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Romeo arriva a Milano: la romanità verace che conquista la città

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Sapori di Roma, accento milanese: Romeo racconta la Capitale con tonnarelli fatti a mano, convivialità e un sorriso che mette tutti a tavola.

Milano continua a confermarsi come un laboratorio gastronomico capace di accogliere e valorizzare le cucine regionali più identitarie d’Italia. E tra queste, negli ultimi anni, la cucina romana sta vivendo un momento di grazia: una scia di osterie e insegne capitoline ha portato nella city quell’inconfondibile mix di veracità e accoglienza che da sempre caratterizza la tavola della Capitale. L’ultimo arrivo in ordine di tempo si chiama Romeo, insegna nata a marzo a Testaccio — uno dei quartieri più autenticamente romani — e che dal cuore di Roma ha deciso di spingersi fino a Milano, dove ha appena inaugurato la sua seconda sede in via Pietro Moscati 13, tra via Sarpi e l’Arco della Pace.

Un indirizzo destinato a diventare punto di riferimento per chi cerca la romanità più sincera, fatta di sapori intensi, materie prime scelte con cura e un’atmosfera conviviale, senza artifici.

Un progetto nato per raccontare la Roma di ogni giorno

Dietro Romeo c’è Massimo Scordino, fondatore e anima del progetto. «Abbiamo voluto creare un luogo che celebrasse la bellezza semplice e disarmante della cucina romana quotidiana» racconta. «Testaccio era una scelta del cuore, ma per Milano cercavamo un quartiere vivo e colorato: via Sarpi ci è sembrata perfetta, elegante ma mai ingessata, proprio come il nostro modo di accogliere».

E in effetti, la posizione scelta è strategica per un format come questo, che punta tutto sulla qualità della materia prima ma soprattutto sulla convivialità: in un quartiere in fermento, cosmopolita e creativo, Romeo diventa un piccolo avamposto di romanità dove lasciarsi andare ad un po’ di calore capitolino. 

La nuova sede conta circa 150 coperti, con un ampio dehors e un ambiente che richiama quello delle trattorie di una volta: tovaglie a quadri bianchi e rossi, servizio sorridente, atmosfera informale e quel pizzico di ironia che a Roma è quasi un ingrediente. È pensato come un posto in cui ci si sente subito a casa, ideale tanto per una pausa pranzo di lavoro quanto per una cena tra amici o una tavolata in famiglia.

Un menu che è un atto d’amore per la cucina romana

Il cuore di Romeo è la cucina, costruita come un vero e proprio omaggio alla tradizione capitolina. Tutto, dagli antipasti ai dolci, viene preparato in casa ogni giorno utilizzando prodotti provenienti dal Lazio selezionati con cura: un’attenzione che si riflette nella qualità e nella consistenza dei piatti.

In apertura spiccano i carciofi, protagonisti assoluti della cucina romana, serviti alla giudia — croccanti e dorati, come da tradizione ebraico-romanesca — oppure alla romana, stufati lentamente con mentuccia, aglio e olio. Accanto a loro, polpette di bollito, salumi San Rocco, e Pecorino Romano DOP Cibaria, scelto però in una versione più delicata e meno sapida rispetto a quella classica, per incontrare al meglio il palato dei milanesi: il risultato è, ad esempio, un’amatriciana più morbida e tonda di quelle che si mangiano nella Capitale, senza nulla togliere alla sua identità. 

I primi sono l’orgoglio del locale: ogni giorno in cucina si impastano a mano circa 150 uova per realizzare i bellissimi tonnarelli, ruvidi e corposi, perfetti per trattenere i sughi classici come cacio e pepe, carbonara, gricia e amatriciana, ma anche per abbinamenti più robusti come il sugo di coda alla vaccinara o quello alla ciociara. Come da tradizione, il giovedì è giorno di gnocchi, morbidi e avvolgenti.

La proposta dei secondi spazia dai grandi classici come i saltimbocca alla romana e la coda alla vaccinara, fino a piatti meno diffusi ma profondamente identitari come il petto di vitella alla fornara, che racconta l’anima domestica e genuina della cucina capitolina. A completare l’esperienza, una carta dei vini con focus sul Lazio — da Mottura a Castel De Paolis e Carpineti — accanto a etichette nazionali selezionate per accompagnare al meglio la cucina romana.

La pizza: sottile, fragrante e decisamente romana

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Romeo non rinuncia nemmeno alla pizza, interpretata con fedeltà alla tradizione romana: sottile, croccante e profumata, realizzata con una miscela di farine del Molino Mariani di Senigallia e cotta nel forno a legna.

A firmare la proposta è Daniele Di Grazia, pizzaiolo di terza generazione e docente di Pizzeria e Panificazione alla Gambero Rosso Academy e alla Chef Academy. La carta delle tonde affianca le classiche a proposte più creative come la “Cesare” (sfilacciato di pollo e patate) o la “Alicetta” (filetti di alice, stracciatella e crumble di olive taggiasche): combinazioni che giocano sulla freschezza e sull’equilibrio dei contrasti, senza mai perdere leggerezza e croccantezza.

Un’esperienza di romanità da vivere

Da Romeo la romanità è quindi proprio un’attitudine, un modo di accogliere e far sentire a casa, di rendere ogni pasto un momento condiviso. Scordino è sempre presente in sala (certo, dividendosi tra Roma e Milano), cordiale e disponibile a raccontare ogni piatto, le materie prime e le storie che li accompagnano, contribuendo a rendere l’esperienza ancora più personale e autentica.

È un’esperienza immersiva che passa dai profumi di cucina al tono complice del servizio, fino all’atmosfera rilassata e allegra che si respira tra i tavoli. A Milano, Romeo porta un frammento autentico di Roma, uno di quelli che profumano di sugo appena fatto, di semplicità. Un luogo dove fermarsi, brindare e ricordarsi che il cibo, prima di tutto, è condivisione.

Info utili

Romeo – Cucina romana
Via Pietro Moscati 13, Milano
Aperto tutti i giorni
12:00 – 15:30 | 19:00 – 23:30
02 50303 719
milano@romeoristoranti.com

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