Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
Libri

“Era proprio necessario”, l’itinerario psico-gastronomico raccontato da Diego Paura e Anna Stromillo

era proprio necessario

Teatranti in cerca di un palcoscenico ritrovano se stessi nella magia della campagna Toscana, tra ambientazioni rarefatte e ricette popolari

È stato presentato lo scorso 7 aprile, nell’ambito di Napoli Città Libro, il nuovo libro scritto da Diego Paura e Anna Stromillo e pubblicato da Rogiosi Editore.

Era proprio necessario” è la storia, ambientata in una piccola località marina della Toscana, di una compagnia teatrale alla ricerca di un palcoscenico e di un festival, ma è anche un percorso sensoriale, un itinerario psico-gastronomico. È proprio la cucina del grande casale che ospita i personaggi il centro nevralgico del racconto. Il cibo, attraverso le emozioni che riesce a richiamare alla memoria, aiuta infatti i protagonisti, rapiti in uno spazio senza tempo al confine con la fantasia, a risolvere dubbi, incertezze e nodi interiori tra sound check, sperimentazioni sceniche, convivialità e improvvisi amori.

“La cucina, come locus di accoglienza e spazio relazionale, costituisce praticamente il punto di partenza e la soluzione della storia. – raccontano gli autori – Abbiamo voluto parlare di sentimenti, di conflitti, di memoria affettiva e nodi irrisolti che attraverso intingoli e vecchie ricette di saggezza popolare sveleranno la propria esistenza e i loro perché. Ci sono poi numerosi riferimenti al territorio, alla lingua e al cibo intesi come esempi di identità culturale e come aspetti di dispiegamento interiore e spirituale”.

Giornalisti, colleghi e amici, Diego Paura e Anna Stromillo, dopo aver condiviso un bel pezzo di strada professionale e aver raccontato i sogni altrui, hanno deciso di collaborare e scrivere un libro a quattro mani raccontando, finalmente, di loro stessi.

“Per alcuni tratti i protagonisti ci assomigliano, ma per altri no. Ci sono alcune cose in comune che durante la scrittura della storia abbiamo scoperto di aver condiviso anche se separatamente e in momenti diversi della nostra vita. È stato divertente e questa esperienza sta rinnovando, giorno dopo giorno, l’aspetto ludico di questa avventura a due nella quale abbiamo investito, in egual misura, entusiasmo e leggerezza”.

Atmosfere rarefatte tra sogno e realtà, aria scenografica da commedia e riferimenti fantastici, rendono questo romanzo piacevole e scorrevole, ideale per una trasposizione cinematografica o televisiva.

“Per ora – dichiarano gli autori – abbiamo desiderato di far nascere questa creatura, essa di sicuro crescerà e chissà, se anche per noi, autori di questa storia possa finire come per i nostri personaggi…Certo è che tutto può succedere”.

era proprio necessario

Articoli correlati

Pinù, la mia cucina. Franco Marino racconta il suo secondo libro

Giorgia Galeffi

La Pizza, una storia contemporanea. Luciano Pignataro

Fabiola Pulieri

“The Best in Lazio” e “Roma e il Meglio del Lazio”. Il Gambero Rosso omaggia le eccellenze regionali

Redazione