Villa Cordevigo e Villa Crespi.

Il Grand Hotel Villa Serbelloni (Bellagio, Lago di Como) con le proposte “teatrali” di chef Ettore Bocchia e dei sommelier

A Bellagio, la nuova dimora Grand Hotel Villa Serbelloni, entrata a far parte della collezione Relais & Châteaux, domina il lago e i suoi giardini privati dagli scenari autunnali incantati sono la prima delle passeggiate che permettono di immergersi nel foliage delle ville botaniche del territorio. E se arte e natura sono integrati invece nel nuovo programma Riflessi en plein air con il Maestro Abele Vadacca, al Ristorante Mistral della struttura di pregio, l’Executive Chef Ettore Bocchia racconta questa stagione con piatti etici e ricercati, serviti in un’atmosfera “teatrale”, con il servizio al gueridon che si unisce alla celebrazione dei sapori e degli ingredienti di eccellenza, impreziosita dall’arte del Wine Tonging. Una pratica affascinante risalente al XVIII secolo, originariamente utilizzata per le bottiglie di Porto vintage: l’Head Sommelier assicura agli ospiti una esperienza enologica senza pari, dove le bottiglie vengono stappate con pinze di ferro rovente e un panno imbevuto di acqua ghiacciata. I punti di rottura sul collo del contenitore vengono poi sigillati con la cera calda, mentre il tappo di sughero viene regalato come ricordo.  

Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo) per il tartufo bianco e le Serate Bollito 

Nel cuore del verde bergamasco, in una tenuta di 10 ettari, la famiglia Cerea vive l’autunno portando gli ospiti nel vigneto privato per una degustazione di vini della cantina del Ristorante Da Vittorio (3 Stelle Michelin). O anche direttamente in cucina, per un corso dedicato alle ricette della stagione. Con le proposte dei fratelli Enrico e Roberto, l’eccellenza è protagonista e il concetto “Tradizione lombarda e genio creativo” ben rappresenta il filo conduttore dei menu, che in particolare ora celebrano il tartufo bianco, i funghi porcini e le nuove realizzazioni, come il Cappuccino che mette assieme i suddetti ingredienti e i Casoncelli con taleggio, mais e ancora porcini. E non manca l’opportunità di portare a casa un tesoro gastronomico come il Tartufo Bianco d’Alba. Tornano poi le imperdibili serate a tema “Bollito”, dove il salone dedicato agli eventi si trasforma in un palcoscenico di sapori, rendendo ogni cena un’esperienza indimenticabile. Accoglie gli ospiti anche il Casual Dining DaV Cantalupa, ultima proposta gastronomica che affianca a pizze gourmet e grigliate di carne, pesce e crostacei, delle portate iconiche della cucina dei fratelli Cerea. 

L’Albereta (Franciacorta), con la Dieta Chenot Biolight®

La spontanea biodiversità della Franciacorta si apprezza a L’Albereta, con un parco di 7 ettari, il prezioso vigneto di Chardonnay e il percorso botanico che racchiude oltre 40 specie arboree. Ma non solo: gli ospiti possono esplorare il territorio di colline e borghi storici visitando le cantine Bellavista e Contadi Castaldi, che raccontano la tradizione e l’anima dei vini locali. A pochi passi dalla dimora, le Torbiere del Sebino regalano scenari suggestivi tra acqua e canneti. Al rientro, Chenot Espace, unica sede italiana del metodo Chenot, offre numerosi percorsi personalizzati e trattamenti ideali per affrontare il cambio di stagione, come De-stress & Re-charge. Programmi che mirano a stimolare il corpo a recuperare e a ripristinare i livelli di vitalità e di energia. Riservata ai clienti dello Chenot Espace, il Ristorante Benessere sviluppa la Dieta Chenot Biolight®, preparata con metodi di cottura selezionati per preservare il valore nutrizionale degli alimenti, favorendo ulteriormente il raggiungimento del benessere. Qui prendono vita piatti e ricette sviluppati insieme a un’équipe di esperti, che fondono equilibrio e gusto. Una cucina che promuove uno stile di vita sano senza rinunciare al piacere della tavola. Questa iconica dimora offre anche sfiziose proposte gourmet nei quattro ristoranti interni Aurum, Leone Felice, Quintale e La Filiale. Immancabile un aperitivo nella Stanza 54, l’intimo e accogliente salotto de L’Albereta che accoglie con una selezione di calici di grandi vini, a partire dalle bottiglie delle cantine della famiglia Moretti. 

