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Caccamo, a due passi da Palermo un luogo incantato tra storia e buon cibo

Viaggio alla scoperta di Caccamo, il borgo medievale in provincia del capoluogo siciliano tra arte, storia, cultura, tradizioni ed enogastronomia. 

All’indomani dell’emergenza sanitaria globale, se da una parte è forte il desiderio di tornare alla “normalità”, dall’altra molti sono ancora restii e l’idea di viaggiare fa ancora paura a tanti. Ecco che andare alla scoperta di luoghi che racchiudono in sé un grande patrimonio artistico, storico, culturale ed enogastronomico rappresenta una grande risorsa che ci viene in soccorso in un momento storico unico nel suo genere. Se avete intenzione di recarvi in Sicilia, oltre che per vedere il mare recandovi a San Vito Lo Capo, Scopello, Cafalù, solo per citare alcune delle mete turistiche più gettonate, il borgo di Caccamo, in provincia di Palermo, può rappresentare una valida alternativa sicuramente meno caotica ma altrettanto affascinante.

Ci troviamo in collina, a 521 metri sul livello del mare,  su uno sperone roccioso alle estreme falde del monte San Calogero nel tratto inferiore della valle del fiume San Leonardo ed è cinta da una corona di rilievi montuosi. Centro fortificato, di probabile origine cartaginese, Caccamo ha conservato l’impianto urbanistico medievale con la struttura viaria duecentesca nelle zone di “Terravecchia e Rabbato”.

Si tratta di un antico borgo medievale dove cultura, storia, arte, artigianato, tradizioni e gastronomia rendono questa cittadina uno scrigno pieno di tesori e di luoghi dove il tempo sembra essersi fermato.

Non a caso Caccamo è definita anche la Cartagine di Sicilia e Museo a cielo aperto, dal momentto che merita a pieno titolo di essere inserita come tra le meraviglie da visitare una volta giunti sull’Isola.

A due passi dal capoluogo sicilianio, questo borgo è rifugio ideale per chi va in cerca di tranquillità seppur offrendo ai turisti-visitatori tanti spunti per una vacanza oltre che distensiva anche ricca di arte, storia e cultura.

La leggenda

Secondo la leggenda Caccamo era la mitica Cartagine di Sicilia fondata da un gruppo di soldati punici sfuggiti alla morte, dopo la battaglia ad Himera nel 480 a.C. Ed è proprio all’interno del Castello che oggi si svolgono eventi ed importanti iniziative in abiti d’epoca alla presenza della Castellana, la più bella ragazza caccamese eletta ogni anno tra le donne del borgo medievale dal 1968 e sino al 2020 riproponendo l’atmosfera medioevale in memoria della storia e delle tradizioni.

Le chiese

Una volta qui, imperdibile il giro delle chiese: Caccamo ne vanta ben 46 al punto da definire i caccamesi “religiosissimi”.

Tra tutte emerge il Duomo di Caccamo dedicato a San Giorgio martire che sorge su un’antichissima struttura di epoca normanna, ristrutturato nel 1477 dalla famiglia Cabrera, fu ampliato nel 1615. All’interno è custodita la tela del Miracolo di Sant’Isidoro (1641) a firma di Mattia Stomer, dedicata a San Giorgio, prescelta da Vittorio Sgarbi, tra le 350 opere più belle d’Italia, per essere ammirata presso l’Esposizione Universale di Milano Expo 2015.
L’insuperabile capolavoro d’arte rappresentato dalla Madonna col Bambino di Antonello Gagini è custodita nella chiesa di Santa Maria Degli Angeli all’interno della quale si trova l’urna d’argento con le spoglie mortali del Beato Giovanni Liccio, veneratissimo Beato di Caccamo. Moltissime le opere di notevole spessore artistico, tra cui la tela dell’Annunciazione di Maria del Borremans ed i pregevolissimi stucchi di scuola Serpottiana.

Una segnalazione particolare, infine, merita la chiesa di San Benedetto alla Badia considerata la più ammirata e più bella di Caccamo. Autentico gioiello d’arte barocca con il suo pavimento maiolicato. Nella parte sottostante si trovano i corpi di alcune suore tra cui quello di Suor Felicia Enriquez de Cabrera nata nel 1580 miracolata dalla Madonna. Da un manoscritto si evince che a 30 anni dalla morte il suo corpo venne riesumato e nello stesso momento si notò un intenso profumo di miele, la guancia denotava un solco prodotto dal contatto provocato dalla Madonna nel momento in cui la miracolava ed infine il velo che la copriva anziché essere di colore nero, per come si addiceva alle suore Benedettine, era bianco: simbolo di purezza e di candore.

Il miracolo è riprodotto in un quadro del XVII secolo il cui originale, per motivi di sicurezza, si trova all’interno della Chiesa della SS. Annunziata.

Tipicità locali

Dall’arte religiosa si passa a quella gastronomica, in particolare dolciaria, con una ricca presenza di dolci tipici, ma anche specialità gastronomiche quali carni, salsicce, grani antichi e i vini. Tra i dolci tradizionale da non perdere ì Taralli di Carnevale, i Buccellati alle mandorle e il Pane cena, da provare in alcuni dei bar e pasticcerie principali del paese come il Caffè Royal, Dolci Tentazioni e Briciole di Pane.

Ristoranti

Anche sui ristoranti locali vi è l’imbarazzo della scelta tutti luoghi di antica tradizione in cui le ricette si tramandano da generazioni e sono accomunati dall’uso di ingredienti a km zero. 

