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Gramen al Lefay Resort: l’eco-gastronomia sensoriale di Matteo Maenza sul Lago di Garda

Il Lefay Resort & SPA Lago di Garda, un santuario contemporaneo, dove natura, benessere e alta cucina si fondono in una sinfonia esperienziale. Gramen, il ristorante guidato da Matteo Maenza, ne è la voce più sottile e potente.

Arroccato sulle alture di Gargnano, il Lefay Resort si estende su 27 ettari di parco naturale, tra uliveti, cipressi e sentieri energetici. L’architettura, ispirata alle antiche limonaie, dialoga con il paesaggio senza imporsi, articolandosi in linee orizzontali, terrazze sospese e prospettive che aprono lo sguardo verso l’infinito del lago. Le 96 suite, tutte con affaccio panoramico, declinano un lusso essenziale e materico, tra legni autoctoni, pietra locale e tessuti naturali. Ogni dettaglio racconta una scelta precisa: dalle lenzuola in cotone biologico alla domotica integrata per il risparmio energetico, fino alle amenities cosmetiche prodotte con estratti botanici locali.

Le suite si suddividono in quattro categorie principali: Prestige Junior Suite, Deluxe Junior Suite, Family Suite e Exclusive Suite. Tutte sono pensate per offrire ampi spazi abitativi e una continuità fluida tra interno ed esterno, grazie a terrazze arredate con vista sul lago. Gli arredi, realizzati su misura da artigiani italiani, uniscono linee contemporanee a materiali della tradizione. La Exclusive Spa Suite, in particolare, è un piccolo rifugio privato dotato di sauna, bagno turco e vasca idromassaggio interna, per un benessere intimo e personalizzato.

Gli spazi comuni riflettono la stessa filosofia: ambienti ampi, luminosi, declinati nei toni della terra, dove ogni dettaglio – dal profumo degli oli essenziali all’illuminazione calibrata – è pensato per favorire la distensione sensoriale. La reception e la lounge si aprono su una terrazza panoramica; la biblioteca, intima e silenziosa, ospita testi dedicati al wellness, all’arte e alla cultura del paesaggio.

Il Lefay SPA World, cuore della struttura

Il cuore pulsante del resort è la SPA: oltre 4.000 metri quadrati di spazi dedicati al benessere fisico, energetico e spirituale. Il Lefay SPA World si articola in diverse aree tematiche, tra cui la zona Acque e Fuoco, con piscine interne ed esterne a sfioro, idromassaggi, saune e grotte saline. La zona interna offre percorsi ispirati alla filosofia orientale, integrati da trattamenti occidentali d’avanguardia. La sezione “Mondo Lefay” è composta da cinque stazioni energetiche che si rifanno agli elementi della medicina cinese: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua. Ogni percorso è pensato per stimolare specifici meridiani e centri energetici, abbinando cromoterapia, aromaterapia e suoni naturali.

Completano l’esperienza programmi detox, percorsi personalizzati con consulenze mediche, alimentazione su misura e attività di movimento consapevole: yoga, pilates, camminate meditative. Particolarmente apprezzato è il Sentiero Energetico Terapeutico che si snoda nel parco: un itinerario all’aperto tra installazioni in pietra, alberi simbolici e aree di sosta progettate per la riconnessione spirituale. L’approccio è integrato, fondato su una visione della salute come equilibrio dinamico tra corpo, mente e ambiente. Non si tratta di un centro benessere, ma di un ecosistema terapeutico che accoglie l’ospite in un viaggio trasformativo.

La vocazione ecologica del Lefay è integrale e certificata. La produzione energetica autonoma, basata su fonti rinnovabili, l’uso intelligente delle risorse idriche, i materiali eco-compatibili, l’eliminazione della plastica e le pratiche agricole rigenerative raccontano una filosofia in cui ospitalità e rispetto per il pianeta si fondono in un nuovo paradigma. Il resort ha ottenuto numerose certificazioni internazionali, tra cui EarthCheck Gold e Green Globe. Inoltre ha sviluppato una vera e propria carta dei valori ambientali che informa ogni aspetto della gestione, dalla formazione dello staff alla selezione dei fornitori.

Gramen: una cucina che nasce dalla terra, parla al cuore e guarda al futuro

Gramen è l’anima gastronomica del Lefay, il luogo dove la visione etica del resort si traduce in linguaggio culinario. Il nome stesso, dal latino “gramen” (erba), ne rivela la matrice: una cucina che trae ispirazione dal mondo vegetale, dalle acque del lago, dalle erbe spontanee e dalle coltivazioni biodinamiche del territorio.

Matteo Maenza, executive chef del gruppo Lefay, ha forgiato in Gramen il suo manifesto personale. Dopo anni di esperienza in cucine di alta scuola, ha scelto di mettere al centro dell’atto creativo la sostenibilità come criterio estetico ed etico. Il risultato è una cucina raffinata, priva di carne, dove ogni ingrediente viene scelto in base alla sua stagionalità, provenienza e valenza nutrizionale. Molte delle erbe e dei fiori utilizzati in cucina provengono direttamente dal Giardino Energetico Terapeutico del resort, curato secondo i principi della permacultura.

Due i percorsi degustazione: “Per Agros“, completamente vegetale, e “Per Aquam“, dove il pesce di lago e di mare incontra alghe, germogli e fermentazioni. Le portate sono costruite come paesaggi commestibili. Ortaggi in diverse consistenze, fiori eduli, oli essenziali, brodi trasparenti e acidità misurate disegnano piatti tanto evocativi quanto rigorosi nella tecnica. Tra le proposte più emblematiche: il risotto alle ortiche con kefir di capra e limone fermentato. Le radici affumicate su terra di olive nere, oppure la variazione di cavolfiore con miso di castagne.

L’estetica è minimale, evocativa, con composizioni che richiamano l’arte botanica e il gesto calligrafico. Ogni piatto è pensato non solo per il palato, ma anche per il corpo e per la mente. Un’esperienza che nutre in senso ampio, suggerendo una nuova sacralità del cibo.

La sala di Gramen amplifica l’esperienza con un design che privilegia materiali naturali, toni neutri e una luminosità rarefatta. Le grandi vetrate incorniciano il lago, mentre il servizio è calibrato su una cura silenziosa, precisa, quasi meditativa. Ogni elemento concorre a un’esperienza immersiva, multisensoriale, dove l’atto del nutrirsi diventa atto di consapevolezza.

Un modello per il futuro dell’ospitalità e della ristorazione

L’integrazione tra la cucina di Gramen e la visione sistemica del Lefay Resort disegna un modello di ospitalità evoluta, dove il lusso non è più sinonimo di eccesso, ma di essenzialità consapevole. Qui, l’esperienza estetica si coniuga con l’etica ambientale, la salute con il piacere, la ricerca con la tradizione. In un’epoca in cui l’ospitalità di alta gamma è chiamata a interrogarsi sui propri valori, Lefay si fa portavoce di una nuova generazione di resort: luoghi non solo di soggiorno, ma di risveglio.

Gramen e il Lefay rappresentano una risposta concreta alla domanda contemporanea di senso, equilibrio e rigenerazione. Un luogo che invita a rallentare, a sentire, a scegliere. Un esempio virtuoso che potrebbe e dovrebbe ispirare l’intero sistema dell’alta ristorazione e dell’hotellerie internazionale.

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