Villa Cortine Palace (Lago di Garda) con il menu Espressioni e i cocktail autunnali

Dimora d’epoca dall’anima neoclassica, Villa Cortine Palace è un luogo intriso di fascino ed eleganza, nel cuore di Sirmione. Circondata dal grande parco privato di 5 ettari, con palme, cipressi, statue , fontane e scorci panoramici sul Lago di Garda, la struttura promette un soggiorno immersivo nella natura e nel silenzio. Al Ristorante Le Gardenie, l’esperienza culinaria è raffinata, all’insegna della tradizione gastronomica italiana con un tocco contemporaneo, e va in scena direttamente sulla terrazza panoramica. Durante l’autunno il menu degustazione Espressioni firmato dallo Chef Mattia Bartoli racconta la creatività e l’alta cucina con i piatti più rappresentativi che cambiano ogni settimana; gli ospiti possono così scegliere elaborazioni stagionali dei grandi classici. Su tutti, il Raviolone con porcini, tartufo nero, foie gras e mosto d’uva. Anche i drink sono ispirati ai venti che soffiano di questo periodo nella zona e si sorseggiano al Kosekeritz Cocktail Bar & Bistro: miscele originali e riletture dei classici si fondono con ingredienti locali e note autunnali, nel nuovo cocktail Ora. Una new entry realizzata con una piccola ma pregiata quantità di zafferano prodotto localmente e Pelèr, dove la sorpresa è l’olio del Garda, una realtà DOP riconosciuta in tutto il mondo per essere tra le prime 5 italiane, tanto che la zona venne chiamata negli anni ’60 “Riviera degli Ulivi”.

Villa Cordevigo (Verona) con la Festa di San Martino

La residenza cinquecentesca circondata da cipressi e vigneti veronesi, si apre con un suggestivo viale che conduce alla chiesetta di San Martino, custode di oltre 3mila reliquie, rendendo Villa Cordevigo un vero viaggio nel tempo in pieno stile Relais & Châteaux. Il suo Ristorante Oseleta, 1 Stella Michelin, guidato da Chef Marco Marras, omaggia la stagionalità con nuove proposte. Come la Crema di castagne, riduzione di melograno, carpaccio di cervo. Al Bar Fiordilej, il barman Giuseppe Fragnelli fa degustare il cocktail Soffio D’Angelo: il Gin di Villa Cordevigo incontra il Martini Ambrato, l’estratto di lavanda e l’essenza di olio evo della dimora. E sono 1800 i metri quadrati di orti intorno alla struttura dove si trovano arnie, olivi e anche un appezzamento sperimentale per i ristoranti della villa. Il legame con la tradizione rivive poi nella Festa di San Martino, anche detto Capodanno Agricolo, che cade l’11 novembre. In passato era il giorno in cui cessavano i contratti delle terre, prima di essere ridiscussi per l’anno successivo, e il momento in cui simbolicamente si stappava il vino novello. 

Villa Crespi (Lago d’Orta) per l’esperienza Vino e Tartufo 

Al Lago d’Orta, Villa Crespi, regno di Cinzia Primatesta e Antonino Cannavacciuolo, è l’indirizzo che oggi è riuscito ineguagliabilmente a sposare ospitalità e alta cucina, diventando una meta ambita e sinonimo di eccellenza enogastronomica. In autunno, il Trenino delle Centovalli che attraversa le distese alpine tra Italia e Svizzera, offre viste spettacolari su boschi rossi e dorati, ponti sospesi e viadotti panoramici. Un motivo in più per fermarsi in struttura, dove per gli amanti del vino e del tartufo, invece, è imperdibile l’esperienza che la dimora propone proprio in autunno: il tour privato alla scoperta delle bottiglie piemontesi e alla ricerca del tartufo bianco nel Monferrato con, al rientro, un massaggio di coppia con olio di vinaccioli nella Spa Suite. L’attività garantisce la prenotazione di un tavolo al ristorante 3 Stelle Michelin firmato Cannavacciuolo, dove è possibile scegliere uno dei suoi iconici menu: Mettici l’Anima o Nel Nome del Gusto racchiudono tutti i sapori più amati e creati dallo chef.

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