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Jazz & Wine in Montalcino

Jazz & Wine in Montalcino

Jazz & Wine in Montalcino, la 28ª edizione del festival unisce sei serate di jazz internazionale alla cultura del Brunello, tra Castello Banfi e la Fortezza trecentesca, in un dialogo tra musica e territorio.

Dal 22 al 27 luglio 2025, Jazz & Wine in Montalcino celebra 28 anni di simbiosi tra note e vigneti. Nato nel 1997 da un’intuizione condivisa tra Fondazione Banfi, Alexanderplatz Jazz Club di Roma e Comune di Montalcino, il festival incarna un progetto culturale unico: jazz d’autore e Brunello si fondono in esperienze sensoriali immerse nel paesaggio toscano. Artisti del calibro di Kenny Barron e Avishai Cohen animano luoghi iconici come Castello Banfi e la Fortezza medievale, mentre la Fondazione Banfi svela, attraverso il progetto archeologico “Sanguis Jovis”, le radici etrusco-romane della viticoltura locale.

Jazz & Wine in Montalcino

Grandi nomi del jazz tra storia e innovazione

Il festival si apre il 22 luglio al Castello Banfi con il Kenny Barron Trio, leggenda vivente del jazz: pianista dalla tecnica lirica e raffinata, 13 volte candidato ai Grammy, Barron guida un trio affiatato con Kiyoshi Kitagawa al contrabbasso e Johnathan Blake alla batteria. La sua performance attraversa stili e generazioni, da brani storici a lavori recenti come “The Source” (2023) e “Beyond This Place” (2024). Il 23 luglio, l’Enrico Pieranunzi Trio unisce il pianista italiano al contrabbassista danese Thomas Fonnesbæk e al batterista senese Francesco Petreni in un dialogo di intensa creatività, basato su interplay complessi e album acclamati come “New Visions” (2023). La direzione artistica di Eugenio Rubei (erede della visione del padre Giampiero) bilancia tradizione e sperimentazione, mantenendo viva l’anima originaria del festival.

Eugenio Rubei
Il direttore artistico Eugenio Rubei

Fondazione Banfi: cultura del vino come eredità millenaria

La Fondazione Banfi, istituita nel 2000 dalla famiglia Mariani, trasforma la viticoltura in un progetto di valorizzazione storico-artistica. Attraverso “Sanguis Jovis” – studio archeologico condotto con l’Università di Siena – riporta alla luce torchi e anfore vinarie del I secolo a.C., dimostrando una continuità produttiva dall’epoca etrusco-romana. La Fondazione integra ricerca e divulgazione: restauri di chiese medievali, pubblicazioni scientifiche e percorsi enoturistici nel borgo di Poggio alle Mura legano il Brunello al genius loci. La filosofia si riflette nelle cantine Banfi, dove sostenibilità e innovazione tecnologica dialogano con antiche tecniche di affinamento.

Jazz & Wine in Montalcino

Jazz & Wine in Montalcino: contaminazioni tra pop, cinema e ritmi latini

Dal 24 luglio, il festival si sposta alla Fortezza di Montalcino con Malika Ayane: la cantautrice, due volte vincitrice del Premio Mia Martini a Sanremo, presenta un repertorio che unisce jazz, elettronica e collaborazioni con artisti come Andrea Bocelli. Il 25 luglio, Nicola Piovani dirige l’omonima orchestra in “Note a margine”, racconto autobiografico che intreccia musica e cinema: aneddoti su Fellini e Benigni si alternano a colonne sonore premiate dall’Oscar, in uno spettacolo prodotto in collaborazione con WineNews. Sabato 26 luglio, i Latin Mood di Javier Girotto e Fabrizio Bosso celebrano 20 anni di carriera con “Desde Cuando”: ritmi caraibici e sonorità andine si fondono in brani storici (“Sol”, “Vamos”) e nuove composizioni, mentre il contrabbasso di Luca Bulgarelli e le percussioni di Bruno Marcozzi creano tessuti ritmici ipnotici.

Jazz & Wine in Montalcino

Chiusura fra post-bop e influenze mediorientali

Domenica 27 luglio, l’Avishai Cohen Quartet chiude il festival con sperimentazioni audaci: il trombettista israeliano, “Rising Star” del DownBeat Critics Poll, presenta brani da “Ashes to Gold” (2024), album che esplora il tema della rinascita attraverso sonorità post-bop e influenze mediorientali. Intanto, il legame tra musica e enologia diventa esperienza concreta per i visitatori: tour nelle cantine Banfi degustazioni di Brunello Riserva Poggio alle Mura, e cene con vista sui vigneti accompagnano i concerti. La Fortezza medievale, con i suoi camminamenti panoramici sulla Val d’Orcia, offre l’ambientazione ideale per abbinare un Gladiator 2018 (Premio “Tre Bicchieri”) alle note di Cohen, sintetizzando 28 anni di cultura condivisa.

Quando il sole cala sulle colline di Montalcino, il jazz si fa liquido come il vino nei calici. Ogni nota è un grappolo che matura, ogni assaggio è un assolo che racconta secoli di storia. Nella notte toscana, musica e Brunello danzano insieme: effimeri come un assolo, eterni come la terra che li genera.

Jazz & Wine in Montalcino, 22-27 luglio 2025. Orario concerti: 21:45.
Luoghi: Castello Banfi (22-23 luglio), Fortezza di Montalcino (24-27 luglio).
Sito: jazzandwinemontalcino.it

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