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Ittiturismo: l’esperienza enogastronomica da provare

L’ittiturismo sta al mare come l’agriturismo sta alla campagna. Ma quanti di voi sono stati in un agriturismo, e quanti invece in un ittiturismo?

Il turismo enogastronomico è sempre più ricercato, ma l’ittiturismo rappresenta un’esperienza che, anche se autentica, è ancora poco conosciuta. Questa forma di turismo, legata alle tradizioni marinare italiane, permette ai viaggiatori di vivere il mare immergendosi nella vita dei pescatori e gustando pesce freschissimo cucinato secondo ricette tradizionali.

Cos’è l’ittiturismo e perché merita attenzione

L’ittiturismo, ospitalità legata al mondo della pesca che consente di partecipare a battute in mare, imparare tecniche sostenibili e degustare il pescato del giorno, celebra il mare e le sue tradizioni con una gastronomia a km zero basata sulla stagionalità e sul rispetto dell’ecosistema marino. Nonostante i 7.500 km di coste italiane e una tradizione marittima millenaria, questa esperienza resta una nicchia poco valorizzata. Ciò nonostante rappresenta un’opportunità interessante. Promuove la sostenibilità valorizzando specie meno note con una filiera cortissima e offre un contatto diretto con i pescatori per apprendere i segreti della pesca artigianale, mentre si scoprono luoghi esclusivi lontani dal turismo di massa, dai pittoreschi borghi di Camogli e Cetara alle suggestive isole Eolie e al selvaggio Delta del Po, valorizzando le tradizioni culinarie locali attraverso collaborazioni tra ristoranti e pescatori che portano in tavola sapori autentici con tecniche di cottura rispettose.

Dove e come vivere un’esperienza di Ittiturismo?

L’ittiturismo è praticato in diverse regioni italiane, soprattutto lungo le coste liguri, toscane, campane, siciliane e sarde. Le cooperative di pescatori offrono escursioni giornaliere, esperienze di pesca turismo e degustazioni a bordo, mentre alcune strutture specializzate accolgono gli ospiti per soggiorni più lunghi, con attività didattiche e gastronomiche.

Per scoprire le migliori esperienze di ittiturismo, è possibile consultare associazioni di categoria, portali specializzati e iniziative locali che promuovono il turismo sostenibile. Alcuni esempi eccellenti includono le cooperative di pescatori di Cetara (famosa per la colatura di alici), le escursioni in laguna a Venezia o le esperienze immersive nelle isole Eolie, dove il pesce viene cucinato direttamente sulle barche.

Esperienze di ittiturismo da fare in Italia

ittiturismo

Ittiturismo Bellagio (Lago di Como)

Un tempo era una darsena, oggi è un piccolo ristorante con vista sul lago. La cucina nasce direttamente dalle reti, gestite dalla famiglia Mella da tre generazioni, e racconta senza filtri la vita del lago. Il menù cambia spesso, seguendo i ritmi della pesca, ma alcuni piatti sono ormai diventati firma: il carpione di agone profumato al timo selvatico, i missoltini con polenta preparati secondo tradizione, gli spaghetti al missoltino dal gusto deciso. C’è poi l’antipasto misto di lago, generoso e variegato, i filetti di pesce persico serviti su riso mantecato, la pasta fresca con frutti di lago e la grigliata mista, che porta in tavola trota, agone, lavarello e persico. Fritto e brace convivono, così come delicatezza e rusticità.

Piazza S. Giovanni Battista, 6, 22021 Bellagio CO
031 950205

Fraquelli’s Fishery – Tremezzina (Lago di Como)

Simone Fraquelli, pescatore da cinque generazioni sul Lago di Como, ha trasformato la sua esperienza quotidiana sul lago in un progetto gastronomico autentico: un ittiturismo a Ossuccio, dove si cucina solo il pescato del giorno. In un ecosistema sempre più fragile, minacciato da specie invasive e burocrazia, Fraquelli rilancia il valore del pesce d’acqua dolce, collaborando con chef come Paolo Lopriore per esplorare nuove tecniche e sapori. Nel suo ristorantino, pochi tavoli e una cucina essenziale raccontano la storia del lago attraverso piatti come carpioni, lavarelli, persici e anche siluri, lavorati con cura e rispetto per la tradizione. Un esempio virtuoso di filiera cortissima e cultura gastronomica locale.

