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Denis Lovatel: la pizza di montagna che ha conquistato Milano

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Leggera, croccante, digeribile ma gustosa, ispirata ai sapori d’alpeggio. È la Pizza di Montagna di Denis Lovatel che a Milano può contare su due differenti locali.

C’è una pizza che non nasce in città, ma in quota. Che non si ispira a Napoli, ma ai boschi, ai prati erbosi e alle piccole produzioni d’alpeggio. È la Pizza di Montagna di Denis Lovatel, pizzaiolo originario di Alano di Piave, nel Bellunese, oggi presente con due locali nel cuore di Milano: il primo in via Statuto, zona Moscova, e il secondo, più recente, in via Melzo, tra Porta Venezia e corso Buenos Aires.

La filosofia di Lovatel è chiara: fare una pizza leggera, croccante, sostenibile, ma senza rinunciare al gusto. Una pizza che racconti il territorio di montagna da cui proviene, non con retorica, ma con attenzione concreta alle materie prime, ai fornitori e alla tecnica.

L’impasto di Lovatel: leggerezza senza rinunce

Il cuore del progetto è l’impasto: maturato oltre 50 ore, lavorato con farine selezionate e acqua di fonte carsica, povera di sali minerali. Il sale viene ridotto grazie all’uso di erbe alpine aromatiche – un mix pensato per garantire sapidità naturale. Il risultato è una base croccante, asciutta, leggera, con un peso finito che si aggira sui 180 grammi. La pizza di Lovatel ha il centro sottile e un cornicione friabile che si sfoglia al morso: una struttura che regge il topping senza appesantire.

La filosofia di cucina

Lovatel ha una visione precisa: “con la pizza si può parlare di ambiente, di economia locale, di rispetto per la filiera”. I suoi menu seguono la stagionalità e ruotano attorno a ingredienti che arrivano da piccoli produttori locali, molti dei quali alpini. Si lavora con formaggi d’alpeggio, salumi artigianali, verdure spontanee, fiori, radici e spezie naturali.

Il format “Pizza di Montagna” non è quindi un semplice slogan, ma un vero e proprio progetto culturale. L’obiettivo, infatti, è far riflettere su come si produce, su come si consuma, su come si può ridurre l’impatto ambientale anche partendo da un prodotto popolare come la pizza.

Le pizze in carta

Tra le proposte più rappresentative del menu di Denis Lovatel spiccano:

  • Zucca in Fiore abbina crema di zucca, fiori di zucca, burrata e polvere di olive a un prosciutto cotto artigianale, creando un contrasto tra dolcezza naturale e acidità sottilmente persistente.
  • Spicy Summer gioca su note speziate con salamino piccante, chimichurri e scaglie di pecorino, regalando un contrasto deciso e ben misurato.
  • Cipolla d’estate esalta la dolcezza della cipolla grigliata e caramellata con timo, frutti di bosco e croccantezza delle nocciole, in un equilibrio tra sapore e freschezza.
  • Amore di bosco è una pizza vegetariana intensa: i funghi in demi‑glace, il Parmigiano e le nocciole si combinano in una texture morbida ma strutturata.
  • Lucy in Liguria propone accostamenti mediterranei rivisitati con radicchio, olive, basilico e pecorino stagionato, un richiamo al mare repensato in chiave montana.

Ogni pizza di Lovatel nasce da un’idea precisa e viene studiata come se fosse un piatto da cucina d’autore. La scelta degli ingredienti, la disposizione e la consistenza sono calibrati per valorizzare la materia prima senza appesantire eccessivamente. L’equilibrio tra croccantezza dell’impasto, freschezza del topping e leggerezza complessiva è sempre centrale.

Un ambiente di montagna

Entrare da Denis – Pizza di Montagna significa ritrovarsi in un luogo che racconta le Dolomiti senza bisogno di parole. Gli spazi sono progettati per trasmettere un’autenticità montana: legno naturale, pietra dolomitica, tavoli materici, fiori di campo, tessuti neutri.

A via Statuto, il primo locale milanese, si trovano una sala interna, un dehors affacciato sul cortile e una sala sotterranea, utilizzata anche per eventi privati. Il secondo indirizzo, in via Melzo, amplia lo spazio e l’esperienza. Qui si aggiungono una cucina a vista, un banco degustazione per esperienze su misura e una cantina a vista in una saletta più intima. In entrambi i casi, l’ambiente accompagna con sobrietà il gesto del mangiare, lasciando che siano le pizze (e i racconti) a parlare.

La carta dei vini

Accanto alla proposta gastronomica, trova spazio una carta dei vini costruita con grande coerenza La selezione privilegia etichette naturali e artigianali: vini alpini, bollicine italiane, orange wine, champagne di piccoli produttori. Non mancano fermentati come kombucha, birre artigianali italiane e una piccola selezione di distillati d’erbe alpine. Ogni etichetta viene scelta per rispecchiare la stessa filosofia della cucina: attenzione e forte identità territoriale.

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