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Alla scoperta di Ciminna: gastronomia, arte e natura del borgo siciliano che fu set de “Il Gattopardo”

Ciminna è un esempio concreto di una realtà rurale dove le risorse artistiche e naturalistiche si uniscono per regalarci un unico quadro d’insieme di grande valore.

Un territorio che si racconta in molteplici forme, un susseguirsi di atmosfere e paesaggi incantevoli, un paese che scopre e valorizza la ricchezza spirituale, artistica e storica, rivolgendosi tanto al pubblico credente quanto a quello laico. 

Ciminna dista circa 40 km da Palermo e sorge su un piccolo colle, denominato S. Anania. Un paese magico in un territorio suggestivo, al cui interno ricade la Riserva Naturale Orientata Serre di Ciminna un luogo di affascinante bellezza. 

Storia e paesaggio

Il caratteristico centro storico offre con un suggestivo itinerario attraverso cui s’intrecciano stradine e vicoli chiusi e tortuosi. Esso è ripartito in quattro quartieri, la Matrice, S. Giovanni, Raccomandata e S. Sebastiano, ciascuno dei quali presenta al suo interno ulteriori suddivisioni zonali. Ciminna è un paese di grande identità culturale con un patrimonio inestimabile, dove si intrecciano armonicamente cultura e spiritualità che, attraverso i propri luoghi, evoca emozioni e suggestioni con il suo patrimonio storico e culturale.

Un paese magico in un angolo suggestivo, dominato dalla Riserva Naturale delle “Serre di Ciminna” e dalle colline del monte Rotondo, del monte Pizzo e dalle praterie della Cernuta, in un angolo in cui si incontrano i paesaggi agrari tradizionali e luoghi naturali di affascinante bellezza. Un territorio dove si possono ammirare paesaggi immersi nel verde, una flora incontaminata che rispecchia la macchia mediterranea, dove prevale una vegetazione rupestre e diverse colture agrarie, con scorci di civiltà rurale, come le “mannere” – luoghi per il ricovero del bestiame , con il loro fascino tutto da scoprire. Le escursioni sono affascinanti, si possono percorrere sentieri ricchi di risorse naturalistiche che si estendono lungo il territorio di Ciminna.

I quartieri di Ciminna

Il quartiere Matrice ubicato nella parte alta di Ciminna è il quartiere più antico. In esso, furono costruiti 2 castelli. Distrutto ed incendiato il primo nel 1326, durante la guerra fra Re Federico II di Sicilia e Re Roberto di Napoli, fu edificato il secondo, ma poi non fu più abitato, crollò e non fu più ricostruito. Di esso rimangono ancora i resti visibili
Il quartiere di San Giovanni, invece è ubicato nella parte bassa del paese. Antico come il primo, era abitato dalla popolazione rurale e dagli artigiani, che lavoravano la lana e conciavano le pelli. Nello stesso insisteva anche una delle 58 Comunità Ebraiche Siciliane. Si possono visitare la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa di San Giacomo (antica Sinagoga Ebraica). I due quartieri, assieme alla piccola borgata di Santa Lucia rappresentano la parte medievale di Ciminna che va dall’anno 1200 al 1400.
Il quartiere della “Purchiarola”, con edifici situato nella parte nuova del paese con vie moderne larghe e diritte, luogo di appuntamento dei giovani per passeggiare e frequentare i locali.

Le chiese e l’arte

Chiese, edicole votive, fontane e piazze sono il ricco patrimonio artistico e monumentale che impreziosisce il paese. Tantissime sono le opere e i monumenti firmati da scultori e pittori di pregio sia forestieri che locali. Monumenti e opere che rappresentano qualcosa di speciale per la rarità e per la qualità dei lavori, che vivono e ci raccontano ogni giorno la nostra storia.

Il set de “Il Gattopardo”

Il caratteristico paesaggio ha fatto innamorare il regista Luchino Visconti, facendo diventare Ciminna la Donnafugata del film “Il Gattopardo”. Ciminna fu scelta dal regista Luchino Visconti per alcune scene del film “Il Gattopardo” perché somigliante alla Donnafugata descritta nel romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nel giugno 1962 iniziarono le riprese. I Ciminnesi aprirono le porte dei magazzini delle loro case che furono trasformati in botteghe di gessisti, imbianchini, muratori, fabbri ferrai, elettricisti, falegnami, sarti e generi alimentari.  In tale occasione il paese ha avuto il piacere di ospitare Burt Lancaster (nella parte di Don Fabrizio Principe di Salina), Alain Delon (nella parte di Tancredi, garibaldino e nipote di Don Fabrizio innamorato della bellissima Angelica), Claudia Cardinale (la bellissima Angelica e figlia del Sindaco di Donnafugata), Paolo Stoppa (nei panni di Calogero Sedara Sindaco di Donnafugata), Ottavia Piccolo (nelle vesti di Caterina), Mario Girotti, in arte Terence Hill (nella parte del Conte Cavriaghi), Rina Morelli (nelle vesti della Principessa Maria Stella Salina, moglie di Don Fabrizio) Serge Reggiani (nel ruolo di Don Ciccio Tumeo), Giuliano Gemma (nella parte del Generale garibaldino), l’attore palermitano Pino Caruso e tanti altri.