Via Statale, 774, 22016 Tremezzina CO

351 380 6910

L’Isola – Alassio (Liguria)

Nel cuore del porto di Alassio, un gruppo di pescatori trasforma ogni giorno il proprio lavoro in un’esperienza gastronomica unica. Dopo la pesca si cucina il pescato del giorno con ricette semplici e autentiche, fedeli alla tradizione ligure. L’ittiturismo si sviluppa tra le barche ormeggiate – Mary e Gianna – dove è possibile pranzare o cenare a pochi centimetri dall’acqua, oppure accomodarsi ai tavolini a terra, in una cornice marina suggestiva e informale. A pranzo si ordina alla carta, con piatti che cambiano quotidianamente in base a ciò che offre il mare. La sera, invece, viene proposto un menù fisso, pensato per valorizzare al meglio la freschezza del pescato. Un’idea semplice e genuina, che fonde ristorazione e vita di mare, restituendo al pubblico il sapore vero del Mediterraneo.

Porto L. Ferrari – Banchina Pescatori Cala 6, 17021 Alassio SV

333 530 7384

GE 8317 – Genova Boccadasse (Liguria)

ittiturismo

Nel cuore dell’antico borgo di Boccadasse, a Genova, l’ittiturismo GE8317 è nato dall’iniziativa dei giovani pescatori della Cooperativa Pescatori Boccadasse. Il locale prende il nome dal gozzo da pesca con cui escono ogni giorno in mare. Grazie alla normativa regionale che consente ai pescatori di trasformarsi in cuochi, il pesce appena pescato può finire direttamente in tavola. Pochi tavoli, ambiente semplice, atmosfera calorosa: qui si viene per gustare l’unico vero pesce fresco a chilometro zero di Genova. Il menù, scritto su una lavagna, cambia continuamente in base al pescato del giorno e persino dell’ora, in un ritmo scandito dal mare. L’attesa, spesso inevitabile per chi arriva tardi, si trasforma in occasione per socializzare tra chiacchiere, profumo di mare e scorci del borgo.

V. Aurora, 7R, 16146 Genova GE
010 856 8866

Corniglia – Cinque Terre (Liguria)

Corniglia è l’unico paese delle Cinque Terre senza accesso diretto al mare. Ma l’ittiturismo qui si fa ugualmente, con accordi con i pescatori di Manarola e Vernazza. Si sale sui gozzi la mattina presto, poi si torna a terra per mangiare. Sospeso tra cielo e mare, incastonato tra gli ulivi l’Ittiturismo Corniglia è un luogo semplice, informale, ma curato, dove il menù cambia ogni sera in base al pescato e viene recitato a voce: 3-4 antipasti, un primo piatto di pasta fresca, un fritto misto e una grigliata di giornata. Sapori netti, essenziali, esaltati da una mano in cucina capace di precisione e leggerezza. Il servizio, discreto e attento, completa un’esperienza che sa di casa, di mare e di Liguria vera.

Strada provinciale corniglia-san bernardino, 19018 Corniglia SP

351 410 5749

La Tramontana – Trapani (Sicilia)

ittiturismo

Questo è il primo ittiturismo della Sicilia: La Tramontana. Nato nel 2007 dall’intuizione del Capitano Salvatore Amoroso e della sua famiglia, questo progetto pionieristico ha trasformato un’antica tradizione marinara in un modello virtuoso di economia del mare a filiera corta. La Cooperativa, fondata sul lavoro e l’esperienza di una vita passata tra reti e lampare, propone una ristorazione autentica basata sul pescato del giorno, cucinato secondo la tradizione trapanese. Piatti come il Fish & Chips con sarde allinguate, il Miglio Zero con busiate alle melanzane e fritto di paranza, o la proposta La Tramontana con calamari e gamberetti, raccontano un territorio e una cultura. Il tutto avviene in una suggestiva location sul viale delle Sirene, dove il mare non è solo panorama ma identità viva..