A’Castellana

La pizzeria si trova all’interno  dei granai dello storico Castello Medievale di Caccamo e dispone  di due sale separate ed indipendenti. È menzionata nelle Osterie d’Italia 2019 di Slow Food Editore, dalla guida Lonely Planet Sicilia, dal Touring Club Italiano, da La Gola in Viaggio (AliceTv), dalla Guida Ristoranti de Il Sole 24 Ore e da ThinkSicily.

Propone una cucina tipica siciliana con prevalenza di carni alla brace. Oltre  al menù alla carta, è possibile gustare un menù tipico completo  composto da antipasto, due primi, secondo, contorno, dolce, caffè, acqua minerale e vino locale, le cui pietanze cambiano in base alla stagionalità degli ingredienti. Consigliatissima la pizzeria dove gli impasti maturano almeno 48 ore prima di ultimare la lievitazione ed è un mix perfetto di farine di grano duro siciliano e grano tenero.  Tra ì primi si consigliano gli scialatelli cacio e pepe maritati con il macco, cavatelli con frittella di piselli, carciofi spinosi, finocchietto selvatico e cipolla con pecorino grattugiato, ricotta locale, purea di fave e finocchietto selvatico, pepe nero. 

A’Fucurinnia 

Il ristorante a Ficurinnia propone una cucina genuina e tradizionale, dall’inconfondibile impronta della cucina casereccia di una volta in cui ì piatti e ì sapori della tradizione contadina siciliana sono protagonisti all’interno di una sede immersa nella natura. Tra i primi notevoli le trofie con pesto di pistacchi, zucchine e ricotta e le caserecce al pesto siciliano. Tra ì dessert  da provare il semifreddo ai profumi siciliani e il gelo di anguria. Oltre al ristorante la pizzeria propone in menù, oltre all’impasto classico, anche delle varianti come gli impasti speciali con farine di grani antichi tutte rigorosamente cotte nel forno a legna.  

La Spiga d’Oro

A La Spiga d’Oro farete un viaggio nei sapori della tradizione a cominciare da ricco un ricco  antipasto con verdure in pastella, formaggi grigliati, frittata di ricotta e focaccine con diversi ripieni.  A seguire diversi primi piatti a scelta tra quelli tipici della tradizione o anche delle gustose interpretazioni dei classici come le lasagne all’ortolana  e ì ravioli alla besciamella. 

Prodotti

Caccamo è terra fertile e culla amorevole di tanti prodotti agricoli che si ottengono dalla coltivazione di cereali, mandorli e ulivi che qui crescono rigogliosi. Oltre alle  carni vi sono anche eccellenti prodotti caseari, provenienti dagli allevamenti di bovini, caprini e ovini e l’olio extra vergine di oliva di prima qualità ottenuto prevalentemente dalla cultivar biancolilla.

Per degustare alcuni di questi prodotti locali ci si può recare, previa prenotazione, presso l’Azienda agricola Giambri Giuseppe (C/da Scurusa) e presso l’Azienda agricola Casale Firrantello. Entrambe sono aziende a conduzione familiare dove si producono grani antichi e legumi di altissima qualità. Le materie prime provengono dalle terre incontaminate che circondano il Casale senza uso di sostanze chimiche e nel rispetto delle buone pratiche agricole. Se sarete fortunati, inoltre, resterete incantati dalla molitura del grano all’interno dell’Antico Molino San Giuseppe di Giuseppe Celano.

Dove dormire

Vacanze e turismo Scimeca s.r.l

Le Case Vacanze dei f.lli Scimeca si trovano  all’interno del  borgo medievale di Caccamo e godono di un posto privilegiato.Le strutture di Case Vacanze sono localizzate nel Centro Storico di Caccamo, a due passi dalle più importanti attrazioni turistiche e dalle attività commerciali quali supermercati, farmacie, negozi di souvenir e ristorazione e nella vicina periferia del paese collegata in maniera ottimale dai mezzi di trasporto pubblici. Tutte le strutture sono  dotate di Climatizzatore, Tv, Pompa di Calore, Barbecue, ampie Cucine complete di tutti gli accessori necessari, Verande, Parcheggio Interno e tanto Verde all’esterno in caso di bambini e ragazzi. 

Chiaramonte 20

Chiaramonte 20 è una  casa vacanze su tre piani, con terrazzo panoramico, situata ai margini di un’antica scalinata del cuore del borgo di Caccamo, a soli 8 km dal mare. Tutte le camere sono arredate e godono della massima tranquillità. Ogni camera dispone di condizionatore freddo/caldo, televisione digitale, connessione Internet wi-fi in banda larga, frigobar, letti supplementari, asciugacapelli, asciugamani e courtesy set. Gli ospiti, inoltre, hanno la  possibilità di  usufruire del terrazzo coperto con cucina e barbecue.

Cocciu d’Amuri

La casa vacanze Cocciu D’Amuri ha due camere, Dream e Sicily, esse racchiudono piccoli dettagli realizzati minuziosamente a mano con tanta passione. Si trova nel centro di Caccamo, completamente accessoriata, può ospitare fino a 6 persone garantendo il massimo relax per chi ama i colori, i sapori e gli odori della Sicilia. Distante 800 m. dal Castello più grande della Sicilia. 

Agriturismo “La Cicala”

Un luogo immerso nel verde due passi dal centro storico del borgo medievale Caccamo. Dalla splendida terrazza che affaccia su una grande valle si gode di un’ottima vista.Primo aperitivo con prosecco, in piedi servito su due tavoli nella terrazza fuori, molto abbondante e genuino.Oltre che dormire, è anche consigliato mangiare, soprattutto per gli amanti della brace. Vi è, infatti, la possibilità di gustare la classica grigliata di carne accompagnata da diversi contorni realizzati con prodotti locali.

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