Per ricordare l’evento, nelle sale del Palazzo Don Filippo Meli, è stata allestita un’esposizione fotografica permanente curata da Giuseppe Cusmano dell’Associazione BC Sicilia e denominata Il set del Gattopardo in 300 immagini. La mostra è una grande opportunità per scoprire il nostro paese e la ricchezza dei suoi monumenti storici e artistici, il suo clima mite e i suoi paesaggi, la cordialità degli abitanti, insomma tutto quello che aveva attratto Luchino Visconti.

Cosa e dove mangiare

L’influenza della cultura passata ha lasciato a Ciminna profonde tracce non solo nell’architettura, ma anche nella cucina e nell’arte dolciaria. Gli aspetti più evidenti della gastronomia ciminnese sono legati alle profonde radici arabe e spagnole.

Il viaggiatore-visitarore durante il suo tour a Ciminna resterà stupito della qualità delle sue produzioni, dalla passione dei produttori, dalla cura con cui essi operano per tenere in vita e riproporre le tradizioni di questo affascinante paese e resterà colpito delle diversità e varietà di sapori, aromi, degli oli, dei formaggi, dei vini, dei dolci, della frutta e degli ortaggi di produzione locale. Tra i prodotti tipici più prelibati troviamo‘ U Cuddirunie la ‘Nfriulatae tra i dolci il cannolo di ricotta, i pasticcinidi mandorla (cucciddati, purciddati, passavolanti), le sfincebdi San Giuseppe, la cassata, il gelato artigianale e, negli ultimi anni, anche i panettoni artigianali durante il periodo di Natale e le colombe a Pasqua. In passato nella maggior parte delle famiglie i prodotti della gastronomia ciminnese erano preparati in occasioni delle principali festività, mentre oggi in tutte le pasticcerie e i locali ristorativi del paese si trovano per tutto il periodo dell’anno.

La Fattoria Alesi, un angolo di paradiso

Per chiunque cerchi un angolo di paradiso in terra, la “Fattoria Alesi A.P.S” è il posto ad hoc. mmersa nel verde della contrada Cernuta, è un luogo ameno, attrezzato per dedicarsi anche all’accoglienza di famiglie, scolaresche e gruppi che intendono approfondire la propria conoscenza del mondo rurale. Qui è possibile vivere un’esperienza sensoriale a contatto con la natura, sia per i più grandi che per i più piccoli, che promette tanto divertimento. Un luogo che affascina specialmente i bambini attirati da questo mondo naturale. Infatti oltre ad un contatto diretto con i diversi tipi di animali presenti, gli spazi della fattoria offrono loro anche la possibilità di visionare uno svariato numero di piante e di diverse tipologie, che in tutte le stagioni offrono uno spettacolo diverso e ugualmente affascinante.

La piccola fattoria nasce, circa 80 anni fa, a Ciminna in contrada “Cirnuta” denominata in questo modo per il suo territorio leggermente pendente verso l’attuale paese. col tempo abbiamo cercato di valorizzarla e arricchirla in tutti i suoi aspetti zootecnici, agricoli e floreali.

Oggi possiamo contare animali ornamentali autoctoni e provenienti un pò da tutto il mondo, volatili di piccola taglia, pecore suffolk, capre camosciate delle alpi, asini ragusani, mini pony olandesi, oche cignoidi, galline ornamentali, tacchini ermellinati di Rovigo, pavoni, oltre a cavalli purosangue arabi e cigni neri. L’immensa passione e l’amore dei proprietari per gli animali, le piante e per la “madre terra”, li spinge a migliorare sempre di più questa piccola magica realtà, fino a decidere di condividere trasmettere e promuovere alle nuove e future generazioni questo rispetto e devozione verso la natura in tutte le sue forme. Il posto vale il viaggio.

Dove mangiare (indirizzi utili)

Ristorante S.Vito

Indirizzo: Contrada S. Vito, 90023 Ciminna PA

Orari: Aperto ore 12:00 – Chiude alle ore 23:30

Telefono: 091 820 4674

Villa Belvedere Ricevimenti

Indirizzo: Contrada Loreto, 90023 Ciminna PA

Telefono: 091 820 4510

Gattopardo Pub di Alfredo Frangipane

Indirizzo: Via Clemente Bovi, 1, 90023 Ciminna PA

Telefono: 091 829 3541

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