Via Carolina, 4, 91100 Trapani TP

328 112 8104

Sa Pischera ‘e Mar ‘e Pontis – Cabras (Sardegna)

Mangiare in Peschiera vuol dire essere alla scoperta delle radici più genuine del territorio. All’interno della suggestiva Peschiera Pontis, a pochi passi dalla laguna di Cabras e dalla penisola del Sinis, si respira un’atmosfera antica, fatta di silenzi, ritmi lenti e accoglienza sincera. Qui, tra saline e stagni, i pescatori custodiscono e tramandano le tradizioni di una comunità fortemente legata al mare. L’ittiturismo, parte integrante della cooperativa locale, propone piatti che variano ogni giorno, in base al pescato e ai prodotti di stagione: una scelta che garantisce freschezza, genuinità e rispetto della natura. Protagonista indiscusso è il muggine, lavorato secondo antichi metodi: bollito in acqua aromatizzata con mirto e servito con olio e limone; arrostito su brace di lentisco che ne esalta il profumo; oppure affumicato con legno di ginepro e bacche di mirto, affettato sottile e accompagnato da pane carasau e olio extravergine. A coronare il tutto, la regina della laguna: la bottarga di muggine, “l’oro di Cabras”, preparata secondo metodi tradizionali e fatta essiccare al sole e al vento. Intensa, sapida e profumata, viene servita a scaglie o grattugiata fresca sui piatti.

SP6, 6, 09072 Cabras OR

335 749 7626

La Dosana – Porto (Venezia)

Una casa in legno tra le barene della laguna sud. Qui si mangia seduti su panche di legno, con vista sulla valli da pesca. Le anguille alla brace sono preparate secondo un’antica ricetta lagunare: pulite, tagliate a pezzi, infilzate su bastoncini di legno di salice e cotte lentamente sulla brace, spennellate periodicamente con olio e vino bianco; le seppie con polenta sono un classico veneziano, con le seppie tagliate a listarelle e cotte nel loro nero con un soffritto di cipolla bianca e vino, servite su polenta bianca di mais biancoperla, varietà autoctona veneta; i cefali sotto sale rappresentano una tradizione di conservazione tipica della laguna, con il pesce pulito, salato abbondantemente e lasciato maturare per alcuni giorni, poi dissalato e servito a fette sottili condito con olio, limone e prezzemolo. Si può uscire all’alba con i pescatori, visitare le cavane e partecipare alla pulizia del pesce. Un’esperienza rarefatta, fuori dal tempo.

Molo Sud Bocca di, 30015 Porto VE

348 561 3151

Oasi Gargamelle – Lago di Varano (Puglia)

Nel cuore del Parco del Gargano, affacciata sulla laguna di Varano, l’Oasi Gargamelle accoglie i suoi ospiti con piatti di pesce fresco e un’atmosfera semplice e autentica. A pochi passi dal mare, è il posto giusto per una pausa rilassante tra i sapori della tradizione e la bellezza di un ambiente naturale ancora intatto. Nei fine settimana si può pranzare all’aperto gustando, a seconda del pescato, antipasti crudi di mare, cozze, primi con frutti di mare, grigliate di pesce e contorni locali come le salicornie. Oltre alla cucina, l’Oasi offre piccole esperienze: si può assistere alla dimostrazione di apertura delle ostriche, scoprire come vengono allevate, vedere da vicino gli attrezzi da pesca e passeggiare lungo la laguna osservando aironi, fenicotteri e garzette. Un luogo semplice, genuino, perfetto per chi ama mangiare bene, respirare aria buona e rallentare. La prenotazione è consigliata, soprattutto se si viene in gruppo o si vuole partecipare alle attività. Meglio portare scarpe comode, un cappello e, perché no, una macchina fotografica.

C. da lungolago, 71010 Cagnano Varano FG

320 606 3100

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