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Stadlin Brunch Romano: convivialità e tradizione reinventata

brunch Städlin

Stadlin, “Brunch Romano” sotto il Ponte dell’Industria, tra sapori autentici e mixology creativa.

Stadlin, storico locale tra Testaccio e Trastevere, rilancia il suo “Brunch Romano” nella cornice unica dell’ex mulino ristrutturato. Tuttavia, niente uova e pancake: qui trionfano pizza e mortazza, guanciale croccante e supplì cacio e pepe. Ogni sabato e domenica (10-16), un buffet illimitato a 20€ fonde atmosfera internazionale e identità gastronomica romana, valorizzata dalla recente riapertura del Ponte dell’Industria.

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Brunch Stadlin: l’essenza capitolina in tavola

Lo chef Davide Vitiello trasforma il brunch in tributo alla tradizione: “Un gioco creativo profondamente legato alle radici, per far sentire gli ospiti a casa con qualcosa di nuovo”. Conseguentemente, il buffet sostituisce i classici internazionali con iconici reinterpretati: la frittata con zucchine rimpiazza l’omelette, il guanciale croccante soppianta il bacon, mentre la “pizza e mortazza” diventa simbolo di un’identità giocosa. Contemporaneamente, polpette al sugo, porchetta e bruschette con guanciale dialogano con fiori di zucca in pastella e tiramisù in vasetto. D’altro canto, piatti come carbonara, amatriciana e pollo con peperoni garantiscono autenticità, mentre la torta ricotta e visciole chiude il pasto con dolcezza mediterranea. Pertanto, ogni portata celebra la cucina popolare romana attraverso una lente contemporanea, dove l’illimitatezza del servizio esalta la convivialità.

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Bevande e cocktail: arte “mixologica” in piazzetta

Daniele Arciello, head bartender, accompagna il brunch con caffetteria, spremute fresche e drink dedicati come Bloody Mary e Mimosa. L’aperitivo diventa esperienza sensoriale: abbinamenti come bruschette con taglieri di San Daniele DOP o “scrocchiarella” farcita con mortadella IGP, stracciatella e pesto di pistacchio esaltano la versatilità. Contemporaneamente, la cocktail list propone creazioni audaci: la “Lussuria” unisce vodka alla vaniglia, passion fruit e bitter lemon, mentre “Gola” mescola Disaronno con agrumi neri. Premium come “Erotico” (rum Flor de Cana, cocco, ananas) e “Proibito” (mezcal, peperoncino, pompelmo rosa) dimostrano maestria tecnica. Dopodiché, l’offerta analcolica sorprende con “Quiete” (gin Tanqueray 0.0) e “Pensiero” (rum analcolico, lime, Coca Cola), garantendo inclusività senza compromessi.

Daniele Arciello, head bartender

Location e atmosfera: storia industriale rivisitata

L’ex mulino restaurato incarna l’essenza polivalente voluta dalla famiglia Coticoni: il cortile esterno in sampietrini (Piazzetta Stadlin) offre 250 posti, mentre il parcheggio gratuito in via Baccio Baldini 12 facilita l’accesso. Filosoficamente, gli spazi uniscono industrial chic e calore romano, sfruttando la posizione strategica tra due quartieri iconici. Tecnicamente, la riapertura del Ponte dell’Industria ripristina la fruibilità, trasformando il locale in hub dinamico. L’atmosfera bilancia trendiness e inclusività, dove mattoni a vista e design essenziale creano un setting ideale per giornate all’aperto.

Ogni piatto da Stadlin è tessera di un mosaico capitolino. Oggi, sotto le arcate del ponte restaurato, il profumo del guanciale croccante lega passato industriale e gioia contemporanea.

Stadlin, Via Antonio Pacinotti 83. Tel: 327 704 7890. Apertura: tutti i giorni 10-02. Brunch: sab-dom 10-16. Sito | Instagram

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